La gente continua a mandarmi messaggi privati per dirmi che le mie copertine sono bellissime e, waa sclero. Se vi piacciono così tanto, mi scrivete in messaggio privato e tranquillamente ve ne creo una. Buona lettura. 💘
(Sorry ma non avevo internet)Sbuffo mentre finisco di preparare le mie valigie, sotto a due felpe di Giulio e i pantaloni di una tuta invernale con la febbre a trentanove e fuori ci sono quaranta gradi.
Ho passato le giornate nel letto a deprimermi per la solitudine, invece gli altri sono al mare o in discoteca a divertirsi.Giulio non è passato nemmeno per vedere come stessi, forse è meglio così, ho avuto molto tempo di riflettere su ciò che è successo.
E da due giorni non faccio altro che darmi della cogliona, dell'ipocrita, avrei dovuto lasciare che le cose seguissero il suo flusso, continuare a baciare Giulio e chissà magari ora potremmo essere qui, assieme, abbracciati o chissà a fare qualcos'altro.
Troppe supposizioni per i miei gusti, odio le dubitazione, i 'forse'.
Vorrei tantissimo andare da lui, scusarmi per qualcosa, anche se non so che cosa, ma sono una persona troppo orgogliosa per fare la prima mossa.
-Elena, è ora di partire- Luca bussa alla porta della stanza.
Annuisco e vado verso la macchina con il trolley tenuto per mano.
I ragazzi caricano i bagagli mentre io saluto Francesca.
-mi raccomando, chiamami- le dico.
-certo, nannerottola- l'abbraccio.Salgo in auto e qualche minuto dopo mi addormento sulla spalla di Luca. Ormai spero abbia fatto l'abitudine, io dormo ovunque e sempre.
-ehy bionda, siamo arrivati-
Mugolo in disapprovazione. Sbuffo e cerco di mettere a fuoco il mio obiettivo, ma soprattutto dove sono e perché.
Dopo i primo secondi di trance, mi sveglio completamente, prendo il mio trolley dal bagagliaio ed mi dirigo al portone di casa mia.Apro la porta e vado in cucina a mangiare qualcosa, il viaggio mi ha messo molta fame.
Sul tavolo trovo un biglietto:
Siamo dagli zii, torniamo il
quindici di agosto.
-Mamma e papà
Mh, avevo un telefono, non serviva fare tutta questa scena da fanfiction insignificante.Mi faccio un panino e poi vado nella mia stanza con la migliore intenzione di disfare le valigie ma, appena vedo il mio letto, mi dimentico di tutto e mi faccio una bella dormita; abbracciata alla mia felpa, la quale profuma di Giulio.
Mi sveglio qualche ora dopo a causa del rumore dei tuoni.
Al riccio piace tantissimo il suono del temporale, a me fa una paura bestiale invece. Sono tutti pretesti per pensare a lui e il suo profumo che aleggia nella stanza non aiuta affatto.
Devo scusarmi. Devo mettere da parte l'orgoglio.Prima che il tempo peggiori mi avvio alla casa del riccio.
Come al solito trovo l'anziana vicina di casa di Giulio, e come al solito, mi dà le chiavi dell'appartamento per lasciarmi andare dentro.Entro e vedo dei vestiti sparsi per il pavimento, e che sarà mai; una volta mi raccontò che certe volte gli piace girare per casa nudo.
Seguo la scia di vestiti...lui però non porta reggiseni o mutante che sembrano fatte col filo interdentale, con chi cazzo sta scopando?!
Socchiudo la porta della sua stanza.
Non posso crederci, sta facendo sesso con Nicole.
Me l'aveva promesso, non ci avrebbe fatto nulla, perché non ha mantenuto la promessa.Mi appoggia troppo alla porta della sua stanza, la quale socchiude maggiormente, rivelando la mia figura dietro.
Loro si interrompono per fissarmi.
Nicole ha un sorrisetto da sberle stampato su quel muso da cagna.Le parole mi muoiono in gola, non riesco a parlare.
Corro via da lì con le lacrime che bagnano le mie guance.Fuori mi accorgo che il mio viso non è bagnato solo di lacrime, diluvia.
Ad un tratto sento prendermi per la vita. Mi volto e vedo Giulio. Ha i capelli fradici come i vestiti.
-mi dispiace, scusami- sussurra e nonostante il rumore della pioggia riesco a sentirlo.
-per tua informazione, non me ne fotte un emerito cazzo delle tue scuse. Okay?
Per quanto mi riguarda, tu da ora sei tranquillamente un estraneo per me- cerco di sembrare il più irremovibile, dura possibile.
Dentro di me vorrei solo piangere, farmi piccolissima e nascondermi in un angolo a piangere.Levo sua mano dal mio polso e vado a casa.
Mi dirigo in bagno, levo i vestiti ed entro nel box doccia, mi siedo sul pavimento e con le ginocchia al petto piango disperatamente.Che illusa! Credevo davvero che lui potesse ricambiare? Ahh no, non funziona così.
Quelli come lui si innamorano di quelle ragazze fottutamente perfette.
Tu di perfetto non hai neanche la pronuncia.
Lui non starebbe mai con me, mi devo arrendere, devo dimenticarlo.
Se mi avesse voluto sul serio mi avrebbe già fatta sua anni fa, e invece no.
Lui non ricambia e mai ricambierà.
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Dammi un bacio anche se sono fatto. -Lowlow-
FanfictionDavvero c'è ancora gente che legge la descrizione?