CAPITOLO 3

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Mentre rientravo non riuscivo a togliermi dalla testa quello che il vampiro mi aveva detto, una guardiana? Non aveva molto senso, cosa intendeva? Io volevo solo scoprire chi ha ucciso i miei genitori, non mi aspettavo di certo questo. Non so da che parte cominciare, a chi chiedere, nessuno mi ha mai detto che esistesse qualcos'altro oltre ai vampiri o forse ero troppo cieca per accorgermene e troppo sorda dall'ascoltare. Ero così ossessionata dal mio desiderio di vendetta che non mi importava altro. Continuai a camminare, ero quasi arrivata alla residenza dei cacciatori e mille dubbi continuavano ancora a occuparmi la mente, e poi cosa ho percepito nei miei occhi? Non potevo vedermi, ovvio che no, ma ho sentito un cambiamento, come se si fossero accesi, che cosa mi stava succedendo? Che cosa sono io?

Mi fermai di colpo, ero arrivata a "casa", le enormi inferiate del cancello quasi non si vedevano con il buio della foresta e per poco non ci andai a sbattere. Presi la chiave che tenevo appesa al collo e avanzai richiudendo il cancello alle mie spalle. Aprì anche il grande portone d'ingresso ed entrai dirigendomi verso la mia stanza, dovevo assolutamente guardarmi allo specchio. Il complesso era enorme, un labirinto, i corridoi erano tutti ricoperti da ritratti di ex cacciatori, chissà se un giorno ci sarebbe stato anche il mio di ritratto. Svoltai all'ultimo angolo a destra prima di raggiugere la mia stanza, ma dalla fretta andai a sbattere contro qualcosa o meglio qualcuno, era Ethan.

< Hey Aly, stai ben...ma cosa diavolo!>

< Ethan tutto ok?>

< Cosa diavolo è successo ai tuoi occhi?!> quasi non la urlò questa domanda, sapevo che qualcosa era cambiato, lo avevo percepito ma non ne ero sicura, speravo solo di notarlo prima che lo notassero gli altri.

< Perché? Cos'hanno? >

< Sono diventati viola!> viola? Okay, fra tutte le cose che potevo immaginare questa era l'ultima della lista, come possono due occhi verdi diventare viola? Non ci stavo capendo più niente.

< okay, vieni con me devo vedermi e poi ti racconto tutto> lo presi per un braccio e lo trascinai verso la mia stanza. Raggiunta la porta, lo spinsi dentro a forza, entrai dopo di lui e richiusi la porta alle mie spalle. Lui andò verso il mio letto e si sedette sul bordo, inizio a guardarmi: < allora? Mi vuoi dire cosa diavolo è successo? > sembrava preoccupato e sinceramente lo ero anche io.

< Ho cacciato un vampiro questa notte, solo che qualcosa è cambiato, quando lo ho trafitto con il mio pugnale ho sentito qualcosa mutare nei miei occhi e anche lui se ne accorto > tirai un sospiro, cosa avrebbe pensato di me? < e proprio mentre esalava l'ultimo respiro di vita, dopo aver notato i miei occhi, mi ha detto "tu! Tu sei la guardiana". Ethan mi guardò, intravvidi qualcosa in lui, sembrava turbato, come se sapesse qualcosa: <Ethan se sai qualcosa ti conviene parlare> si mise le mani nei capelli e sembrava davvero preoccupato, ora stava iniziando a spaventarmi. Mi avvicinai a lui: <Ethan..? > A quel punto mi guardo è iniziò a parlare: < Aly, c'è una leggenda su questa guardiana o guardiano, non ne so molto ma dice:" il discendente, ultimo della stirpe dei guardiani verrà un giorno per riportare il mondo all'equilibrio, per riportarlo a come all'inizio fù creato". Non so altro, mi dispiace...ma qualunque cosa sia non è niente di buono Aly, dobbiamo scoprire cosa sta succedendo e capire perché quel succhiasangue ti ha detto questo>.

Che cosa significava? Riportare il mondo all'equilibrio, così come fù creato....una sterminazione di massa forse? Nah, improbabile, forse sono una sorta di virus ambulante? No, oppure Ethan sarebbe già morto. Ma la domanda che più mi attanaglia è: perché ora? Cosa è cambiato? Tutto era come era sempre stato fino a sta sera e ora era come se un meteorite mi fosse caduto addosso. Ethan mi vide immersa nei miei pensieri, così si avvicinò a me e mi prese per le spalle: < Aly, io ti aiuterò. Non ti lascerò affrontare questa cosa da sola.> Gli ero grata per questo, lui c'era sempre per me, era il fratello che non avevo mai avuto.

< Grazie Ethan, ma ... come facciamo con i miei occhi? Dubito che tornino del loro colore naturale> Ci pensò su un attimo e poi il uò volto s'illuminò: < Lenti a contatto colorate! >

< ma sei scemo? Credi che si bevino la storiella che tutto d'un tratto ho deciso di usare delle lenti a contatto colorate? E poi quando le avrei comprate se sono uscita solo questa notte per cacciare e i negozi di notte sono chiusi?>

Si mise a ridere e io feci lo stesso, la sua risata mi contagiava sempre: < Beh, Aly cara non si sa mai cosa passi per la testa di una ragazza che ne ha passate troppe, quindi si credo se la bevino la storiella e per quanto riguarda il "quando le hai comprate" beh, potrei avertele comprate io, no? > Ci riflettei su per un'istante, era l'unica idea saltata fuori e probabilmente la migliore: < Va bene allora, questo è quello che diremo>.
Ethan se ne andò dalla mia stanza senza aggiungere altro, mi rivolse uno uno sguardo di preoccupazione prima di uscire e capii perché era preoccupato, lo ero anche io.
Mi cambiai e mi misi in pigiama, volevo solo buttarmi sul letto e non pensare a nulla, ci avrei pensato il giorno successivo. Guardai l'orologio appeso alla mia stanza erano le 4 del mattino, mi affacciai alla finestra, scostai le tende e notai una cosa che in tutta la notte non avevo notato, la luna splendeva piena nel cielo ed era rossa, rossa come il sangue.

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