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|Louis|

"Questo terzo giorno di chemio sarà un po' più duro Lou, ma tu sei forte e ce la farai" sorrido incoraggiante a Terry l'infermiera che mi sistema la flebo. Chiudo gli occhi preparandomi ad accogliere il medicinale e cerco di rilassarmi
"Ciao Louis" una voce roca mi distrae dai miei pensieri, apro gli occhi e vedo Harry sorridermi. Resto un attimo sbigottito ma poi, debolmente, ricambio il sorriso
"C ciao Harry"
"Hai appena iniziato?" Indica la flebo e annuisco
"Si, è sempre più forte. Che fai qua?"
"Sono venuto per scusarmi e per farti compagnia" mi meraviglio delle sue parole ma sono contento di ciò
"Grazie, accetto le scuse ma non sei obbligato a rimanere qui, non è un bel vedere, fra poco crollerò per il dolore"
"Non importa, ci sarò io a tenerti compagnia e ti distrarró dal dolore".






|Harry|

È tutto il pomeriggio che sono chiuso nella stanza di Louis e lui non fa altro che vomitare e dopo un po' crolla addormentato. Mi sto annoiando a morte ma non posso smettere adesso di fingere. Mio padre ancora non è passato in stanza e ancora non mi ha visto nelle vesti di buon samaritano, devo giocarmi davvero bene le mie carte. La mamma e gli amici di Louis sono venuti poco fa ed erano più che stupiti a vedermi in camera, gli ho detto di andare a riposarsi, che sarei rimasto io con Louis. La mamma dopo un po' di incertezze ha accettato, si vede che è stanca, ha il viso stravolto
"Mmh" in un attimo Louis è sveglio che mi guarda con dolore
"Louis che c'è?"
"Devo vomitare ancora, non ce la faccio ad alzarmi dal letto" lo prendo in braccio e prima che possa vomitare a terra riusciamo ad arrivare in bagno
"M mi dispiace che mi vedi così, sono un ragazzo noioso, triste e beh come dici tu sono uno sfigato" vorrei dirgli che adesso mi fa pena e per niente tenerezza, che le sue parole non mi colpiscono e che si è uno sfigato, ma devo trattenermi e caccio il sorriso più finto che conosco
"Non dire così Louis, è colpa della malattia, non tua" queste sono le parole che dicono le persone normali, no?
"Possiamo tornare in camera" lo riporto a letto e gli rimbocco le coperte. È così piccolo in questo letto, così fragile e bisognoso di cure
"Louis hai sonno?"
"Si, ormai non faccio altro. Harry, te lo ripeto, puoi andartene, avrai sicuramente di meglio da fare" vorrei aggiungere che ha ragione e mi sono rotto le palle ma scuoto la testa come il migliore degli attori
"Tu stai tranquillo, dormi, riposati, al risveglio mi trovi qua".







"Harry che ci fai qua?" Mio padre è sconvolto a vedermi accanto al letto di Louis che sonnecchia stravolto
"Sto facendo il mio lavoro, no? Il mio turno finisce fra meno di un'ora"
"Adesso che non sei più a casa hai deciso di mettere la testa a posto? Ti conosco e non credo a nulla di ciò che stai facendo e dicendo, é un modo per tornare a casa, lo so. La nonna mi ha chiamato stamattina e mi ha detto che sei andato da loro. Harry a casa non ci torni e non avrai i miei soldi"
"Papà non sto facendo nulla di ciò che hai detto tu. Ho capito i miei sbagli e sto cercando un modo per rimediare, so che non è facile e non pretendo nulla, lasciami provare" devo usare tutta la mia buona volontà per ingannare mio padre, lui è furbo e soprattutto mi conosce bene, può benissimo accorgersi che mento
"Louis ti chiedo scusa se mio figlio ti ha dato fastidio o ti ha turbato in qualche modo" il ragazzino scuote subito la testa
"Non ha fatto nulla di tutto ciò. Harry oggi mi è stato molto vicino. Stamattina mi ha sostenuto alla chemio e successivamente mi ha fatto compagnia in stanza, nonostante io non sto facendo altro che dormire e vomitare"
"È il minimo che possa fare dopo tutto ciò che ti ha fatto passare. Ti ha trattato malissimo senza motivo, nessuno avrebbe mai fatto una cosa del genere" commenta lapidario mio padre senza scomporsi più di tanto per le parole di Louis
"Dottor Styles, non sia troppo duro con Harry, è un bravo ragazzo"
"Louis tu sei un bravo ragazzo, mio figlio è tutto l'opposto"
"Papà sto cercando di cambiare, dammi il tempo" sfodero la voce più convincente che possiedo
"Quando vedrò dei risultati concreti potrò crederti, fino ad allora le cose continueranno ad essere così".









|Louis|

"Lou io non mi fido di quel ragazzo"
"Nemmeno io, non è proprio ciò che si definisce un bravo ragazzo" Liam e Niall sono da poco arrivati in camera mia ed Harry è andato via da nemmeno 5 minuti
"Si sta impegnando, è un tipo particolare, da quello che ho capito ha anche problemi in famiglia. Il dottor Styles ce l'ha a morte con lui, l'ha cacciato di casa e non vuole più farlo entrare
"Tu ti fidi?"
"Non so che pensare lee, certo fino ad ieri mi odiava e mi dava dello sfigato e oggi invece mi ha fatto compagnia, è stato con me in terapia, è stato super gentile" non sono stupido, so che magari Harry si sta comportando in questo modo con me per riconquistare la fiducia del padre e che probabilmente di me non gliene frega un cavolo
"Non mi è mai piaciuto, fin dall'inizio, è un presuntuoso del cazzo ed è un grande egoista"
"Non possono essere tutti così dolci e perfetti come te irlandese" commento stemperando un po' di tensione
"Amo quando riesci a rimanere sveglio e a fare anche battute".






|Harry|

"Allora Haz come vanno le cose?"
"Credo bene, Louis è ormai conquistato, mio padre invece ha ancora un po' di problemi a credermi, ma è solo questione di tempo"
"Lo so Styles, lo so, quando vuoi una cosa fai di tutto per ottenerla" sorrido sedendomi sulle gambe di Zayn mentre mi ruba un bacio che ricambio volentieri.

Illness ❀ L.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora