Oliver- 2

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Come deciso precedentemente, il sabato mattina ti dirigi verso il campo di Quidditch, per allenarti con Oliver Baston. Il sole picchia insistentemente sulla tua testa, quando superi il Platano Picchiatore, mantenendoti, naturalmente, a debita distanza.
Non puoi negare di essere piuttosto svogliata: ti aspetta una mattina di allenamento extra, per di più con un ragazzo che conosci solo di vista!
Raggiungi gli spogliatoi, dove lasci la tua borsa. Carichi la tua Scopalinda sulle spalle e varchi l'entrata del campo. Non appena l'erba fresca e verde, ancora carica di rugiada, ti sfiora la caviglia nuda, alzi gli occhi al cielo. Vedi Baston, che fa ampi giri di campo, alternati a scatti di accelerazione e virate.
Rimani a terra ancora per un po', ma, notando che Oliver non sembra dare il benché minimo segno di essersi accorto della tua presenza, balzi in sella con un balzo e prendi quota.
Quando sei in linea d'aria con la sua scopa, noti che sta cercando di... acchiappare il Boccino d'Oro? Ma Baston è un portiere!

Anche lui si accorge di te, e ti saluta cordialmente, afferrando il Boccino, in un probabile tentativo di nasconderlo: "Ehi T/n! Scusa, non ti avevo visto...".
"Fa niente." Lo rassicuri.
"Piuttosto, posso chiederti... perché usavi il Boccino?"
Alzando le spalle, confessa senza un minimo di imbarazzo o vergogna: "Non posso nasconderti di aver sempre aspirato al ruolo di Cercatore."
"Ah." Rispondi semplicemente.
Subito propone: "Dato che mi pare tu sia una cacciatrice, direi che potremmo fare alcuni passaggi con la Pluffa, ti va?".
Annuisci vigorosamente, mentre lui scende in picchiata verso lo spogliatoio maschile, dove ha probabilmente lasciato il baule dei palloni.
'Pensavo peggio...' Commenti tra te e te. Ti aspettavi uno di quei fanatici ossessionati, o peggio, un ragazzo pieno di sé come un palloncino d'elio.
E invece, Baston si prospetta amichevole. E perché no, simpatico.
Non appena torna, ti passa la Pluffa senza neppure darti il tempo di dire alcunché. Ma fortunatamente, i tuoi riflessi sono più che pronti, e afferrò con fermezza la palla, allontanandoti a tutta velocità.
Senti la presenza di Oliver dietro di te, che però non riesce a raggiungerti. Dopo poco, con una virata aggraziata, gli passi la Pluffa.
Continuate così ancora per un po', poi passate ai tiri in porta, e successivamente ad un esercizio con i bolidi.
Sono sicuramente passate tre ore quando vi fermate, e il sole di mezzogiorno brucia le vostre fronti già accaldate.
"Nella zona Sud ci sono delle tribune all'ombra, vuoi fare una pausa?" Chiede Oliver, un rivoletto di sudore gli attraversa la tempia.
"Magari!" Dici tu, sospirante.
Non ci mettete molto a raggiungere quella "oasi" di freschezza.
Non appena il tuo collo arrossato riceve sollievo dal sole cocente, ti senti rinata. Un leggero alito di vento passa tra i tuoi capelli, cancellando completamente l'afa di poco prima.
Tu e Oliver vi accomodate su una panca, vicini.
"È strano allenarsi con gli avversari." Esordisce lui.
"Assurdo." Commenti. "Infatti ho cercato di giocare diversamente dal solito.".
Lui ti guarda strano. "In modo che io non capissi la tua tattica? Ma che senso ha, se me lo dici?" Chiede.
Alzando le spalle, dici semplicemente: "In realtà, era perché non sapevo che dire.".
Oliver sembra trovare divertente la tua dichiarazione, dato che fa una leggera risata.
Proponi: "Io dovrei andare in biblioteca, ti spiace se continuiamo lì la conversazione?".
"Perfetto!" Accetta lui.
Dopo aver lasciato la scopa e la divisa negli spogliatoi, esci dal campo.
Il sole è ancora scottante, quando prendete il sentiero per il Castello, e vi impedisce anche di vedere bene.
" Beh, comunque non è una giornata di pioggia, è già qualcosa!" Osserva Baston, tra un ansito e l'altro.
"In effetti... d'altronde è quasi giugno, è normale." Ribatti.
"Già. M.A.G.O. in avvicinamento..." Riflette lui.
"È vero, tu fai già il settimo Anno! Cosa vuoi fare dopo Hogwarts?" Chiedi, sinceramente curiosa.
Sospirando, Oliver confessa: "In realtà, avrei pensato alla carriera di giocatore di Quidditch... Ma le squadre non sono molte, e di quelle poche fanno parte maghi davvero in gamba.".
"Secondo me puoi farcela. Davvero." Lo incoraggi. Lui fa solo una lieve smorfia.
Raggiungete l'interno della scuola, dove non impiegate molto a percorrere le scale e i corridoi che portano alla biblioteca.
"Cosa devi fare qua?" Domanda Baston.
"Una ricerca per il professor Rüf, sulle Guerre dei... dei...".
"Goblin?" Completa il ragazzo. "Le ho fatte l'anno scorso, ma le ho ripassate: sono materia d'esame." Chiarisce poi.
Annuendo, estrai da uno scaffale il volume Guerre e Rivolte Magiche, di un certo Augustus Melantroop.
"Rimarrei, fidati, ma la McGrannitt mi aveva chiesto di andarle a parlare alle 12... e mancano cinque minuti." Cerca di congedarsi Oliver.
"Ma certo, va' pure!" Lo rassicuri.
Lui ti fa un sorriso caldo, e si allontana.
Mentre torni a posare gli occhi sul libro, capisci che Oliver Baston è davvero, ma davvero niente male.

Spazio me:
Uhm, come potete vedere non sono ancora riuscita a chiudere la storia. Ma vi prometto che il prossimo capitolo sarà l'ultimo.
Ah, ho pubblicato anche il libro sulle preferences, HARRY POTTER PREFERNCES, magari date un occhio se potete, quindi aggiornerò il martedì, il mercoledì e il venerdì, tempo permettendo.
Kenny

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