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Pubblico due capitoli perché sono in scambio culturale con una tedesca e non penso di riuscire a postare questa settimana

In teoria sono le due del pomeriggio quando vengo svegliata.
Sento la testa scoppiare, ma comunque cerco di mettere a fuoco qualcosa. Sbatto più volte le palpebre prima di riuscire a distinguere Giulio.

Mi ritornato alla mente le immagini di ieri notte e non riesco a trattenere le lacrime al ricordo di quello che Luca mi ha fatto.
Abbraccio il riccio seduto accanto a me e piango sulla sua spalla.
-io non volevo, non avrei mai voluto...- sussurro come se lui potesse capire.
-cosa Elena? Dimmi cosa-
-Luca...io...eravamo ubriachi e lui ha perso il controllo-
-cosa? Ora ti tranquillizzi e mi spieghi con calma- mette le mani sulle mie spalle.
Asciugo le lacrime con il dorso della mano e prendo un respiro profondo.
-ieri sera sono andata in discoteca, ho beccato Luca e abbiamo bevuto qualcosa assieme, a fine serata eravamo ubriachi marci. Abbiamo iniziato a baciarci, una cosa tira l'altra e...- scoppio a piangere.
-ti ha toccato?- domanda subito.
Annuisco.
-io non volevo, non riuscivo a spingerlo via, era troppo forte per me-
-mo lo vado a picchiare, quel figlio di puttana- stringe i pugni.
-non andarci nei casini...ti prego-
Sbuffa e poi mi abbraccia.

-ma tu da dove cazzo sbuchi?- cambio argomento.
-diciamo che ho ricordato dove nascondi le chiavi di casa e sono entrato- sorride, si mette una mano dietro la nuca e piega la testa da un lato. [N/A: è carinissimo quando fa cosìììì]
Sospiro ed alzo gli occhi al cielo. Sempre il solito.
-mh che dici? Pace fatta?-
-ovvio, come posso stare senza di te- sorrido.
-lo so, sono simpaticissimo e bellissimo, ti rallegro proprio le giornate-
-e sei soprattutto modesto, daje fatti abbracciare-
Sbuffa ma alla fine si lascia avvolgere dalle mie braccia.

Ci stacchiamo appena, comunque rimaniamo vicini. Sento il suo respiro caldo che si infrange contro il mio naso.
-dammi un bacio anche se sono sfatto- sussurra.
-cosa?- chiedo non capendo.
-baciami e questa volta seriamente, non a stampo-
-quindi ti ricordi di quella volta in cui...eri fatto?-
Arrossisco come un peperone, davvero si ricorda di quella volta? Perché non me ne ha mai parlato?
-non ero così messo male, ora basta parlare-
Non faccio in tempo a ribattere che mi bacia con dolcezza.
Le nostre bocche si adattano alla perfezione, si muovono con pazienza.
Uno di quei baci che ti fanno toccare il cielo con un dito e assaggiare l'arco baleno. [N/A: semicit]
Ho sempre sentito dire che i baci irruenti e pieni di foga sono i migliori, bhe non sanno cosa significa baciarsi così.

Allaccio le dita dietro la sua nuca e lui appoggia le mani sui miei fianchi coperti appena da una maglietta leggera. Chiede l'accesso picchiettando con la lingua sul mio labbro inferiore ed io non glielo nego.
Finalmente le nostre lingue si toccano, giocano.
Ci stacchiamo troppo presto da quel bacio.

Giulio's POV

Non può averlo fatto davvero, non può averle strappato la sua purezza. Da lui non me lo sarei mai aspettato .
Devo trattenermi dall'andare là, da lui, e picchiarlo a sangue.
Però in tutto questo c'è un lato positivo, ci siamo dati il nostro primo e vero bacio.

E cazzo! Mi sento felice per una buona volta, non ha nulla a che fare con quelle limonate furiose e senza sentimenti che ho con quelle troie con cui scopo.
Lei è così pura, innocente, si vede dai suoi movimenti impacciati, come se non sapesse dove mettere le mani e questo la rende ancora più speciale ai miei occhi.

Ho sempre desiderato baciarla e volevo che lei ne fosse consapevole, non come quando nella doccia ho agito di impulso ed ho fatto la prima cosa che mi è venuta in mente; o come quando ero fatto ed ho impiegato due giorni per ricordarmelo, anche se alla fine non gliene ho parlato, mi sono confidato con Giorgio.

Passiamo tutto il pomeriggio a ridere guardando film comici oppure a baciarci. Penso che questo possa essere davvero il paradiso.

-Giulio, ma ora che cosa siamo?- domanda mentre io sono sulla porta di casa pronto per uscire.
Ecco la fatidica domanda.
Che cosa siamo? Non lo so, davvero.
Siamo Giulio ed Elena, migliori amici d'infanzia che ora hanno capito di provare qualcosa di più forte della semplice amicizia.

Ho paura, lo ammetto. Anche se conosco la bionda da letteralmente una vita e so che lei non può farmi del male, ho paura che un giorno si possa stancare di me come tutte le altre ragazze con cui ho provato ad avere una relazione seria.
-siamo amici a cui piace fare questo- dico baciandola.
Lei sospira quando ci stacchiamo.

Torno a casa e sul divano, svaccato, trovo Saccone, non merita neanche di respirare dopo quello che ha fatto.
-cazzo mi esplode la testa- si passa una mano sugli occhi.
Magari succedesse.
-sai vero che cazzo hai fatto ieri sera?!- sbraito trascinandolo a terra.
-we ma che minchia ti prende!-
-rispondi, figlio di puttana-
-ho incontrato Elena ed abbiamo fatto sesso, dovevi vedere come urlava sotto di me- sorride istigandomi.
Non ci vedo più dalla rabbia e gli mollo un potentissimo pugno sullo zigomo.
-non permetterti più di fare una cosa simile. Lei è speciale, e ricordati, è stata l'unica cosa che ti ho chiesto, quella di non toccarla. Ed ora esci da casa mia!- urlo incazzatissimo.
Lui fa come dico e mi lascia da solo.

Dammi un bacio anche se sono fatto. -Lowlow-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora