Due settimane dopo l'incidente Will non la smetteva di parlare dell'angelo dagli occhi d'argento. Nico aveva cercato di far cambiare idea a Will più volte, ma il ragazzo perseverava nelle sue idee. L'arcangelo si sentiva logorato dal senso di colpa, sapeva che doveva dire a Will la verità, ma era spaventato della reazione del ragazzo, non voleva perdere la sua amicizia. Nico non sapeva cosa fare: da una parte voleva dirgli tutta la verità, non poteva sopportare vederlo logorarsi per lui, dall'altra aveva paura di perdere l'amicizia di Will, di perdere la fiducia nei suoi confronti che aveva così faticosamente conquistato.
"Non so cosa fare!" sbottò Nico, esasperato, mentre camminava con Bianca e Hazel per le vie di New York. Molte persone si girarono verso di lui, domandandosi cosa avesse da urlare, ma l'angelo le ignorò.
"Devi dirgli la verità. È l'unica cosa che puoi fare" gli ripeté per la decima volta Bianca.
"Non ci riesco" rispose l'angelo, infilando bruscamente le mani nelle tasche del cappotto.
"Cosa vuol dire che non ci riesci?"
"Non è così semplice. Io...ho paura" ammise Nico, stortando il naso per quella ammissione.
"Tu, l'arcangelo guerriero più potente di Inferno e Paradiso, che hai combattuto innumerevoli battaglie senza battere ciglio... hai paura di parlare con Will e dirgli la verità?" chiese Hazel sbigottita, guardando di traverso il fratello.
"Le parole possono ferire più di un colpo di spada" ribatté Nico "Il punto è che ho paura di perderlo, ho paura che dicendogli la verità mi possa abbandonare"
"Lo so, ma devi farlo. I tuoi sentimenti per lui crescono di giorno in giorno, non puoi stare con lui portandoti dietro un segreto come questo" rispose dolcemente Bianca, accarezzandogli piano il braccio.
"Hai ragione, lo so. Vedrò cosa posso fare" sospirò Nico, scuotendo piano la testa.
"Ce la farai, ne sono certa" lo rassicurò Bianca, arruffandogli scherzosamente i capelli e facendo sbuffare il fratello.
Il giorno dopo Nico stava accompagnando Will e Apollo al commissariato di polizia. Apollo aveva ricevuto una telefonata dalla polizia il giorno prima, che lo avvisava di aver preso Tayler Maiers e di presentarsi al commissariato per l'identificazione. Quando il padre gli riferì la notizia Will si rabbuiò, non riusciva a rivedere dopo così poco tempo il ragazzo che lo aveva picchiato, così aveva chiesto a Nico di accompagnarlo e l'angelo aveva accettato senza ripensamenti. Una volta arrivati di fronte al commissariato, Will si fermò, paralizzato dalla paura. Apollo e Nico si scambiarono una veloce occhiata e l'angelo fece cenno all'uomo di cominciare a entrare. Apollo annuì ed entrò nell'edificio, lasciando da soli i due ragazzi.
"Va tutto bene?" mormorò Nico, avvicinandosi a Will.
"No, per niente. Ho paura, Nico" sussurrò Will, chiudendo gli occhi.
"Non aver paura, non potrà farti nulla questa volta" lo rassicurò l'arcangelo stringendo la mano di Will con la sua "Non permetterò che ti faccia qualcosa. Andrà tutto bene, fidati di me"
"Grazie" mormorò Will, sorridendo debolmente.
"Andiamo?"
"Andiamo" decise Will, rafforzando la stretta sulla mano di Nico ed entrarono nel commissariato. Trovarono Apollo quasi subito, intento a parlare con un agente di polizia. L'agente li guidò in una stanza poco distante, invitandoli ad entrare. I tre si sedettero attorno ad un piccolo tavolo e attesero il ritorno dell'agente, le mani di Nico e Will ancora intrecciate tra loro. L'agente ritornò poco dopo con Tayler al seguito, i polsi stretti da un paio di manette.
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Angel with a shotgun (Solangelo)
FanfictionNico è un angelo neutrale, non si è schierato nè con il Paradiso nè con l'Inferno quando Lucifero si ribellò. Lui è convinto che l'amore non possa risolvere i problemi, che non ci si possa sacrificare per una persona e che nessuno potrà conquistare...