Storie a Hogwarts

James

Stai correndo per i corridoi deserti di Hogwarts. Dai libri di Rune antiche e Babbanologia che stringi al perto, cadono dei fogli stropicciati, che ti chini velocemente a raccogliere.
I capelli ti cadono in ciuffi disordinati sulla faccia, mentre riprendi la tua corsa. I lembi della tua uniforme sventolano qua e là, e inizi ad avere il fiatone.
Sei in ritardo per la lezione di Volo di Madama Bitts insieme ai Serpeverde, e sai quanto lei possa essere severa riguardo ai ritardatari, ma hai come la sensazione di esserti dimenticata qualcosa...
Esci in tutta fretta dal Castello, scendendo a due a due le scale di marmo che portano all'esterno. Non fai caso al vento che quasi ti fa volare via la sciarpa, perché ti è appena venuto in mente quello che hai scordato: la scopa!
Ti batti una mano sulla fronte, come è possibile che tu sia talmente rintronata da lasciare nel dormitorio la scopa proprio prima di affrontare la lezione di Volo?
Stai per tornare nella tua Sala Comune, il doppio veloce di prima se vuoi arrivare almeno per sentire metà della lezione, quando una zazzera disordinata ti si para di fronte: James Potter.
Gli lanci un'occhiataccia e lo oltrepassi, senza evitare di dargli una sonora spallata, ma lui ti blocca:
"T/c, pure io sono in ritardo per la lezione di Madama Bitch, ma almeno io ho ricordato la scopa..."
Odi quel suo solito tono canzonatorio, e stai per rispondergli acidamente quando accade qualcosa che ti sorprende:
Potter pronuncia le parole "Accio Scopalinda!" e una scopa in legno di frassino, leggermente storta verso la fine del manico e con le pagliuzze della coda arruffate, compare dalla porta del castello, aleggiando a mezz'aria.
"... e ho ricordato pure la tua, quindi aspetta prima di insultarmi." Completa James Potter, con un tono più affabile di quello precedente.
Tu non esiti, e afferri la tua Scopalinda, mormorando un "Grazie" insicuro.
"Non ho sentito bene..." fa il pignolo James, mettendo ironicamente due dita dietro all'orecchio e sporgendo la testa in avanti.
Tu sbuffi, e ripeti, questa volta con maggiore forza: "Ho detto grazie, Amplifon!".
Lui rimane palesemente colpito dalla tua risposta, e dice: "Insolente, eh, T/c? Dopo ti farò vedere, ma ora siamo in ritardo per la lezione, andiamo."
Tu guardi il tuo orologio a cipolla, motivo di prese in giro da parte di alcuni Serpeverde, e ti allarmi: la lezione inizierà tra meno di un minuto.
Senza aspettare una reazione di James, inizi a correre lungo il viale che portra al cortile, sentendo i suoi passi seguirti.
Il vento si fa sempre più forte, chissà come sarà difficile volare quella mattina...
Arrivi un secondo prima del tuo compagno, quando la classe è già presente, ma la professoressa ancora non si vede.
"Lento Potter..." commenti, senza riuscire a trattenerti.
"Parla pure, T/c, avanti... Ma se continui, vedrai...".
Tu sbuffi esasperatamente, ma in fondo quel Potter inizia a starti meno antipatico.
Arriva Madama Bitts, esordiendo: "Buongiorno a tutti! Oggi, a conclusione dei nostri allenamenti di velocità di questo mese, le vostre case si sfideranno ad una staffetta. Mettetevi in fila, e attendete un mio segnale per partire. Tutto chiaro?".
"Signorsì signora!" È la vostra risposta all'unisono.
La casa di Grifondoro si mette in fila, e come al solito capiti per ultima. Non perché non ti piaccia il Volo in sé, ma perché le competizioni non ti mettono proprio a tuo agio.
Ovviamente, il primo della fila è James, seguito dal suo migliore amico Sirius.
La staffetta inizia.
Grifondoro è alla pari di Serpeverde, e tra pochissimo tempo toccherà a te. Speri che le persone che sono davanti a te riescano a recuperare di un bel po', perché ti sai che andresti molto più lentamente di Trevis, il capitano della squadra di quidditch di Serpeverde, che è pari a te nella staffetta.
Grifondoro non recupera, e ora tocca a te: stringi le mani attorno al manico della tua adorata Scopalinda, posizioni saldamente le gambe e... via! Lily Evans è appena tornata, e tu hai spinto con forza sulle gambe.
