Capitolo III

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È sabato e deve arrivarmi l'elefantino.

Durante la settimana ho pensato spesso alle parole di Michiro.

Chissà perché mi sono rimaste impresse così tanto.

- Grace? Ci sei? - bussa alla mia porta Pierre.

- Che vuoi? - sbuffo.

- Il pranzo è pronto! -

Aprendo la porta me lo trovo di fronte.

- Bene, andiamo! -

Annuendo ci avviamo.

Camminare al suo fianco mi fa strano.

È quasi come se fosse un estraneo.

Ed è tutta colpa di quel cavolo di gruppo.

Per tutta la settimana è stato in loro compagnia come fossero amici da sempre.

Li ho osservati spesso e non riesco proprio a capire se Pierre sia sincero o no.

E poi perché mi torna in mente il discorso con Josephine?

Pierre è tornato a scuola mercoledì.

Quindi ora sta bene.

Visto?

Non aveva bisogno di me.

Allora perché mi sento quasi in obbligo di fargli qualche domanda?

Mi ha scosso così tanto quel rimprovero?

- Come stai? - mugugno cedendo.

- Uhm, bene perché dici? -

- La febbre.. -

- Ah, sto alla grande! Josephine mi ha mandato minestre, brodini e cibi leggeri per tutta la settimana! - ridacchia.

- Josephine? Ma non può entrare nel dormitorio maschile! -

- Infatti ha usato Adam come tramite! Che poi si stabiliva nel mio appartamento per ore! -

Perché invece di sembrarne infastidito sorride così?

- Come fai ad essere diventato amico di Adam? -

- Me lo chiedo anche io! Però da quando ho smesso di andargli contro per utilizzare la storia della rivalità tra i due Principi ho notato quanto sia divertente parlarci! Abbiamo addirittura alcuni gusti in comune! -

Irritata da tutti questi sorrisi accelero il passo.

- Grace, dove vai? -

- A mangiare! Tu crogiolati pure con queste strane amicizie! Non ti porteranno nulla! Cosa vuoi ottenere? I favori dei genitori? Guarda che sono loro che ti stanno sfruttando ora! -

- Se credi questo non hai capito come sono! Però effettivamente ci ho messo del tempo anche io! -

- Davvero? Sono io a sbagliare? Dopo tutto ciò che hai fatto pensi davvero possano perdonarti? Preparati ad un'accoltellata alle spalle quando meno te l'aspetti! Le uniche persone di cui ti puoi fidare siamo io e i nostri genitori! La famiglia, basta! -

- Se ci si apre solo ad una cerchia così stretta non si può sperare di scoprire cosa c'è la fuori! -

- Fuori dove? -

- Nel mondo! È molto più ampio di quello che crediamo! E non parlo della geografia, ma quello che puoi scoprire qui! - si batte una mano sul petto.

- Ti stanno solo ingannando! E nemmeno te ne rendi conto! Sei diventato ciò che hai sempre compatito! Un patetico ragazzo cotto che non sa in che cazzata si è andato a ficcare! -

Al Cuor Non Si ComandaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora