Elena's POV
Siamo già il ventiquattro agosto, cioè, domani è il mio compleanno e sono troppo felice di diventare maggiorenne, ma dall'altro lato spero che il tempo non passi mai per poter passare il più possibile qui in Italia, con Giulio.I miei sentimenti per lui non sono cambiati per niente, forse si sono addirittura intensificati, tramutandosi in amore. Sì, l'ho detto, io amo Giulio Elia Sabatello. Peccato che lui non se ne sia ancora accorto.
Non sappiamo ancora cosa siamo, ci piacciamo molto, ma stiamo ancora in quella fase della nostra amicizia-storia d'amore in cui siamo più di amici ma meno di fidanzati. Il tutto è abbastanza complicato poiché cerchiamo di nascondere la nostra "relazione", se si può definire così, dai suoi amici ma l'unico che ne sa qualcosa è Ferrario che una volta ci ha scoperto mentre ci stavamo baciando a casa del riccio. Per fortuna ci ha promesso che non l'avrebbe detto a nessuno.
Da Giulio🌵:
Ehi gnocca pazzesca questa sera ti andrebbe a mangiare qualcosa assieme? Niente di così speciale, ma vestiti elegante ;)A Giulio🌵:
Certo nano, ti aspetto sotto casa mia alle 8 :)Anche se non l'ha specificato, spero che consideri questa uscita come un appuntamento. Lo spero con tutta me stessa.
Vado a farmi una doccia nel bagno, lascio che i capelli si asciughino naturalmente, mi trucco un po' con del rossetto nude e poi mi vesto con vestito grigio scuro lungo abbastanza aderente e leggero, lungo fino a poco più del ginocchio, metto un giacchino di pelle nero e ai piedi le Converse bianche.
Scendo le scale e mi trovo Giulio seduto sul mio divano con mia madre affianco che guardano la tv assieme.
-e tu da dove sbuchi?- domando per farmi notare.
-sono le otto e mezza, sei in ritardo- ammicca Giulio.
Posa lo sguardo sulla mia figura e rimane a bocca aperta.
-arrivederci signora- balbetta.
Saluto mia madre e poi usciamo.-ciao- gli lascio un bacio sulla guancia.
-sei troppo bella, nessuno riuscirà a toglierti gli occhi di dosso-
Sorrido per la sua gelosia.
Andiamo in auto e qualche minuto dopo arriviamo al mc donald's.-avevo pensato a qualcosa di meglio, ma tu hai fatto un ritardo pazzesco e la prenotazione al ristorante è andata a farsi fottere- mi si avvicina.
Sento gli occhi di tutti posarsi su di me appena entriamo.
-vedi? Avevo ragione- mi attira possessivamente a lui.
Ci sediamo al tavolo e lui va ad ordinare.Qualche minuto dopo torna con due vassoi nelle mani.
Iniziamo a mangiare i nostri panini in silenzio, noto che mi sta rubando le patatine.
-che cazzo mangia le tue, non rubarmele!-
Lui non dice nulla ma gira il suo vassoio verso di me.C'è scritto ti amo con le patatine fritte.
Non posso crederci.
Le parole mi muoiono in gola.
-che ne dici di essere la mia fidanzata?- si mette la mano dietro la nuca e piega la testa di lato.
Okay ora sono definitivamente morta, ma con una mandria di giraffe, elefanti, altro che farfalle.Ho sperato in questo momento da quando avevo tipo quattro anni e lui ne aveva sei ed ora sento il cuore traboccare di gioia.
Ricordo che da piccoli fantasticavamo sulla nostra futura vita e in ogni pensiero c'eravamo l'uno per l'altra.
Ricordo anche quando una volta ho pensato a noi come una coppia e la sua faccia è stata di disgusto, anche se me la sono presa per due giorni, la sua faccia schifata era genuina.Mi alzo e lo raggiungo sedendomi sulle gambe e poi baciandolo dolcemente.
-è un sì?-
Annuisco mentre sorrido ed appoggio la fronte alla sua.-andiamo a casa mia, fidanzata?-
-mh, non mi fido di te- ridacchio.
-terrò le mani a posto, giuro- ridacchia.
