Capitolo 19

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Nico finì di lavarsi i denti e osservò il suo riflesso, stanco e sciupato, dallo specchio. Sembrava più lo spettro di sé stesso, paura e agitazione lo stavano lentamente logorando. Con un sospiro si legò i capelli corvini in un codino spettinato, spense la luce del bagno e si avviò in camera. Si sdraiò e sospirò sollevato quando sentì la superfice morbida e confortevole del letto. Spense la luce e si lasciò avvolgere dal silenzio della notte, lasciando che i muscoli, indolenziti e contratti, si rilassassero. Non voleva addormentarsi, non ancora, non voleva rivivere l'incubo per l'ennesima volta, ma era distrutto e il letto era caldo e accogliente e quello bastò per farlo scivolare in un sonno senza sogni.

Erano le tre di notte e Nico spalancò gli occhi, sedendosi di scatto sul letto. Sentiva la pelle del collo bruciare come se lo stessero marchiando a fuoco. Afferrò la catenina e la allontanò il più possibile dal collo, gemendo di dolore per il bruciore che gli aveva causato. Osservò il pendente a forma di spada, il quale era illuminato da una vivida luce vermiglia. Nico uscì velocemente dal letto, spalancò la finestra e si lanciò nella notte. Spiegò le possenti ali e le batté il più velocemente possibile, trasformando il ciondolo nella sua spada, pronto per combattere. Aveva riconosciuto la luce rossa che aveva illuminato il ciondolo: Alexandra aveva bisogno di lui. Erano sotto attacco.

L'arcangelo strinse più forte l'impugnatura calda della spada, tanto che le nocche diventarono bianche, e pregò di arrivare in tempo. Arrivò a destinazione e ciò che vide gli fece mancare alcuni battiti: sul tetto del palazzo di Will Ruben, Alexandra e Victor stavano fronteggiando sei demoni, poco lontano vide Jason e Percy accorrere in loro soccorso. Nico strinse i denti e fece aderire le ali alla schiena, lanciandosi in picchiata contro uno dei due demoni con cui stava duellando Alexandra. Prese il demone per le braccia e lo scaraventò a una ventina di metri di distanza, spalancò, poi, le ali e fermò bruscamente la sua picchiata.

"Ah, l'ospite d'onore è arrivato" sogghignò il demone, rialzandosi e pulendosi con un gesto secco un rivolo di sangue dal labbro. L'arcangelo non rispose, si mise in posizione d'attacco, le ali spalancate per illuminare il terreno di fronte a sé. Il suo avversario recuperò i pugnali con i quali stava lottando e si scagliò contro l'angelo. Nico parò il primo pugnale con la spada e schivò l'altro diretto al suo collo, passando al contrattacco con un fendente alla gamba del demone. L'avversario schivò velocemente, aiutandosi con un battito d'ali. Nico approfittò di quell'attimo di distrazione e attaccò con una stoccata alla coscia dell'avversario, procurandogli un lungo taglio profondo alla gamba. Il demone urlò di dolore atterrando qualche metro più in là, esaminando velocemente la gravità del colpo, rendendosi contro che era troppo grave per continuare a combattere a terra, la gamba non avrebbe retto il suo peso.

L'angelo non perse tempo e si scagliò contro l'avversario, puntando un affondo al petto del demone. Lui se ne accorse e parò il colpo all'ultimo secondo, le lame dei pugnali incrociate e in mezzo la punta della spada a un soffio dal suo petto. Con un colpo fulmineo uno dei due pugnali partì all'attacco e lo ferì all'avambraccio destro, il braccio con cui impugnava la spada. Questo momento di distrazione diede il tempo necessario al demone di librarsi in volo sopra l'angelo, attaccandolo con brevi colpi ravvicinati, istigandolo ad alzarsi a sua volta in volo. Nico ringhiò per una ferita, poco profonda, alla spalla e si costrinse a prendere a sua volta il volo. Combatterono in aria, in un susseguirsi di attacchi, parate e schivate, facendo sembrare quel feroce combattimento una danza elegante.

Nico parò con un ala l'ennesimo attacco, quando un urlo proveniente dal palazzo lo distrasse. Si voltò e ciò che vide gli fece gelare il sangue nelle vene: Will, tramortito, era sorretto da due possenti demoni, i quali lo scortarono via, seguiti da un terzo demone che Nico riconobbe come Belial. Quel breve attimo di distrazione gli costò una ferita alla gamba, ma non gli importava. L'unica cosa a cui riusciva a pensare era che doveva salvare Will.

Angel with a shotgun (Solangelo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora