Segui Sebastian lungo il corridoio, le pareti erano ricoperte da una bellissima carta da parati damascata rossa, dei piccoli lampadari posti in entrambi i lati del corridoio lo illuminavano in una luce soffusa e delicata, rendendo il tutto un po' lugubre ma misterioso, nel complesso però affascinante. Arrivati in fondo mi trovai davanti a un gran salotto, la carta da parati era la stessa del corridoio, al centro della stanza ergeva un tavolino in pietra con il vetro trasparente e sopra un vaso di rose nere; erano bellissime. Davanti il tavolino il divano a Isola ricopriva metà della stanza ed era posizionato davanti a un televisore spettacolare, mentre dall'altro lato della stanza un camino acceso riscaldava la stanza. Che dire del lampadario? Posizionato al centro della stanza, un lampadario di cristallo a gocce. La stanza era stupenda, ma penso forse c'è n'erano altre così, dato che dal lungo corridoio avevo potuto intuire che la casa era molto grande. Probabilmente dovevo avere la bocca aperta e una faccia stupita perché senti la risata di Sebastian accanto a me, mi fissò e quando smise di ridere:
< Hai visto un fantasma per caso?> Abbozzando un altro sorriso. A quella domanda trasalì, sapevo che si stava riferendo alla stanza, ma un pensiero volse a ciò che avevo visto in biblioteca...o meglio a chi. Lui se n'è accorse e stava per chiedermi altro, così mi affrettai a rispondere:
< Questo salotto è stupendo, non oso immaginare come sia il resto della casa>
< Casa? > Mi chiese inarcando un sopracciglio < questa è una villa risalente al diciannovesimo secolo, è stata una bella impresa farla costruire>
< Aspetta... Quindi hai 200 anni?> Ero un po'perplessa, avevo sempre cacciato vampiri più giovani, le prede più facili andavano dall'appena trasformati ai 50 anni almeno,
Poi diventano più esperti e nascondevano meglio le loro tracce, sotto i 50 invece erano più inesperti, più visibili, più riconoscibili ma soprattutto più affamati. Non ne avevo mai incontrato uno così vecchio.
Sebastian sembrò in imbarazzo, si passo una mano tra i suoi capelli e se li strofinò avanti e indietro:
< Beh, si...anche se esteticamente ho 24 anni, realmente ne ho circa 200 >
Aveva senso, i vampiri dimostravano l'età in cui venivano trasformati, cioè morivano per poi risvegliarsi come demoni ma non mi sono mai preoccupata di conoscere il come era avvenuta la trasformazione, in questi anni mi sono sempre limitata a ucciderli, però con Sebastian ero curiosa, volevo sapere come era successo:
< Come è accaduto? > La mia curiosità su fece largo tra i pensieri.
Il suo sguardo sembrò vagare in mezzo ai ricordi
< Che dici di parlarne davanti a una tazza di tè e dei pasticcini? Ci sono così tante cose che devi sapere >
Annuì, anche perché il mio stomaco continuava a brontolare. Lo seguì nella stanza successiva e ci ritrovammo in cucina, anche qui non potei fare a meno di stupirmi. La stanza era ben illuminata nonostante i piani da lavoro di ossidiana nera la attiravano tutta, al centro della stanza si trovava la versione più grande del tavolino che c'era in salotto, gambe in pietra e tavolino in vetro, era lungo almeno per 10 persone, i mobili della cucina erano in mogano scuro, era bellissima. Ero ancora concentrata nell'osservare la stanza quando una signora bassa e paffutella mi venne in contro e mi prese in un abbraccio:
< Cara, stai bene, sono molto felice > aveva l'accento spagnolo.
Lanciai un occhiata a Sebastian che stava sogghignando mentre mi apprestai a rispondere:
< Si grazie > risposi imbarazzata.
< Alyssa, lei è Ingrid, la sua generazione lavora per la mia famiglia da secoli, è umana>
A questa affermazione mi voltai verso di lui a bocca aperta, come poteva un umana vivere così, con lui e servire un vampiro? Che razza di autolesionismo era?
Notò la preoccupazione nel mio volto e si affrettò ad aggiungere:
< La mia famiglia era umana e lo ero anche io, sono l'ultimo della mia casata e la famiglia di Ingrid a continuato a servirmi anche quando ha appreso ciò che ero diventato > sembrava dispiaciuto, quasi in colpa per l'aiuto che continuava a ricevere da una famiglia che probabilmente avrebbe dovuto lasciarlo.
< Mia cara, è stata una scelta che abbiamo fatto volentieri, era dovere della nostra famiglia servire i Rocketfield fino alla loro estinzione o generazione futura > Ingrid non sembrava affatto dispiaciuta della sua scelta, del suo destino, anzi ne era felice. E così Rocketfield è il suo cognome, non ho mai sentito parlare di questa casata, forse perché si estinse 200 anni fa...con la sua trasformazione in vampiro penso non si sia più fatto vedere.
< Vieni siediti Alyssa, Ingrid per favore prepara una tazza di tè e porta qualche pasticcino per la nostra ospite > mi fece accomodare sulla sedia mentre Ingrid correva ai fornelli. Pochi minuti dopo arrivo con una tazza di tè, dall'odore credo che fosse al limone e un vassoio pieno di pasticcini, ce n'erano di tutti i tipi, dai mini tiramisù, ai babà e quelli con la frutta. Non volevo sembrare sfacciata quindi cercai di darmi un tono e ne presi uno con calma. Ma come al solito Sebastian sembrava interpretare tutto e scoppio in una risata:
< So che hai fame, per quel che mi riguarda puoi mangiarti anche tutto il vassoio.>
Mi nascosi imbarazzata dietro la tazza di tè, non mi ero mai sentita così vulnerabile con nessuno, e ora ero qui e mi sembrava di essere una bambina. Tutto d'un tratto la mia mente balenò verso i miei amici Ethan ed Elena:
< I miei compagni! Devo avvisarli che sto bene, saranno preoccupati! > Quasi non rovesciai la tazza di tè dall'impeto con cui mi agitai.
< Non posso farti tornare da loro, ti hanno sempre mentito, loro ti stanno usando> rispose duro.
< E chi mi dice che non sarai tu ad usarmi e a mentirmi? > Risposi arrabbiata.
< Perché quando avrai finito di sentire cosa avrò da dirti lo capirai da sola >
Non potevo ribattere, dovevo ascoltare entrambe le parti per capire chi era nel torto e chi aveva ragione, e al momento non sapevo proprio chi ero, e avevo bisogno di saperlo. Mi ricomposi e gli risposi:
< Va bene, voglio sapere tutto, adesso...per favore.. >
< Cosa vuoi sapere prima? Come mi sono trasformato o chi sei? >
Ero curiosa ad entrambe le risposte, però qualcosa dentro di me mi suggeriva di partire dall'inizio e non dalla fine, in qualche modo le due risposte erano collegate, quindi scelsi il passato.
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THE RED HUNTER
FantasyCopertina @andreagraphics Vi chiedo di lasciarmi un voto o anche un commento se la storia vi piace o no, così da potermi migliorare :) Trama: Alyssa ha 19 anni, è una cacciatrice di vampiri salvata dai cacciatori 2 anni prima quando trovò i suoi gen...