Il vento ti sconsiglia i capelli, e Trevis è dietro di te. Dietro? Vuol dire che l'hai superato, che sei... più veloce di lui!
Un moto di emozione ti prende, e acceleri ancora di più.
Torni indietro, e stai per raggiungere la tua squadra eccitata, che senti qualcosa prenderti per un piede, e strattonarti giù dalla scopa. Cadi fragorosamente a terra, sollevando un discreto mucchio di terra ed erba.
Senti il fischietto di Madama Bitts squillare, e subito dopo un ovazione seguita da dei fischi.
Ti rialzi sputacchiando, e vedi la professoressa che sbraita contro Trevis, che hai capito essere quello che ti ha fatto cadere. Ti avvicini alla tua squadra, e mentre cammini senti un dolore acuto al ginocchio, che cede.
Stai per ricadere a terra, ma senti due braccia tenerti e poi sollevarti. Ti volti meravigliata e ti trovi faccia a faccia con James Potter. Sei davvero troppo stupita, così dici risoluta: "Ce la faccio anche da sola." E ti raddrizzi, saltellando per non fare peso sull'articolazione ammaccata.
"Ah sì? Perché a me non sembrava..." commenta James, sogghignando.
Tu lo fulmini, ritornando dai tuoi compagni Grifondoro.
La professoressa annuncia che la lezione è finita, così ti allontani.
Sei già sul viale che porta al Castello, dove sei arrivata faticosamente a causa della botta al ginocchio, quando senti la voce di Trevis: "Ehi, mezzosangue di una T/c!".
Tu ti volti frustrata, quel giorno non hai proprio voglia di litigare.
Vedi che il Serpeverde è accompagnato da una discreta compagnia di seguaci, nessuno dallo sguardo particolarmente intelligente, che ridono come dei babbuini. Non sai esattamente se i babbuini ridano, ma se lo facessero, lo farebbero così.
"Che vuoi?" Gli chiedi andando subito al sodo.
"Uh, la zoppa ha una faccia tosta... che farai, ci picchierai con il tuo orologio da taschino?" Fa Trevis, fintamente spaventato.
Altre risate da babbuini.
Stai per rispondergli a tono, quando interviene James, che compare dal nulla. Devi ammettere che, in effetti, ha un talento per le entrate ad effetto.
"No, non sarà lei a picchiarti. Saremo in quattro. E non in quattro qualsiasi: i Malandrini." Dice il ragazzo in tono di sfida.
Trevis continua, facendo di nuovo il terrorizzato: "Uhh, che paura, Potter e i suoi amichetti vogliono farci neri, scappiamo!".
Nuovamente, un coro di babbuino-risate.
"Felpato, ci pensi tu qui?" Chiede Potter, rivolto all'amico, anche lui comparso dal nulla. Cioè, hanno seriamente un talento per queste cose.
"Ma con piacere, Ramoso." Risponde Sirius, sfoderando lo bacchetta e urlando: "Levicorpus!"
In un baleno, Trevis e la sua Banda dei Babbuini e a testa in giù, e ora non ride più: urla.
"Sapete che è successo all'ultimo Serpeverde-puzza-sotto-il-naso che si è messo contro di noi, Mocciosus? Gli sono volate le mutande!" Continua Black, noncurante dei volti terrorizzati delle Serpi.
James, rivolto a te, dice: "Forse a questo punto è meglio andare."
"Già." Rispondi convinta.
Vi allontanate proseguendo lungo il viale, e poi tu dici: "Comunque, è la seconda volta che mi rubi la scena. Sei capace a tacere?".
"Sei capace di ringraziare? E poi, mi stai di nuovo insultando, e io ti avevo detto che ti avrei fatto vedere...?" Ribatte lui.
"Ah sì? Allora, fammi vedere?" Rispondi senza il minimo inquitetore.
"Lo hai voluto tu, sappilo." Dice, prima di scoccarti un bacio veloce sulle labbra. O magari lui non voleva che fosse veloce, ma tu lo stacchi.
"Piton ha ragione: sei un maiale. E non dire più niente." Lo interrompi, quasi urlando.
Lui prima rimane sbigottito, poi inizia a ridere, e tu ti rifiuti riprendendo a marciare lungo la collina, nonostante il ginocchio.
Lui rimane fermo, e dopo poco ti urla da dietro: "Ti piacerebbe, T/n! Ma io non starò MAI zitto!".
Anche se in quel momento sei furiosa con lui, non puoi fare a meno di sorridere mentre entri nel Castello.

Spazio me:
Scusate tanto tanto per la luuunga assenza, più che altro dovuta ad un blocco. So che James non è un personaggio particolarmente amato, ma a me piace un botto😍.
Il prossimo sarà su Lunastorta.
Kenny