La casa

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Nella casa non eravamo pochi, ci vivevamo in una ventina... Ed io non conoscevo ancora tutti... Non che fossero di molte parole, ma credo che mi evitassero, sarà per il mio strano modo di fare, quelli che conoscevo di vista erano molti più di quelli che mi parlavano... Uno di loro aveva una strana maschera blu, e non l'ho mai sentito parlare... Però... Mi osservava, mi guardava sempre... Quei suoi grandi occhi neri, piangeva sempre una sorta di sangue... Ma non mi piaceva quel sangue, non era cremisi... Ma nero...

L'unico con cui parlassi era Slenderman, era l'unico a non evitarmi... Infatti mi dava sempre delle missioni... Lui non era di molte parole, ma almeno ci potevo parlare...

Quella notte, come sempre ci siamo incontrati tutti nel salotto, dove il ragazzo con la maschera blu mi fissava, come sempre... Mi faceva uno strano effetto, non lo avevo mai visto in faccia, mangiava sempre in camera sua... E non mangiava ciò che mangiavamo noi, aveva sempre una busta... Non si cosa ci fosse dentro... E sinceramente non volevo saperlo. Quella notte stranamente Slenderman non mi disse cosa fare, quindi restai a casa... Ma successe qualcosa di strano...

Slenderman uscì, era andato a fare qualcosa di importante... Ed io rimasi a casa con alcuni di quei pazzi...

Andai in camera mia, e cominciai a giocare col coltello... Non sapevo che fare, così decisi di farmi bello per la prossima notte, presi uno specchio, e mi ricalcai il sorriso...

Con questo tutti hanno paura, mentre lavoravo alla mia faccia sentii la porta di camera mia aprirsi, mi girai in fretta col coltello puntato lasciando il sangue schizzare dalla mia faccia su una parete...

Era quel ragazzo, con la maschera... Si era tolto il cappuccio... Adesso potevo vedere che era biondo, con una carnagione azzurrina, e le orecchie a punta...

-Posso?- disse indicando il mio letto, era la prima volta che lo sentivo parlare... Aveva una voce roca, un po' alta, ma roca.
Feci cenno di si, e lui si sedette sul mio letto, aveva una delle sue buste in mano...

-Ti piace qui?-

Rimasi un attimo stordito dalla domanda...
-Ehm... Si, credo di si...-
-Hai una famiglia?-
-No.-
-Che fine hanno fatto?-
-Stanno dormendo...-
-Capisco... Io invece avevo una famiglia... O meglio, Jack la aveva... Io non l'ho mai avuta.-
-Jack?-
-Si. Il prescelto.-
-chi è?-
-Ce l'hai davanti-
-Ah...-
-Sai perché ti evitano?-
-Perché?-
-Non lo sai?-
-Se te lo chiedo vuol dire che non lo so...-
-Giusto... Ti evitano perché tu sei diverso da loro, sei diventato questo da solo, ed apparte la protezione di Slenderman non hai connessioni con lui.-
-Voi che connessioni avete con lui?-
-Oh io nessuna, sono come te... Ma loro... La maggior parte di loro ha un vero e proprio patto col diavolo...-
-Cioè?-
-Lui li chiama "Proxy"... Sono suoi schiavi. Lui gli ha dato i poteri, e loro fanno ciò che gli viene detto.-
-Tu invece come sei diventato ciò che sei?-

Il ragazzo aprì la busta, e ne estrasse uno strano oggetto... Sembrava... Un organo... Era ricoperto di sangue, e gocciolava... Mi faceva venire il voltastomaco...

Poi lo vidi alzare leggermente la maschera, aprì la bocca... I suoi denti erano affilati, simili a quelli di un cane... E dalla sua bocca uscì una lunga lingua nera, che leccò il sangue dal piccolo organo, poi ho potuto ammirare il raccapricciante spettacolo di quel essere che azzannava l'organo...

-Non ti da fastidio vero?- La sua voce era cambiata, era diventare sibilina... e molto più inquietante...

-Fa pure... Però non mi hai risposto.-
-A cosa?- Disse con la bocca piena e gocciolante di sangue.

-Come sei diventato così?-

Rimase a guardarmi per un po', poi rispose
-Lo vuoi proprio sapere?-

ANGOLI SCRITTORE

Hey! Volevo solo dirvi che adesso può sembrare tanto una Fanfiction, ma tra un po' cambierà, (resta una sorta di Fanfiction) volevo solo creare qualcosa di nuovo con le mie amate Creepypasta, ovviamente ci saranno personaggi non esistenti nelle Creepypasta, su cui farò magari qualche mini storia per chi volesse approfondire il personaggio... Pubblico adesso perché domani non so se ne ho tempo, perciò ciao!

Psycho Leo: La fugaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora