Parte 3

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"Avverto la ferocia del sorriso idiota "
Arthur Rimbaud


Era stato rifiutato.
Gennaro era stato rifiutato e non gli era mai successo.
Proprio per questo se ne stava sul divano da due giorni a scervellarsi per capire cosa avesse sbagliato con Alessio.
"E basta Genn! "Sbuffò Federico rientrando in casa e vedendo che il suo coinquilino era esattamente seduto nella stessa posizione in cui lo aveva lasciato qualche ora prima "ma almeno ti sei alzato per andare in bagno?! "
Il moro si sedette accanto a Genn e vide un sacco di cartacce sparse sul pavimento ed il tavolino da caffè.
"Te l'ho sempre detto che dovevi mettere un po' di grasso su queste ossa eh "gli prese il braccio per fargli notare le ossa fin troppo esposte "ma diamine hai fatto fuori la mia scorta segreta di porcherie! "
"Io non mangio le porcherie "si lamentò appoggiando la testa sul bracciolo del divano in modo teatrale.
"Lo sapevo che prima o poi questo lavoro" Federico mimò le virgolette facendo sorridere Genn "ti avrebbe mandato a puttane il cervello "ammise allungando le gambe sul tavolino ricevendo una occhiataccia glaciale dal suo coinquilino.
"Fede tu davvero non capisci! "Sbuffò per che davvero per lui quella situazione non aveva proprio senso "io non so dove ho sbagliato, non ho fatto nulla di diverso dal solito" sospirò "e se avessi perso il mio talento? "
"Ah perché ci vuole del talento per fare la prostituta Gennaro? "
"Non sei divertente sai? "Lo spinse senza muoverlo di un centimetro, forse avrebbe dovuto incominciare ad andare in palestra per mettere su un po' di muscoli "anzi oggi sei più brutto e antipatico del solito Federì "
Il biondo si alzò e recuperò il pacchetto di patatine mezzo vuoto che aveva abbandonato qualche ora prima ai piedi del divano.
"Eddai torna qua e parliamone Genn "ridacchiò il tatuato "smettila di fare la diva "
In risposta il più piccolo chiuse la porta dalla propria stanza violentemente.
Nel frattempo dall'altra parte della città, Alessio, era seduto al solito bar con gli amici di sempre a parlare del più e del meno.
"Ja Alé "disse Antonio richiamando la sua attenzione e cambiando discorso perché ormai erano tre ore che fissavano la nuova cameriera facendo commenti poco eleganti sul suo culo.
"Che? "Rispose il moro avvicinandosi la bottiglia di birra che a malapena aveva toccato quella sera.
"Non ci hai più detto come è andata con il biondino "disse Leo ridacchiando.
E Alessio, in fondo, lo sapeva che prima o poi i suoi amici avrebbero toccato l'argomento, e mo' come glielo spiegava di avergli lasciato i soldi senza aver più concluso nulla.
"Ja Iodice non farci stare sulle spine! "Lo esortò Cecio.
"Madò okk vi dico come è andata "sbuffò sonoramente e si sistemò meglio sulla sedia scomoda.
"Allora dopo che mi avete brutalmente abbandonato in quel pub mi ha portato fuori "il trio stava letteralmente pendendo dalle sue labbra "e mi ha portato a casa sua visto che la stanza dove di solito emmh... fanno quelle cose era occupata "
"Muoviti Alessio non abbiamo tutta la notte "si lamentò McFly.
Il moro lanciò una occhiataccia all'amico e poi continuò il suo racconto.
"Mi ha portato a casa sua mi ha spogliato, buttato sul divano e si è inginocchiato difronte a me... "
Lasciò un momento di suspense.
"Ja Alé! "Si lamentò Cecio.
"... e siete dei pervertiti del cazzo ragazzi! "Rise e Leo gli lanciò un tovagliolo in faccia.
"Tu le senti sempre le nostre storie! Sei un bastardo egoista che non vuole condividere con noi "
"Eh no Leo io sono un bastardo egoista che più che altro sente le vostre storie di come andate in bianco" rise di gusto "tra di voi l'unico che becca è Antò "
Batté il cinque con il riccio.
"Non per questo mi chiamano McFly idolo della fregna "rise facendo l'occhiolino.
"Quanto siete volgari "disse passando una cameriera che li conosceva da anni.
"Lo so che lo dici solo perché ne vuoi anche tu Elisa! "Disse Antonio mandandole un bacio e ricevendo un dito medio in risposta "mi ama lo so "disse agli amici.
"Ma adesso non cambiamo discorso "disse Cecio ancora imbronciato con Alessio per aver sottolineato la sua incapacità di approccio con le ragazza "finisci di raccontare "
E Alessio davvero ci sperava di aver superato quella storia imbarazzante spostando il discorso sui suoi amici, ma nulla da fare, doveva svuotare il sacco.
"Beh ragazzi era lì in ginocchio che stava per farmi il pompino "disse ricominciando a raccontare da dove si era interrotto "quando ho preso e me ne sono andato "aggiunse con finta nonchalance e sorseggiando la birra ormai calda.
Risero sguaiatamente lasciando a dir poco confuso Alessio.
"Alé sei troppo forte "disse McFly tra le risate.
"Ragazzi...ehm ragazzi "li richiamò il moro.
"No dai come è andata seriamente? "Gli chiese Leo ancora scosso dalle risate.
Alessio si grattò un po' la testa a disagio mentre si guardava in giro alla ricerca di una via di fuga.
"No aspettate "si bloccarono tutti di colpo appena Cecio iniziò a parlare "perché non ridi? Insomma era una battuta no? "
Alla mancata risposta di Alessio Antonio gli tirò un pugno.
"Ma tu si scemm! "Sbottò "come te ne sei andato?! "
"Aia! "Mugolò Alex accarezzandosi il bracci "mi hai fatto male! "
"Non fare il bambino "gli rispose Leo alzando gli occhi al cielo.
Ci fu qualche minuto di silenzio in cui i tre ragazzi pensavano ai loro soldi andati letteralmente a puttane, e in cui Alessio pensava a Gennaro.