Paga lui e mi trascina di peso, in modo letterale, alla macchina.Non so quanto tempo dopo ci ritroviamo sul suo letto a farci le coccole.
-sono le undici e cinquanta, sei quasi maggiorenne- sussurra all'orecchio prima di baciarmi appassionatamente.
Passa la lingua sul mio labbro inferiore e le dischiudo affinché le nostre lingue si possano unire, giocare e danzare assieme.
Le mie mani finiscono sui suoi capelli, mentre le sue ora sono sui miei fianchi, lui ora è a cavalcioni sopra di me, adesso le mie mani passano ai bottoni della sua camicia, cercando di farli uscire dalle asole minuscole.
-non sei obbligata...cioè se non vuoi...possiamo fermarci- balbetta col fiato corto.Devo ammettere che soprattutto in questo ultimo periodo si è avvertita, ed anche tanto, la tensione sessuale che c'era tra noi due, in particolare da parte sua.
-no, voglio continuare...solo vacci piano- mi mordo il labbro in imbarazzo.
-stai tranquilla, sarà la tua seconda-prima volta che hai sempre desiderato-
Mi bacia con desiderio ed io non posso far altro che ricambiare e terminare di togliergli la camicia bianca, prima che lui la lanci da qualche parte nella sua stanza.Ci mette un po' per capire come levare quel vestito dal mio corpo mentre ridacchio.
-non ridere, stronza, e dammi una mano-
-sai, ti pensavo più esperto in questo genere di cose- alludo al fatto che sia stato von tante ragazze prima di me.
Mi tolgo l'abito e poi lui mi bacia nuovamente, avvolgendo il mio corpo con le mani per sganciare il reggiseno.Penso soltanto al profumo della sua pelle contro la mia, alle sue mani lungo la mia schiena, le sue labbra che accarezzavano i miei seni e le sue dita che esploravano il mio corpo.
Due delle sue dita scendono verso il mio centro ed iniziano a pompare dentro di me, facendomi gemere.
D'un tratto le leva ed io brontolo per la sensazione di vuoto.Si toglie i boxer con il mio aiuto.
Mio dio, è enorme come farà a starmi tutto lì dentro.
Non mi lascio scoraggiare e prendo in mano il suo menbro ed inizio a fare su e giù con il polso, mentre continuiamo a baciarci.
Sento i suoi gemiti di piacere venire soffocati dalle nostre labbra.
-come sei impaziente- ridacchia con la voce roca mentre mi morde il labbro.-okay non ce la faccio più, prendi un preservativo dal primo cassetto- leva la mia mano da attorno a lui e mi lascia un bacio a stampo.
-chi era l'impaziente?- lo stuzzico e prendo un profilattico dal comodino.
Mi fa un smorfia mentre se lo infila.Si posiziona in mezzo alle mie gambe.
-se ti faccio male, dimmelo ed io mi fermo, okay?-
Annuisco mentre mi mordo il labbro.
Entra in me ed io perdo un battito, è soltanto la seconda volta e sono ancora abbastanza stretta.
-continuo?- domanda subito.
Annuisco ancora incampace di spiccicare parola.
-cazzo Elena, sei così stretta- ansima.
Cristo ti sembra il momento?Dopo poche spinte sento il dolore trasformarsi in piacere e veniamo quasi in contemporanea.
Si riversa nel preservativo ed esce da me.Butta il profilattico da qualche parte e mi appunto mentalmente di guardare dove metto i piedi domani mattina.
-auguri piccola- mi sussurra all'orecchio.
Avvolgo un braccio attorno al suo petto nudo ed ansante e poi gli lascio un bacio a fior di labbra.Siamo a letto, nudi, sudati e stanchi. Abbiamo appena finito di fare l'amore. Lui mi accarezza, ma non come sempre, in modo diverso, mi sfiorava dolcemente, con cautela, come se fossi un'opera d'arte. Non avrei mai potuto desiderare un regalo di compleanno migliore.
STAI LEGGENDO
Dammi un bacio anche se sono fatto. -Lowlow-
FanfictionDavvero c'è ancora gente che legge la descrizione?