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Chiuse gli occhi, un brivido gli attraversò la schiena, sospirò e deglutì a fatica, aprì gli occhi e guardò nel buio, lo sentiva, sapeva che lui era in quella stanza.

Si prese i capelli fra le mani e li strinse, il battito accelerato per la paura, la solitudine che lo colpiva in pieno petto, si sentiva sopraffatto dalla paura.

Si portò le ginocchia al petto e le circondò con le mani, si coprì interamente e mise la testa sulle cosce  "credi di nasconderti Tyler?" brividi "non puoi sfuggirmi Tyler, non potrai mai farlo" sussultò leggermente, un brivido freddo lungo la guancia "sembri così indifeso Tyler, così inutile" strinse gli occhi ì, sapeva di essere inutile "sai non capisco ancora cosa ci trova di interessante in te" scosse la testa, i capelli gli solleticavano la pelle nuda, esposta al buio, a lui "lui è bello, è veramente un bel ragazzo e tutto, mentre tu Tyler, tu cosa sei?".

Una piccola lacrima lasciò il suo occhio, scese decisa lungo il viso e cadde sulla gamba del piccolo, singhiozzò, un singhiozzo trattenuto, non sapeva cos'era, non era nulla, ecco cos'era, un piccolo granello di sale in mezzo allo zucchero, così sbagliato, così fuori luogo, sopraffatto da tutta quella perfezione costante, era una piccola nuvola di pioggia che copriva il sole estivo, nessuno la voleva, tutti preferivano il sole.

Era come una puttana, tutti la usano, tutti la cercano, ma nessuno la ama realmente, è solo una persona qualunque in un mondo troppo grande.

Si strinse ancora di più le gambe al petto "Tyler" era quasi una domanda "cosa?" un sussurro il suo, forse troppo debole per essere udito "come credi che io sia?" aprì gli occhi restando comunque nella stessa posizione, smise di respirare per un secondo, non si era mai chiesto che aspetto avesse lui, come fosse realmente, o se un aspetto lo avesse realmente, lo aveva sempre visto come una sorta di narratore, presente ma non, non fisicamente almeno "non lo so" un brivido lo attraversò totalmente, il suo intero corpo preda del freddo "guardami Tyler".

Piantò le unghie nella carne, prese un respiro, alzò il viso e guardò al centro esatto della stanza.

Rosso.

Urlò, urlò con tutto il fiato che aveva, ma nessuno poteva sentirlo, era solo.



FRENS.

Mi scuso per l'assenza (più o meno), comunque wow 1.1k, mi emoziono aw.

Se volete ho scritto una os interamente sui brallon.

Help!//JoshlerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora