Psycho Leo: La fuga

Famiglia felice

Ormai era passato un anno dalla catastrofe... Dal giorno in cui un semplice ragazzo impazzì, ed uccise tutta la sua famiglia. Quel ragazzo poi fuggì con la sorella, ed uccise anche lei in un bosco... Da quel giorno ci fu incredibile aumento degli omicidi, almeno una vittima ogni due giorni... Ma con una vittima, si intende una famiglia... Quel ragazzo prendeva di mira una casa e la notte stessa squartava tutti gli abitanti della casa. Era un folle genocidio...

Quel ragazzo si chiamava Leo, ormai tutti lo conoscevano come Psycho Leo, il nome ricevuto dalla stampa, ed ormai famoso su internet...

Quel ragazzo ero io. Non mi ripresi mai del tutto... O forse non potevo riprendermi, forse ormai io ero questo: un assassino.

Da quella notte vissi con gli altri come me, pazzi, assassini... Ed alcuni che non ero neanch'io sicuro se fossero umani o se lo fossero stati... E poi c'era lui, l'uomo alto... Lui ci proteggeva, ci aiutava... Senza di lui la polizia per lo meno ci avrebbe già trovati... Però tutto ha un prezzo, quello dell'uomo alto era protezione in cambio di ubbidienza, quando sono arrivato io un ragazzo mi voleva uccidere, e disubbidì all'uomo alto, lo vidi mentre veniva appeso ad un albero e mangiato da lui... L'uomo alto che tutti chiamano Slenderman non ha pietà...

Nella casa c'era quasi sempre silenzio, appare la notte... La notte eravamo tutti svegli e parlavamo... Slenderman ci dava gli ordini, e noi li eseguivamo senza domande...

Una notte ero a caccia, stavo entrando nella casa... La finestra era rimasta aperta, come predetto dall'uomo alto... Io entrai da lì.

Erano cinque in quella casa, due sorelle, un fratellino ed i genitori...

La finestra portava alle sorelle.

Una era a letto che dormiva, mentre l'altra era contro i piani, nonostante l'ora tarda stava smanettando al computer, ed io dovetti avvicinarmi piano, le tappai la bocca...

-Va a dormire principessina-

Le tagliai la gola, il computer si riempì di sangue e lo schermo impazzì... L'altra sorella stava alzando la testa e mi guardò, la vidi spalancare la bocca per urlare... Ma non fece in tempo, le conficcai il mio vecchio coltello da un lato all'altro della bocca, e lei rimase lì, in quella posizione...

Poi si sdraiò.

Sono uscito dalla stanza quando vedo una porta chiudersi, il bambino non era a nanna... Entrai piano nella stanza, lui era disteso a letto con la pancia in giù, credo stesse messaggiando con qualcuno, ma non mi interessava... Gli saltai addosso, e lo pugnalai fino a sentire il suo sangue sulla mia faccia, sentivo quella sostanza tiepida colarmi dal mento.

Toccava ai genitori, la parte più divertente.

Mi appostati davanti al letto, in attesa che uno di loro si svegliasse... Nel frattempo col sangue che mi colava dal sorriso scrissi sul soffitto, esattamente sopra di loro "ANDATE A DORMIRE", così non avrei dovuto dire niente...

La madre fu la prima a svegliarsi, e non fu difficile saltarle addosso ed accoltellarla, il padre invece rimase a dormire per un'altra mezz'ora, finché il sangue della moglie lo svegliò... E lui prima si girò verso di lei, e poi mi vide... Urlò, ed io lo accoltellai.

Dopo corsi in cucina e svaneggiai il frigorifero, era uno dei compiti affidati da Slenderman...

Poco dopo sentii le sirene della polizia, i vicini devono aver sentito l'urlo di quell'uomo... Presi il sacco col cibo, e corsi nel bosco... Vidi con la coda dell'occhio un'auto della polizia, ma grazie a Dio l'uomo alto mi salvò, e mi ritrovai nella casa.

ANGOLO SCRITTORE
Finalmente sono tornato col sequel della storia, come ho già detto sulla mia bacheca, questo sequel comincerà un po' troppo da Fanfiction, ma tranquilli; si sistemerà. Volevo chiedervi se avreste voglia di partecipare ad un mio piccolo progetto, come saprete in questa storia verranno aggiunti nuovi personaggi mai esistiti,e volevo chiedervi se avreste voluto farmi qualche personalità/design per qualche personaggio, poi ovviamente vi segnalerò come creatori del personaggio sul capitolo in cui appare... Ne sarei molto felice, ciao!