CAPITOLO 12

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Fissai Sebastian in attesa che iniziasse a raccontarmi cosa fosse successo, nei suoi occhi ombre del passato iniziavano a farsi largo nella mente per poi arrivare alla bocca.
Chiusi gli occhi e iniziò.
< La mia casata fin dai tempi antichi ha sempre seguito e protetto la tua famiglia>
Riaprì gli occhi di colpo, come poteva essere che dei vampiri proteggessero me e la mia famiglia, stavo per chiederglielo quando continuò:
< So che sei sorpresa, ma c'era un tempo dove i vampiri erano molto meno d' adesso, e la mia casata era una famiglia di guerrieri "umani" e la tua...beh..la tua era speciale >
Mi si strinse il cuore nel petto, sia per la sorpresa che per il dolore che provava Sebastian nel raccontare il suo passato...il mio. <Perché era speciale?> Chiesi.
< Nella tua famiglia c'era una legenda tramandata da secoli, di una guardiana che porterà all'equilibrio del mondo>
Istintivamente mi portai una mano all'occhio Sebastian mi prese la mano e annuí con la testa.
< Esatto, ci sono volute molte generazioni prima che la guardiana facesse il suo arrivo nel nostro mondo, per questo abbiamo sempre protetto la tua famiglia, perché potesse portare avanti la sua stirpe affinché potesse fare avverare la legenda. > Ero scioccata, non sapevo cosa dire, quindi lo lascia continuare.
< I vampiri erano a conoscenza di questa leggenda e hanno sempre cercato di ostacolarci, attaccavano la tua famiglia continuamente, non posso negare che ci siano state perdite, c'è ne sono state molte per entrambe la famiglie...il giorno in cui diventai vampiro 200 anni fa, persi mio padre davanti ai miei occhi.> Istintivamente gli presi la mano e lui mi rivolse un sorriso debole.
< I tuoi pro bis nonni erano in dolce attesa, li stavamo scortando in carrozza nella nostra villa, più sicura per loro, ma i vampiri ci attaccarono lungo il tragitto. Combattemmo con tutte le nostre forze, è quasi li avevamo sconfitti...ma era troppo presto per parlare, un vampiro colse di sorpresa mio padre, gli piombo alle spalle e gli strappo il braccio dove impugnava l'arma, lo sentì gridare dal dolore ma durò poco, perché il secondo successivo si agguantò sul suo collo talmente forte che gli stacco la testa.>
Mi portai le mani alla bocca, doveva essere stata un esperienza molto traumatica per lui, sapevo come si sentiva.
< Preso dalla rabbia, persi il controllo, mi scagliai contro il vampiro che con un ghigno, fece un balzo per schivarmi e un altro balzo per atterrarmi. Me lo ritrovai sopra, non capivo nulla, la rabbia mi stava accecando la vista, così per per un attimo vidi tutto nero per poi sentire un dolore lancinante al collo. Non so come ho fatto ma riuscì a conficcarlo con l'arma che ancora tenevo in mano. Il vampiro mi morì addosso, mi ci vollero minuti per riprendermi, i tuoi pro bis nonni mi vennero in contro e mi caricarono nella carrozza. Una volta arrivati alla villa, la mia famiglia pianse appena mi vide, già sapevamo di che sorte sarei morto. Fu la tua pro bis nonna, era una donna molto intelligente, che propose ai guerrieri della mia famiglia di addestrarmi, la forza di un vampiro che serve una nobile causa sarebbe sicuramente servita in futuro, è così fecero. La trasformazione non fu immediata, ci impiegai dalle 36 alle 48 ore per trasformarmi completamente in vampiro e per i successivi 50 anni fui rinchiuso e addestrato a controllare la sete di sangue.> Una lacrima mi scese lungo la guancia, mi ero sempre limitata ad ammazzare a sangue freddo questi demoni venuti dagli inferi senza tenere conto che un tempo erano umani anche loro, chi per scelta e chi per obbligo. E ora che ne avevo davanti uno, che fin'ora mi ha sempre protetto e aiutato e mi sta raccontando come è diventato quello che è non posso che non provare disgusto verso me stessa.
< Com'è stato per te diventare qualcosa di diverso da quello che eri prima> gli chiesi.
