t h r e e

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Il capitolo è orribile e cortissimo, ma ieri ho passato tutto il pomeriggio al pronto soccorso e questo è ciò che ne è uscito, ne pubblico un altro al più presto per farmi perdonare. Amatemi💘💘


Mi sveglio il mattino dopo poiché la luce filtra dalle tapparelle.
Sbatto più volte le palpebre per mettere a fuoco la situazione; sento un peso che mi grava sulla pancia.
Ora ricordo, Giulio ha dormito da me...ommioddio il bacio, anche se a stampo è stata una cosa meravigliosa, le sue labbra sono così morbide anche se screpolate.

Sento il suo respiro caldo e profondo sul mio collo; roteo la testa ed inizio a contemplarlo. Ha le labbra socchiuse, i capelli scompigliati e l'espressione serena.
-fissi sempre la gente mentre dorme?- borbotta con la voce roca.
Arrossisco come una bimba che è stata appena colta con le mani nella marmellata.

Leva di scatto il braccio dalla mia vita e poggia una mano sul volto.
-Cristo, che è successo ieri notte?-
-eri ubriaco marcio ed hai fatto a botte con uno sconosciuto. Poi Ferrario mi ha chiesto se avessi potuto dormire da me perché quando sei ubriaco sei incontrollabile- spiego in uno sbadiglio.
-abbiamo fatto sesso?- domanda alzando le coperte scoprendo di essere in boxer.
-no, cosa stai dicendo...- borbotto rossa in viso.
Alza le spalle -menomale-
-oh prima che mi dimentichi Giorgio mi ha chiesto se volessi venire in vacanza con noi a Rimini. C'è anche la fidanzata di Giorgio-
-mh penso vada bene, devo chiedere ai miei genitori-
-i tuoi mi adorano, lascia parlare me-

Si alza e recupera i vestiti dalla sedia su cui erano poggiati.
Mi alzo e vado al bagno per lavarmi i denti e pettinarmi.

-che carino il pigiama- sorride.
Arrossisco, non pensavo che si svegliasse così presto da vedermi con questo pigiama cortissimo addosso.
-grazie- faccio una specie di inchino ridendo.

Scendiamo le scale ed in cucina troviamo sia mia madre che mio padre. Lei cucina e lui legge il giornale, come ai vecchi tempi.
Saluto entrambi con un bacio sulla guancia, mentre Giulio se ne sta sulla soglia.
-oh ciao Giulio, non pensavamo che ci fossi anche tu- dice mamma e mio padre alza lo sguardo dal giornale.
-ciao Giulio, quanto tempo- sorride premuroso papà.
-salve- dice il riccio ad entrambi.
-io avrei una proposta da farvi- entrambi i miei genitori volgono lo sguardo al riccio -se Elena venisse in vacanza con me?-
-dove? Quando?- domanda solamente mia madre.
-a Rimini, tra quattro giorni, per una settimana-
-bhe di sicuro non mi sarei mai aspettata una proposta del genere, cose ne dici caro?-
-è abbastanza grande per decidere da sola, poi noi lavoriamo e lei starebbe da sola: non fa alcuna differenza- dice con tutta calma papà.
-hai ragione. Elena, se vuoi puoi andare- sorride mia mamma.

Abbraccio mamma e papà, vorrei abbracciare anche Giulio...meglio di no.

-io vado, non vorrei disturbare- esclama il riccio.
-no ma va, stai tranquillo-
Mia madre gli scompiglia capelli ricci con fare scherzoso e Giulio cerca di guardarla con astio ma non ci riesce per niente.
-no no, vado a casa, non vorrei essere di troppo-
-non possiamo obbligarlo, tesoro lascia che vada-
-vengo con te- dico.

Indosso le scarpe e prendiamo la macchina di Giulio che gli altri hanno lasciato qui ieri sera.
-visto? Avevo ragione, i tuoi mi adorano- sorride felice come un bimbo.
-non tirartela tanto Sabatello- gli faccio la linguaccia.

Arriviamo a casa sua.
-io vado a farmi la doccia, tu fa' quel che ti pare- dice tranquillamente, gettando a terra la camicia.
Decido di andare in camera sua a schiacciare un pisolino sul suo lettone.

Appena entro in camera mi trovo davanti una ragazza. Lancio un urlo per lo spavento.
-tu chi cazzo sei?!- diciamo assieme.
-io? Tu chi sei?!- continuo.
-tutto bene? Ti ho sentito urlare-
Trovo difronte a me un Giulio con i capelli bagnati e un asciugamano alla vita.
-aspetta, tu chi sei?- domanda anche lui.
-non ti ricordi? Abbiamo fatto sesso prima che tu andassi via e mi lasciassi qui da sola- dice la ragazza con i capelli rossi e ricci.
-no ero probabilmente fatto, ora vattene- la liquida in fretta il riccio.
Si notano tranquillamente gli occhi ora lucidi della ragazza mentre corre alla porta.

-chi era?- domando inviperita quando sento la porta sbattere.
-te l'ho detto, non lo so- sbuffa.
Alzo gli occhi al cielo, lui non cambierà mai. Forse ieri sera avevo sperato un po' che fossi riuscita a cambiarlo, invece era solo ubriaco.
Invece di ribattere, torna in bagno mentre io mi reco sul divano (non ci tengo a rimanere incinta sdraiandomi su quel letto) per dormire un po'.

Dammi un bacio anche se sono fatto. -Lowlow-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora