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Bianco e delicato, il fumo, gli avvolse il viso, lo circondò per quello che sembrava un secondo quasi interminabile, lo accarezzò dolcemente, nascondendo il volto alla vista di chiunque, lo circondò appieno dissolvendosi poi nell'aria, portandosi dietro un piccolo frammento di quello che erano i sentimenti celati da quel volto, cinico all'apparenza.

Una seconda nuvoletta di fumo lo nascose quasi immediatamente, svanendo subito dopo e lasciando così la possibilità ad un raggio di sole di toccare la sua pelle come un maglione caldo.

Si guardò attorno, le altalene si muovevano leggermente, mosse dal lieve tocco del vento, gli alberi oscuravano angoli di terreno, impedendo alla luce di filtrare appieno, non un suono riempiva l'aria circostante, nessuna voce, nessun piccolo suono di chissà quale provenienza, solo il lieve fruscio del vento fra le foglie faceva da sottofondo a quel momento.

Girò leggermente il volto, cercando una vista più ampia del luogo attorno a se, ma la vista gli fu subito bloccata dalla stoffa scura della felpa, il cappuccio quasi pienamente posato sul capo, impedendo la vista comleta del viso.

Una nuova nuvoletta si formò attorno alle sue labbra, per poi salire leggermente e dissolversi completamente nel nulla, strinse leggermente la manica della mano opposta a quella ora occupata a tenere ben saldo il piccolo oggetto bianco che, man mano che il tempo passava, si trasformava in cenere, cadendo poi a terra.

La quiete, che aveva desiderato tanto ardentemente tutta la giornata, venne improvvisamente interrotta da un rumore di passi, alzò leggermente gli occhi, guardò la figura che si avvicinava, spostò immediatamente lo sguardo altrove mentre una nuova nuvoletta si formava attorno al suo viso.

La figura si fece sempre più vicina, fermandosi improvvisamente a pochi passi dal ragazzo incappucciato "da quanto?" non uno sguardo, non una parola "tu non fumi" una lieve risata, un ghigno dipinto nel posto sbagliato "questa mi sembra una sigaretta, fino a prova contraria" fece pochi passi, accorciando ancora di più la distanza "questo non sei tu".

Desiderò così tanto il contatto visivo che, quando avvenne, sperò solamente di averlo sognato, magari nel peggiore dei suoi incubi, il ragazzo incappucciato si alzò, fece disperdere una nuova nuvoletta nell'aria e poi ghignò, fece un leggero verso di scherno e, senza aggiungere altro, buttò la sigaretta a terra, iniziando poi ad incamminarsi, lontano dalla figura "Tyler..." si fermò per un breve istante, ma non si girò, alzò il braccio, fece un lieve cenno con la mano "ciao Josh" e tornò ad incamminarsi, sparendo poi alla vista della figura. 



FRENS.

lo so che pubblico a cazzo, chiedo scusa, ma non so mai come continuare oppure o dei vuoti assurdi.

Cercherò di aggiornare più spesso

Help!//JoshlerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora