- 'Ale perché non accetti..?' Pensò la donna.
L'uomo era già andato a lavoro.
La giornata fu normale,l'uomo gli mandò la buonanotte e tutti si addormentarono.
Il giorno dopo l'uomo si svegliò andò in cucina a fare colazione.
'Buongiorno Alejandro.' Lo salutò Gwen.
'Buongiorno.'
'Come stai?'
'Non tanto bene. Non dove sia Heather. Oggi vado a vedere da sua madre.'
'Perché non vuoi partecipare a quel ballo?'
'Perché è inutile.'
'Accontenta Heather.'
'Ci sono cose piu importanti che ballare.'
'Ad esempio?'
'Il lavoro,è una cosa importante.'
'Dimmi,lei ti ha vietato di lavorare?'
Non rispose e subito la figlia pianse.
L'uomo andò da lei.
'Shh piccola,papà è qui.'
'Pa-papà.'
'Shh qui sono amore,andiamo a fare colazione.'
La portò in cucina e le preparò il latte.
'Mamma!!' Pronunciò la parola che iniziò a dire 2 settimane fa.
'Ora vuole a sua madre.' Sospirò lui.
'Fai pace con Heather.' Gli consigliò l'amica.
'No,non può vincere sempre lei.'
'Come vuoi.'
'Mamma!!'
'Piccola la mamma non c'è.'
'Mamma!!'
'Falla tornare a casa e sono guai per Heather.'
'Vai al lavoro ci penso io a Emily.'
'Grazie.'
L'uomo uscì di casa e l'amica chiamò subito la donna.
'Pronto?'
'Heather vieni subito la bambina ti vuole.'
'Non posso.'
'Heather sta urlando e piange,vieni. Alejandro è sceso adesso.'
'Arrivo.'
Chiusero la chiamata e la donna chiamò a Stacy.
'Pronto?'
'Stacy,devo correre dalla bambina.'
'È successo qualcosa?'
'No no. Vado a casa e torno ad ora di pranzo.'
'Va bene.'
Chiusero la chiamata. La donna si lavò,si vestì e scese andando a casa sua.
Aprì la porta e vide l'amica disperata con in braccio la bambina.
'Ehi ehi.' Si avvicinò alla bambina prendendola in braccio.
'Shh bambolina.'
Si calmò.
'Credo voglia il latte materno.' Disse l'amica.
'E ora glielo diamo.'
La donna si alzò la maglietta e l'allattò.
'Shh sono qui principessa.' Sorrise la donna guardandola e accarezzandole i capelli.
'Che dice Ale?'
'Oggi andrà da tua madre.'
'Povero illuso.'
'Certo che lo capisco, come può sapere che sei da suo fratello?'
'Non importa.'
'Mi ha detto che il ballo per lui è inutile,gli interessa lavorare ma io gli ho detto che tu non gli hai vietato di lavorare.'
'Infatti.'
'Quindi ti stai cercando il compagno?'
'Si,ero a casa perché Carlos era andato a lavoro e Stacy era andata alla scuola di ballo.'
'Quindi ci vanno anche loro.'
'Già.'
'Accetterà.'
'Tanto se non accetta si può scordare di rivolgermi la parola.'
'Alla fine è solo un ballo.'
'Non è solo un ballo!!'
La piccola pianse.
'Shh.'
'Mamma.'
'Qua sono.'
Disse la donna prendendo in braccio la figlia e dandole alcuni baci.
'Quanto resti?'
'Fine a mezzogiorno.'
'Capito.'
Restarono li a parlare di altro finché non si fece mezzogiorno.
La donna vide che la piccola si addormentò e la diede all'amica,salutando infine loro se ne andò.
Arrivata a casa di suo cognato Carlos,bussò a casa e gli aprì Carlos.
'Come sta la principessa?'
'Sta bene,aveva solo bisogno di me.' Rispose entrando in casa.
'Ho capito. Heather come vuoi la pasta?'
'Non ho fame.'
'Successo qualcosa?'
'No. Oggi chiamo quelli del concorso è gli dico di cercarmi un compagno.'
'Sei sicura?'
'Si. Tanto lui verrà e accetterà.'
'Lo spero per te.'
Stacy e Carlos mangiarono invece Heather si guardò la tv.
Di pomeriggio la donna si preparò e uscì. Invece,l'uomo ritornando a casa,dopo mangiato,prende il computer e cerca il sito del concorso.
Da un'occhiata e poi lo spegne.
'Quanto cavolo è testarda! Non accetterò.'
'Cosa non accetti?' Spuntò l'amico Geoff.
'Quel concorso.'
'Non vedo l'ora che passa questo concorso. Bridgett non fa altro che guardare i balli per vedere quale deve scegliere.'
'Io non capisco perché è così importante!'
'Noi ragazzi,cosa ne vogliamo capire.'
'Le ragazze sono solo delle bambine.'
'E il nostro compito è accontentarle quindi fai pace con Heather.'
'No.'
'Sai che non ti rivolgerà mai più la parola?'
'Non me ne frega niente.'
'Come vuoi. Vado dalla mia bambina.'
E se ne andò.Prossimo capitolo - 》 - 》