Oliver- 3

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È lunedì pomeriggio, la Sala Grande è deserta in quel periodo, al contrario della tua Sala Comune, dove i Corvonero si stanno preparando per M.A.G.O., G.U.F.O. ed esami vari, così hai deciso di studiare lì. Ormai devi solo completare una mappa per astronomia.
Proprio in quel momento un rumore di passi ti distrae dai tuoi 'compiti stellari', costringendoti a voltarti.
"Oh, ciao, Oliver!" Saluti il portiere che è appena comparso davanti a te.
"Ehi T/n...". Noti che non indossa la sua divisa da Quidditch, cosa piuttosto rara, così gli chiedo perché.
"Nulla, sai, oggi non mi alleno.".
La risposta ti suona davvero, molto strana.
"Allora... posso sedermi?" Chiede Baston, con un tono titubante che non è per nulla da lui.
Annuisci vigorosamente, è da quando è arrivato che speravi te lo chiedesse.
Accomodatosi sulla panca, Oliver inizia ad osservare la tua mappa, iniziando a darti indicazioni su come completarla:
"Saturno è qui... e poi Giove in inverno si sposta qui di lato... così, vedi:".
Premdendoti la mano, inizia a tracciare una curva sulla mappa.
"No, a me sembrava facesse così..." Ribatti, spostando la mano, che Oliver non accenna a lasciare. E la cosa non ti dispiace.
"Uhm... possibile, non apro una mappa di questo tipo da due anni.".
Ti scappa una risata, contenuta ma completamente sincera.
Anche Baston sorride, guardandoti negli occhi ed incronciandoli con i suoi, vivaci e color nocciola.
Sostieni lo sguardo, senza battere ciglio. Riuscite a rimanere così ancora per quasi un minuto, poi strizzate gli occhi contemporaneamente.
Dopo aver posato una mano sopra alle palpebre lacrimanti, sposti una ciocca di capelli ribelle dietro all'orecchio.
Questa, però, non accenna a volersi sottomettere, e rimane imperterrita in alto.
Alzi gli occhi al cielo, mentre Oliver sorride divertito.
"Aspetta, provo a..." il ragazzo non completa neppure la frase, che ha già intrecciato le dita nei tuoi capelli.
Dopo varie lotte con il ciuffo ribelle, finalmente il moro si arrende: "Basta, hai dei capelli indomabili!".
"Credimi, lo so.".
La sua mano, però, rimane dietro alla tua orecchia, sfiorandoti il padiglione che nel frattempo è diventato di una tinta tendente al fuxia.
Anche le tue gote devono assumere un certo rossore, perché Oliver sorride mentre tu senti un'insolita vampata di calore.
Poi il ragazzo torna serio, le labbra lievemente socchiuse.
Posi le mano sull'avambraccio che ha alzato per toccarti.
Senti il calore delle guance affievolirsi, mentre gli occhi di Oliver si fanno più vicini.
Ormai ti ci perdi, in quelle migliaia di punti luce in cui si riflettono le candele.
E proprio quando riesci a distinguere le ciglia e le singole fiamme, senti una freschezza inaspettata sulle labbra, tale da farti serrare gli occhi.
E proprio in quel momento, una voce acuta irrompe nella Sala Grande, facendovi staccare e sobbalzare.
Pix se ne stava a mezz'aria, urlando: "A quanto pare Baston ha scoperto un'altra passione oltre al Quidditch!".
Mentre il poltergeist esce, tu ed Oliver vi guardate e scoppiate a ridere, una sensazione di pienezza di impossessa di te.

Spazio me:
Ehi! So che questo capitolo non è granché, ma lo ho scritto mentre ascoltavo musica e non ero molto concentrata😅. Comunque, nella remota possibilità che vi piacesse, votate!
Kenny

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