Il suo territorio di caccia #wattys2018 [COMPLETA]

Il bestiame

Dopo quei pensieri, Taylor decise di dormire anche se per poco. Si svegliò la mattina presto come era ormai di abitudine. Indossò i vestiti e raggiunse la chiesa, Slate era già lì ma teneva la testa appoggiata sulla mano. Era strano, lui si sedeva sempre in posizione eretta con le braccia sui braccioli.

'Buongiorno padrone, sono pronta per iniziare le pulizie.' disse con voce sicura e seria, non ricevette risposta e si incuriosì di più 'Padrone?'

'Si, si... ti ho sentita. Puoi iniziare pure.'

Lei annuì e cominciò a darsi da fare, sotto lo sguardo dell'Alpha. Non ci faceva molto caso, a volte capitava che il suo sguardo si sentisse ancora di più e lei rallentava per tenersi calma. Guardava spesso fuori dalla finestra per vedere a che altezza fosse il sole. Slate sarebbe partito a mezzogiorno.

'Qualcosa non va? Taylor.'

Lei sobbalzò e rispose guardandolo 'Ah... no. No va tutto bene, la ringrazio. Certo, non faccio una doccia da giorni. E lei...?'

Slate sospirò e si alzò dal suo trono riassumendo le sembianze da licantropo, si incamminò verso di lei e la guardò 'C'é qualcosa di diverso in te...'

Lei sorrise leggermente nonostante fosse ansiosa 'P-padrone, lei trova sempre qualcosa di diverso in me.'

Slate la avvicinò prendendola per il braccio, le spostò i capelli e le annusò il collo con un lungo respiro '(Cos'é? Sembra... no, non l'ho mai sentito. É lei... é il suo odore. É... buono...)'

Taylor sentiva il respiro di lui sul collo e piegò leggermente la testa per fargli più spazio. Slate rimase ad annusarla ancora un pò stringendole gentilmente i capelli, lei lo lasciò fare e lentamente portò una mano sulla guancia di Slate accarezzandolo. Si stavano perdendo nel momento e Slate si stava lasciando accarezzare da Taylor, cosa che non permise mai a nessuno. Allontanò un pò il muso e guardò Taylor negli occhi, era ancora nella sua forma da licantropo. Nonostante Taylor avesse un pò di paura e l'aspetto di lui era minaccioso e spaventoso, lei chiuse gli occhi. Lo baciò. Per Slate nessun momento fu rilassante come quello.

Si sentirono dei passi e Slate si staccò dal bacio e alzò la testa. Era Sef che alla vista dei due così vicini rimase confuso e sorpreso 'Um... s-se disturbo potrei... ripassare dopo.'

Slate ringhiò in risposta 'Cosa c'é?'

'Sono gli Alpha. Vorrebbero partire prima.'

L'Alpha rimase a pensare un pò senza spostarsi 'Va bene. Ora va via.'

Sef diede un'occhiata a Taylor e uscì dalla chiesa. Slate e Taylor si guardarono ancora un pò, lei non voleva che lui corresse dei pericoli ma non poteva neanche proibirgli di andare. 'Starà via per molto?'

'Uno o due giorni. La strada richiederà un pò di tempo...'

'E... quando arriverete? Che succederà?'

'Libereremo gli umani, sarà un... grosso colpo.' rispose Slate ma Taylor abbassò lo sguardo 'Torneremo sani e salvi.'

Lei lo guardò e annuì con un velo di tristezza. Lui sospirò e uscì dalla chiesa raggiungendo gli Alpha e i Beta, partendo verso il loro bersaglio. Taylor rimase a guardare mentre Slate usciva, pensava a quel momento e se fosse giusto oppure no. Aveva paura eppure lo desiderava. I licantropi partirono e a mezzogiorno raggiunsero il bosco.

Ad ogni luogo, mandavano i Beta in ricognizione nella speranza di trovare dei veicoli vampiri con a bordo degli umani. Ogni ricognizione fu un fallimento, non trovarono umani. Decisero quindi di continuare, la fortezza dei vampiri era ancora distante. Viaggiare con gli Alpha era alquanto stressante dato che ognuno risultava diffidente all'altro, mentre i Beta si tenevano rilassati. Durante una pausa, qualcosa fece raggelare il sangue dei Beta... un ruggito dal suono distorto, esprimeva dolore e rabbia. Gli Alpha si misero sull'attenti e guardarono nella direzione del ruggito.