Ultimi passi

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'Ce... Celendine...'

A sentire quel nome i licantropi si allontanarono ringhiando. Taylor aveva appena incontrato Celendine, quando se ne rese conto scattò indietro impaurita. La vampira si alzò lentamente e li guardò, la puntavano tutti con uno sguardo inferocito. Ma questo a lei non importava affatto, sapeva bene che i licantropi la vedevano come la causa di tutti i mali. Non sperava affatto di ricevere il loro aiuto, si voltò e camminò via.

'Celendine!'

La vampira si fermò e guardò Taylor 'Cosa?' domandò senza emozioni.

'Che ti é successo? Perché hai i vestiti sporchi di terra e... sangue?'

Un licantropo ringhiò 'Probabilmente ha ucciso dei licantropi o si é bevuta un umano!'

La Comunità si strinse proteggendo i bambini, avevano tutti paura di Celendine, il terrore glielo si leggeva negli occhi. E questo per la Signora dei vampiri era un colpo nel suo freddo cuore. Lei che voleva sterminare i vampiri era stata allontanata da ogni fazione, vampiri o licantropi che fossero.

'Che importa? Nulla ha più importanza ormai...' rispose Celendine riprendendo a camminare.

'Aspetta!' gridò ancora Taylor.

Celendine si fermò sospirando, trovava l'umana troppo insistente 'Cosa vuoi ora? Non vedi che i tuoi amici sono infastiditi dalla mia presenza?'

'E dove sono i tuoi?'

La vampira sospirò e rispose 'Ne avevo uno... il migliore che avrei mai potuto chiedere. Ed é morto... tutto per colpa mia...'

Taylor guardava le mani di Celendine, strette dal dolore dalla rabbia. La sentì singhiozzare 'Celendine...'

'Non chiamarmi così! Io non sono Celendine! Il mio nome é Strelitzia, é sempre stato questo!' gridò lei guardando l'umana.

Taylor la guardò nei suoi occhi lucidi, a breve sarebbe sarebbe scoppiata in lacrime. Capì che Strelitzia stava parlando di Slate, annuì e abbassò lo sguardo. 'Manca anche a me...'

Quelle parole spezzarono la vampira, per lei Slate era solo ed esclusivamente suo... ma aveva un piano, un obbiettivo chiaro e preciso. Non poteva farsi corrompere dai sentimenti. I licantropi erano estremamente diffidenti, Taylor convinse Strelitzia a stare con loro per poter mangiare e bere. Per loro fortuna non era come gli altri vampiri, la sua fame poteva essere saziata sia dal sangue e sia dal normale cibo per gli umani. L'unica che riusciva a parlarle era Taylor. Strelitzia le rivelò il suo passato e le sue vere intenzioni con calma, Taylor era incerta ma la storia era perfettamente coerente.

Al castello di Zadimus...

I vampiri nobili vennero convocati da Zadimus per un banchetto. Stavano per festeggiare la loro vittoria sui licantropi e sulla futura dominazione degli umani. I nobili si sedettero al tavolo, ad ogni posto era presente un vassoio in argento con un coperchio. In totale erano quattordici vassoi più uno al posto di Zadimus. I nobili si domandavano cosa Zadimus avesse in mente, c'era un gran chiacchiericcio nella sala. Zadimus entrò accompagnato dai suoi servi e richiamò l'attenzione di tutti.

'Figli miei. Amici. Siamo qui riuniti per festeggiare. Dopo secoli e secoli di attesa, i vampiri hanno finalmente preso una posizione di assoluto vantaggio. I licantropi si trovano in tutto il mondo mentre... noi vampiri siamo confinati qui. Ma questo non ha più importanza! Noi vampiri potremo uscire da questa prigione e diffonderci. Gli umani non possono contrastarci con le loro armi giocattolo. Gli unici che avrebbero potuto eliminarci... sono sul vostro vassoio.'

Il suo territorio di caccia #wattys2018 [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora