Capitolo XX

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Uhm..

La nebbia di un incubo che non ricordo inizia a diradarsi.

Il sole che entra dalla finestra mi colpisce il viso e infastidito apro gli occhi.

Mi sento stranamente riposato.

Ho la testa leggera come non mi capitava da anni.

Mi sento davvero.. bene.

Ho molto caldo e fame, però davvero per il resto sto alla.. cazzo!!!

Mettendomi a sedere di scatto ricordo il giorno precedente.

La stupidità di Grace.

Il teppista passato a casa.

Di nuovo Grace a casa mia che si occupa di me.

Però questo non è il momento di riflettere su queste cose.

Devo portare Ryo a scuola.

Anche se barcollante mi alzo per correre nella camera del piccolo.

Sono già le dieci, doppio cazzo!!

- Ryo, muoviti dob.. dove cazzo è? - sbianco vedendo il letto vuoto.

Forse dalla signora Bolden?

Schizzo così in direzione della porta quando - Dove cavolo vai?! -

Voltandomi di scatto vedo Grace che mi fissa con le mani sui fianchi e la fronte aggrottata.

Perché indossa il mio grembiule?

- Grace.. Ryota? E che ci fai qui? -

- Forse te lo sei dimenticato, ma ieri ti ho detto che ci avrei pensato io! - sbuffa infastidita.

- L'hai portato a scuola? -

- Sì! -

- Ha fatto colazione? Si è lavato? -

- Sì e sì! -

- Il pranzo! Di solito gli.. -

- Gli fai il pranzo al sacco! Fatto! - completa la mia frase.

- E il.. -

- Cambio? Nel caso si sporcasse? Preparato anche quello! Michiro.. abbiamo fatto tutto! Ce la siamo cavata! Ti vuoi sedere ora? O forse preferisci stare davanti alla porta come uno scemo! In ogni caso io stavo preparando un dolce per stasera! Vuoi qualcosa per colazione? - si volta verso la cucina.

Uhm..

Sospirando mi tolgo dalla porta.

Mi sento inutile.

- Michiro!! Ti ho detto di sederti! - mi urla contro facendomi sussultare.

- Ok, ok! - eseguo.

Rischio di rimetterci le penne.

Anche se mi sento riposato, sono ancora privo di forze e non sono in grado di oppormi come vorrei.

- Sembri piuttosto a tuo agio col grembiule! - commento osservandola dalla mia postazione.

- Dal ritorno dalla gita ho passato tutto il tempo a far addestramento intensivo con le ragazze! -

- Perché? - chiedo curioso.

È così schizzinosa.

Proprio non capisco cosa l'abbia portata a questo cambiamento.

- Per esserti utile! - ribatte diretta.. sincera.

Tale notizia mi colpisce in pieno.

- Ah.. -

- Volevo imparare anche ad essere più umile, ma mentirei a dire che era il mio obiettivo principale! Volevo diventare brava per poterti aiutare realmente! -

Al Cuor Non Si ComandaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora