Parte 13

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"No "sbottò di colpo il moro.
L'ennesimo sospiro esasperato lasciò le labbra gonfie del più piccolo.
"non fare così ti prego... "
"non fare così ti prego?! "ripeté il più grande sconcertato "Gennaro ti stai sentendo?"
Di certo Gennaro non si aspettava questa reazione alla notizia del suo licenziamento, né tantomeno una reazione così esagerata da parte di Federico.
"Federico non fare il bambino "lo ammonì Giovanni "se ne sta andando alla ricerca di una vita migliore e sicuramente non puoi prendertela per questo se ci tieni a lui" aggiunse non appena vide il ragazzo tatuato pronto ad obbiettare.
Era stata una decisione abbastanza semplice da prendere per Genn, ormai passava più tempo con Alessio che con il suo pseudo coinquilino, il loro rapporto andava avanti da quasi sei mesi e non gli era parso proprio il caso di continuare a chiedere al ragazzo che era sicuro di amare di passare sopra al fatto che donasse il suo corpo per lavoro come se fosse nulla.
Era arrivato il momento di una svolta per Genn, ed era decisamente Alessio.
"È per questo che stavi mettendo apposto le tue cose l'altro giorno? "chiese Federico voltandosi verso il biondo e guardandolo negli occhi "te ne stai andando definitivamente? "
E Gennaro poté giurare di sentire il cuore stringersi.
Non avrebbe mai pensato che lasciare quel posto che per mesi aveva tanto odiato sarebbe stato così difficile.
"mi ha chiesto di andare a vivere da lui "spiegò sorridendo al ricordo di un Alessio imbarazzato tutto sporco di farina che gli avvicinava una torta bruciacchiata con su scritto 'voi vivere con me?' con la glassa "prometto che ti vengo a trovare però "allungò un braccio e gli strinse la spalla.
"sono felice per te Gennaro "gli sorrise tristemente l'amico tatuato "ma mi mancherai "
Si sorrisero e Genn recuperò la giacca di pelle lasciata sul suo ex sgabello vicino al bancone.
"anche tu coso dipinto "senza farsi notare si passo una mano sotto gli occhi e si sforzò di non far scendere le lacrime che minacciavano di bagnargli il volto "grazie di tutto, non so proprio dove sarei senza di te" sperò davvero che la gratitudine sincera venisse recepita dall'amico.
Se non lo avesse trovato lui quella sera sicuramente sarebbe finito in brutti giri o comunque peggiori di quelli in cui si trovava in quel momento, non sapeva davvero come ringraziare Federico.
"mi raccomando passa a trovare anche noi! "esclamò Giò dall'altra parte del bancone intento finire di lavare gli ultimi bicchieri.
Genn annui e sorrise.
"salutatemi Davide ed Alba quando li vedete! "

"quindi ci stai dicendo che gli hai chiesto di venire a vivere con te? "ripeté Cecio per la decima volta.
"incredibile Alè "si intromise nel discorso Leo "e pensare che io non vi avrei dato neanche un mese di frequentazione "
"ah grazie Leo "sbuffò il moro guardando gli amici e soffermandosi qualche secondo in più su quello più taciturno e insolitamente introverso del gruppo "e tu? "chiese Alessio "tu cosa ne pensi Antonio? "
Il riccio rimase per un po' in silenzio e poi prese un sorso dal boccale di birra che gli stava difronte.
Le cose tra loro due non erano particolarmente migliorate nelle ultime volte in cui si erano visti.
Ogni volta che i loro sguardi si incrociavano al più grande tornavano in mente le cattiverie che il riccio aveva detto sul suo ragazzo e poteva giurare di sentire il sangue ribollirgli nelle vene, per quanto riguardava l'altro ragazzo la situazione era pressoché la stessa, ogni volta che vedeva l'amico gli ritornava in mente il modo in cui aveva difeso così a spada tratta quell'inutile sconosciuto.
"mollerà il lavoro? "chiese il riccio dopo attimi infiniti.
"non lo so "rispose sincero Alessio.
Anche se lo desiderava ardentemente Alessio non avrebbe mai chiesto a Gennaro di trovarsi un altro lavoro, era già abbastanza sorpreso che avesse accettato senza esitazioni la proposta della convivenza dopo così poco tempo, non voleva affatto affrettare le cose o mettere al compagno dei paletti anche se voleva dire essere consapevole di condividere Genn con diversi uomini sconosciuti.
"allora per me ti sta solo usando "ribatté schiettamente il riccio "riflettici bene Alessio "puntò gli occhi scuri in quello dell'amico "se ci tenesse a te come tu credi non pensi che avrebbe già mollato tutta quella roba per stare con te e basta? Insomma fa la puttana Alessio "
"Antò... "lo ammonì Cecio.
"Alé lasciatelo dire da amico per me lui non tiene a te sul serio, ma ha visto una possibilità di una vita migliore e l'ha colta al volo " si sistemò meglio sulla schiena accendendosiuna sigaretta "io avrei fatto lo stesso ".
Alessio abbassò lo sguardo verso le sue mani intrecciate sul grembo.
E se fosse stato davvero così?

Il rumore della serratura fece sobbalzare Gennaro dallo stato di dormiveglia in cui si trovava.
"Alé? "domandò al silenzio e guardando l'orologio a forma di muffin appeso sopra la porta della cucina.
06.35.
"ma buongiorno "ridacchiò Alessio non appena entrò barcollando nella stanza "che ci fai tu qui? "
Era ubriaco.
Alessio era ubriaco e Gennaro su tutte le furie.
"fino a prova contraria ci abito qui "sbottò il biondo incrociando le braccia al petto "ti sembra il caso di tornare a quest'ora? Non hai risposto neanche ad una mia chiamata! Hai idea di quanto io mi sia preoccupato? "disse tutto d'un fiato osservando Alessio ciondolare per la piccola cucina con un sorriso sornione in volto.
"shh "soffiò il moro passandosi l'indice vicino alle labbra "hai visto che ore sono? Ti pare il caso di urlare ja "
Gennaro guardò impassibile per quelli che sembrarono dei minuti interminabili il suo ragazzo.
"cosa è successo questa sera con i tuoi amici? "perché doveva essere per forza successo qualcosa, Gennaro in cuor suo sapeva che Alessio non avrebbe mai bevuto così tanto mettendo a rischio la sua vita alla guida se non fosse successo qualcosa.
"tu mi ami? "chiese schiettamente il moro prendendo in contropiede il più grande.
"io... "tentennò il biondo.
Genn ormai era sicuro di amarlo.
Lo sguardo del moro se fece più insistente sul corpo sottile dell'altro.
"Si "lentamente Gennaro si avvicinò ad Alex e, non appena gli fu difronte, gli prese il volto tra le mani e lo guardò negli occhi "avrei voluto dirtelo in un modo più carino, ma si Alessio io ti amo, ti amo come penso non amerò mai più nella mia vita, perché non sento il bisogno di amare qualcun altro ora che ho trovato te" avvicinò ancora di più il suo viso a quello dell'altro "ho mollato il mio squallido porto sicuro per vivere a lungo con te in un oceano di meraviglia "
E per Alessio non ci fu bisogno che aggiungesse altro.
Come aveva potuto dubitare di Gennaro e nell'amore incondizionato che si stavano dando l'uno all'altro?!
"sai... avrei voluto fare anche io un discorso filosofico "sorrise e si mordicchiò il labbro sottile "ma il mio attuale stato non me lo permette "aggiunse sforzandosi non biascicare troppo con le parole e appoggiando saldamente le mani sui fianchi ossuti del compagno coperti da una sua vecchia maglietta "ma ti amo" spostò una mano solo per poter sistemare una ciocca bionda dietro all'orecchio del più grande "ti amo da impazzire "

Eccomi qua!
Con l'ennesimo capitolo breve e no sense.
Spero che sia di vostro gradimento o se non vi è piaciuto (fatemelo sapere in un commento qui o contattatemi pure sul mio cc) insomma critiche, consigli o apprezzamenti sono sempre utili!
Grazie per aver letto.

Alla prossima.

Naomi

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