< Non voglio mentirti, è stata durissima specialmente all'inizio, non riuscivo a controllarmi, se non fossi stato rinchiuso in una cella probabilmente avrei ucciso la mia stessa famiglia. Ma mi hanno aiutato nel migliore dei modi, anche se uno ad uno li ho visti morire tutti. Sono l'ultimo della mia casata e tu sei l'ultima superstite della tua famiglia. E il mio compito è proteggerti.>
Non riuscì più a trattenere le lacrime, ero arrabbiata ma non con lui, ero arrabbiata con il mondo per avermi portato via i miei genitori, per avermi fatto intraprendere una strada che probabilmente sarebbe stata diversa: < se il tuo compito è proteggermi, dove sei stato in questi anni?!> Sembrava ferito dalle mie parole.
< Hai ragione, ma finché eri al complesso dei cacciatori possiamo dire che eri al sicuro, almeno fino a quando ti sei rivelata. Ti ho sempre osservato da lontano in questi anni e ho sempre vegliato su di te e mi sento responsabile per la morte dei tuoi genitori, era compito mio proteggerli> s'incupi in volto.
< Che cosa vorresti dire?> Gli chiesi presa dai singhiozzi.
< Quello che sto per dirti sarà difficile da accettare, ma devi sapere la verità.>
Cercai di calmarmi, così da sentire quello che sapevo mi avrebbe distrutto di più.
< I cacciatori ti hanno ingannato. I tuoi genitori sono stati uccisi da un vampiro, quello è vero, ma è stato mandato da loro.>
Mi fissò in attesa di una mia reazione.
Scoppia di rabbia < che motivo avrebbero avuto di farli ammazzare!?> E piansi ancora.
< Sono a conoscenza della legenda, e sapevano che erano protetti da un vampiro, da me. Volevano portarti da loro con l'inganno così da poterti controllare. Se fossi stata tu la guardiana avrebbero fatto jackpot, in caso contrario ti avrebbero fatto procreare con uno di loro per fare continuare la tua stirpe sotto i loro occhi e sotto il loro controllo.
Quel giorno 2 anni fa, fummo presi di soprassalto dai cacciatori e da quel vampiro novizio che stavano controllando, la mia esperienza non fu abbastanza forte perché mi immobilizzarono a terra. Mentre ridevano e mi obbligavano a guardare, il vampiro stava straziando i tuoi genitori. Riuscì a liberarmi e a colpire uno dei cacciatori, gli altri scapparono, ormai avevano raggiunto il loro scopo. Il vampiro scappò nella direzione opposta e io lo seguì, un essere così non meritava di vivere. Si nascose nel bosco, uscì allo scoperto solo quando ti vide arrivare, aveva ancora sete quel maledetto! Si era appena posato sul tuo collo, quando lo staccai da te e gli schiacciai il cranio tra le mani. Tu giacevi sulla neve incosciente, mi sentivo così profondamente in colpa. Stavo per prenderti con me quando i cacciatori tornarono, non potevo permettere che mi ammazzassero, avevo ancora una missione da portare a termine, e sapevo saresti stata al sicuro da loro nonostante ciò che avevano fatto. Così scappai e vegliai su di te nell'oscurità. > Sebastian in viso era profondamente segnato dal senso di colpa.
Io ero senza parole, le lacrime si erano fermate perché avevano dato spazio allo shock. Tutto quello per cui avevo combattuto era una menzogna, i miei amici erano i miei nemici. Ero stata ingannata. Certo, poteva anche essere che Sebastian mi stesse mentendo, ma tutto nel suo racconto seguiva un filo logico e gli credevo, sapevo che mi stava dicendo la verità. Stavo credendo a un vampiro. Però ancora non avevo capito chi ero e cosa mi stava succedendo, ma c'era una cosa che mi turbava più di tutte:
<Sebastian, perché i cacciatori mi volevano sotto il loro controllo?.>
< La guardiana è capace di riportare umano un vampiro trasformato ma non solo, è anche capace di sottometterli al suo controllo o annientare l'intera razza vampirica. I cacciatori vogliono i vampiri sotto il loro controllo e tu Alyssa...tu sei la guardiana.>

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