Gennaro.

Non aveva mai visto un ragazzo più bello.
Ne era rimasto totalmente affascinato.
Come poteva essere così sexy e sensuale un mucchietto di ossa coperto da pelle nivea?!
Non riusciva davvero a capacitarsi di come quel ragazzo gli fosse nella testa pur avendolo visto per un paio di ore al massimo.
"Ma guardate un po' chi c'è "disse rompendo il silenzio Cecio "il nostro biondino preferito è qui! "Indicò con la testa la porta e tutti si girarono per vederlo.
Ad Alessio non sembrava possibile, anche se voleva davvero conoscere di più il biondino di certo non si sarebbe mai aspettato di vederlo spuntare nel suo bar preferito.
"Io dico che quello ci deve dei soldi "Antonio fece per alzarsi, ma venne bloccato da Alessio.
"Che cazzo vuoi fare?! "Bisbigliò "non puoi andare da Genn in questo modo! "
Il riccio sorrise in modo inquietante.
"Ah allora si chiama Genn? Perfetto "poi si girò verso il bancone dove si trovava il biondo "Genn! Ehi Genn! "Urlò facendo girare tutto il locale verso il loro tavolo "siamo qui vieni con noi! "
Alessio voleva sprofondare.
"Sì scemm! Mannaggia ti picchierei "disse fulminando l'amico con lo sguardo.
"Mi ringrazierai un giorno "gli fece l'occhiolino "noi ragazzi che facciamo? Andiamo? "
Annuirono tutti prima di salutare il moro ed andarsene.
Gennaro arrivò proprio in quel momento.
"Ehi "lo salutò Alex.
"Ehi... "rispose poco convinto il biondo guardandosi la punta delle scarpe come se fosse la cosa più interessante del mondo in quel momento "ehm... posso sedermi? È tutto occupato "
Indicò con la testa il locale.
Alessio semplicemente annuì fin troppo ammaliato dalla figura esile del biondo per formulare un pensiero di senso compiuto.
Gennaro gli sorrise timidamente e ad Alessio girò la testa.
Si prospettava una lunga e strana serata.

Sempre meno convinta e sempre più confusa!
Yeeeee!
Hahahahhaha a parte gli scherzi, fatemi sapere cosa ne pensate perché il vostro parere per me è importante.
Vi ringrazio di cuore per tutti i commenti ai capitoli precedenti (davvero senza di voi non penso che esisterebbe questo obbrobrioso capitolo).
Grazie mille anche per le altre dolcissime persone che hanno stellinato!
Tanti biscotti per tutte voi ragazze! Hahahahhaha
Detto ciò non so assolutamente dirvi quanti capitoli durerà questa storia, ero partita con il presupposto di scriverne massimo tre, ma come vedete cambio idea molto facilmente lol, quindi aspettatevi di tutto!
Grazie mille ancora, siete degli amori.
Vostra Nao😘

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