Capitolo VII

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Arrivati all'asilo - Josephine, cara grazie mille di essere qui anche oggi! Oh, ma.. hai portato un aiuto? Piacere, sono Giusy! Insegno in questo asilo! - gli porge la mano la dolce castana.

Pierre sorridendo la stringe - Piacere mio, mi chiamo Pierre! -

Solo io trovo così irritante che con ogni persona nuova che incontra entri in questa stupida modalità?

È come volesse tenere tutti lontani.

Anzi.. è proprio così.

Forse ha ragione Cecy, noi siamo le persone a lui più vicine perché conosciamo il suo vero carattere.

Che poi c'è una domanda che mi gira in testa da un po'.

Se un giorno si sposerà.. o comunque avrà una relazione duratura.. ha intenzione di stare con questa maschera a vita pure con la donna che gli starà accanto?

Non è sfibrante sta cosa?

Io credo che sarei già impazzita da parecchio a fingere per così lungo tempo.

Ma sarà che io sono cresciuta in una famiglia molto spontanea.

Ho avuto a che fare con la falsità solo guardando altra gente, mai i miei cari.

Forse la persona che più fingeva, a me vicina, era Elise.

Ma lei aveva un motivo più "nobile".

Voleva diventare perfetta.

Pure lei però dopo tutto questo tempo si è stancata e ha capito che sbagliava.

Reprimere il proprio essere per accontentare gli altri non è mai la soluzione.

Otterrai pure i vantaggi che cerchi, ma ci rimetti la tua stessa anima.

- Josephine? Caramella?! - mi si sventola una mano di fronte al viso.

Mi ridesto dai miei pensieri - Eh?! -

- Giusy ha detto che possiamo preparare i disegni che poi i bambini ritaglieranno per decorare l'asilo! -

- Oh.. certo! Dove sono i materiali? -

- Di la.. ma.. sei per caso ancora addormentata? Perché se non ascoltavo io ci trovavamo a non capire na mazza! -

- Stavo solo pensando! - scuoto la testa.

Certi ragionamenti non servono a nulla.

Lui non vuole cambiare.

In più non è nemmeno mio amico.

- A cosa pensavi? Ce l'hai ancora per ciò che ho detto ai tuoi fratellini? -

- Pensavo a quanto sei idiota! Andiamo a lavorare! - mi avvio, come mio solito, da sola.

- Mi sembrava di averti avvisata! Sta ben attenta a ciò che dici.. potresti pentirtene! -

Mi volto piazzandomi di fronte a lui.

- Oh, sentiamo.. che avresti intenzione di fare? - lo sfido con lo sguardo.

Il moro mi afferra il mento e sorridendo furbo - Se lo ripeti ancora giuro che ti zittisco con un bacio! -

Mi paralizzo - Non.. non oseresti!! -

- Chissà, ma non credo tu voglia scoprire se mento o sono sincero! -

Scatto di un passo indietro per difendermi da possibili attacchi a tradimento.

- Sta lontano!! - ringhio.

- Tranquilla, non rischi nulla finché eviti d'insultarmi! -

- Andiamo a lavorare e smetti di sorridere così arrogantemente! È irritante! -

Al Cuor Non Si ComandaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora