Grande fratello

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Il mattino dopo mi svegliai per colpa di qualcosa, c'era un piccolo telefono sul mio comodino. Non era quello di Ben, lo accesi, non aveva la password... C'era solo un app in tutto il telefono: la galleria.

La aprii e dentro c'erano miei video, c'ero io mentre dormivo, un video di quella notte con Giulia, fino al video della notte in cui sono impazzito... Il video della notte in cui uccisi la Gang e la mia famiglia... Mi osservava da così tanto tempo? Non c'era bisogno di capire chi fosse ad aver lasciato il cellulare nella mia stanza... Doveva essere quello che chiamava Ben dal numero privato... Poi il cellulare squillò... "NUMERO PRIVATO". Risposi...

-Hai trovato il mio regalino!-

-Perché mi hai fatto questi video!?-

-Non parlo del telefono idiota...-

-Dimmi perché mi stai osservando!-

-Hai deciso tu di giocare.-

-Ma l'ho deciso l'altra notte! Qui ci sono video di un anno fa!-

-Ti stavo solo osservando-

-Perché lo stavi facendo!?-

-Perché sei divertente, fatti una risata se vuoi un consiglio, guardati allo specchio, il tuo sorriso di sta cancellando.-

La chiamata venne chiusa... Decisi di fare come diceva, allo specchio sembrava tutto normale, la cicatrice del sorriso era un po' sbiadita ma niente di che... Poi notai una piccolissima protuberanza sull'angolo del mio sorriso, attaccato all'orecchio. Presi il coltello e cominciai a disegnare nuovamente il mio sorriso, poi un foglietto scivolò giù dalla mia faccia assieme al sangue... Lo presi.

"Ci vuole coraggio per essere come te... Di certo non hai paura del buio... Ma neanche del buio 87?"

Non capivo il senso del messaggio, così chiamai Jack che arrivò subito, entrò in camera mia e lesse il biglietto... Nessuna risposta, silenzio totale... Lo guardavo con gli occhi sgranati in attesa del verdetto, poi si girò verso di me
-come si chiama il viale che abbiamo preso di mira?-

-Ehm... Black mi pare...-

-Il buio com'è?-

-Nero... Aspetta... Il viale Black ha più di 87 case! Sta notte devo andare a vedere...-

-Visto? Era semplice-

-Hai ragione... Torna a letto adesso...-

Se ne andò, ed io andai da Slenderman a chiedere il permesso per quella notte... Acconsentì.

La notte stessa andai nella casa, la porta d'ingresso era spalancata come ad invitarmi ad entrare... Mi avvicinai e dentro vi era uno spettacolo raccapricciante... La famiglia che abitava quella casa era stata impiccata in cerchio davanti all'ingresso, e le loro mani erano cucite l'una con l'altra... Creando una sorta di giro tondo eterno... Poi vidi qualcosa muoversi nella stanza accanto, mi avvicinai e sentii la porta d'ingresso chiudersi...
Di fronte a me c'era quell'essere, adesso potevo osservarlo bene... Aveva il corpo da umano, con una piccola testa allungata a mo di serpente e delle lunghe zanne... Gli arti invece erano allungati incredibilmente, un braccio era circa due volte il corpo... Era privo di coda ed era vestito di stracci...

-Ciao Leo-

-Chi sei?-

-Il tuo compagno di giochi-

-Dimmi il tuo nome-

-Sei sempre così noioso...-

-Dimmi il tuo nome e poi giochiamo, ti va?-

-Mi chiamo Chrein... Adesso giochiamo!-

-Va bene... Giochiamo.- estrassi il coltello dalla tasca e lo feci scattare, gli saltai addosso pronto a tagliarli la gola... Mi diede una manata che mi fece sbattere contro al muro... Mi salì addosso, non sapevo come fare...

-Non volevo fare questo gioco, ma ormai finiamo la partita!- disse avvicinando le sue fauci al mio collo... Il mio coltello era dall'altra parte della stanza... Ero disarmato... Anzi... Non lo ero... Feci scattare il coltello di Giulia, che cominciò a brillare di luce priora, e Chrein fuggì ancor prima che lo attaccassi.

-Che diavolo è questo affare?- dissi osservando il coltello, ovviamente non ci fu risposta...

Psycho Leo: La fugaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora