Parte 15

113 10 3
                                    

La scena era cambiata di poco, si era solamente spostata dall'entrata al salotto.
"Esattamente cosa è? "chiese Gennaro ancora sconvolto dalla cosa che si trovava difronte a lui da almeno un'ora.
"davvero Genn? "sbottò Alessio guardandolo come se fosse un alieno "davvero mi fai questa domanda idiota? "il tono della voce leggermente più alto di prima.
In effetti, pensò Gennaro, che Alessio non avesse tutti i torti e che fosse palese che quello nel cesto di vimini non era né un cucciolo di cane né un gattino, che avrebbe preferito di gran lunga, ma che si trattasse di un bambino.
Di un fottutissimo bambino.
"cosa ci fa questo "Gennaro faticò a trovare delle parole poco volgari "questo... coso in casa nostra?".
Alessio lo guardò ancora più storto e si domandò del perché il suo ragazzo fosse così idiota in una situazione del genere.
"prova a guardare se tra le coperte trovi qualcosa "suggerì il moro girando attorno al tavolo senza staccare gli occhi dal cesto chiaro, come se da un momento all'altro potesse spuntare qualcosa fuori ed attaccarli "ci dev'essere per forza un errore "
Questa volta fu Gennaro a guardare Alessio storto.
Davvero il suo ragazzo voleva fargli fare a lui una cosa del genere? Lui che aveva la delicatezza di un pachiderma? Lui che aveva fatto quasi cadere il figlio di Alba e Davide la prima ed unica volta che l'avevano obbligato a tenerlo in braccio perché 'Gennà almeno una foto con lo zio la deve avere!'.
No.
Era assolutamente escluso, lui non l'avrebbe neanche sfiorato per sbaglio quel...coso.
"no Alè fallo tu "supplicò "io lo rompo se lo tocco" aggiunse disperato "tipo con Nicholas "
In effetti Gennaro non aveva tutti i torti, era un manovale, e lasciargli tra le mani un bambino era altamente sconsigliato.
"va bene "disse per motivarsi il moro 'Alessio ce la puoi fare '.
Con le mani tremanti si avvicinò al fagottino avvolto tra le coperte che gorgogliò nel momento esatto in cui Alessio gli sfiorò una manina paffuta alla ricerca di qualcosa che desse loro un indizio.
"che cazzo era? "domandò con occhi sgranati Gennaro spostandosi un po' dal tavolo per stare ancora più lontano.
"un lamento "spiegò intenerito Alex e con un sorriso ebete in volto "o almeno credo "aggiunse con lo sguardo basso e l'indice intento ad accarezzare la guanciotta del piccolo essere umano difronte a lui.
"credo sia una bambina sai? "aggiunse notando il berrettino rosa con gli orsetti bianchi da cui spuntavano delle rade e sottili ciocche bionde "ma sai che sei proprio un esserino carino? "la voce storpiata in modo buffo "si che lo sei, sei proprio un bel fagiolino "
Gennaro non poteva credere alla scena a cui stava assistendo.
Non riusciva a capire come avesse fatto Alessio a passare dal completo terrore verso quella cosa ad una completa adorazione nel giro di un minuto.
"non puoi essere serio "lo sguardo incapace di scollarsi da Alessio alle prese con facce buffe "no, non puoi".
"Genn ha aperto gli occhi! "esclamò il più piccolo sbalordito da una cosa così semplice e naturale.
"sì e allora? lo fanno tutti gli esseri umani sai? "non riusciva proprio a capire dove appoggiasse tutto questo entusiasmo Alessio, insomma, i bambini fanno schifo, mangiano, dormono e caghano.
"Alè dai cerca qualcosa lì in mezzo che dopo la portiamo alla polizia e se ne occuperanno loro "si alzò ed andò a recuperare il pacchetto di sigarette lasciato nello svuota tasche all'entrata, non poteva reggere un altro minuto con lo stress che lo sta divorando ed Alessio che fa l'idiota.
"che cazzo fai? "sbottò Alex non appena vide Genn con la sigaretta tra le labbra carnose e l'accendino in mano.
"fumo "spiegò l'ovvio il biondo.
"questo lo vedo anche io "sbuffò avvinandosi e prendendogli la sigaretta dalle labbra per poi buttarla fuori dalla finestra aperta sotto lo sguardo scioccato del suo ragazzo "fa male alla bambina "
Anche Alessio stentava a riconoscersi, non riusciva a capire cosa fosse scattato in lui, era come se quel piccolo fagottino gorgogliante gli avesse fottuto completamente il cervello rendendolo una mammina apprensiva.
"Alessio tu stai male "il tono della voce un po' più alto del solito "amore mio "Genn cercò di incamerare più aria possibile e di mantenere la calma "non so se comprendi la gravità della situazione sai? "aggiunse piano, sperando che Alessio lo stesse davvero ascoltando e che non fosse già proiettato verso la prossima mossa da mamma isterica da mettere in atto "qualcuno, qualcuno di davvero idiota e che fa scherzi di cattivo gusto, ci ha lasciato un bambino .. "
"bambina "lo corresse subito Alessio.
Gennaro si dovette sforzare per non urlare.
"ok... "inspirò ed espirò per la millesima volta "ci hanno lasciato una bambina difronte alla porta di casa Alessio, non so se comprendi che dobbiamo assolutamente andare alla polizia, o almeno chiamare per informarli di ciò che sta accadendo qua! "
E in un momento di lucidità Alessio non poteva non dare ragione al compagno, prima di tutto dovevano risolvere questa cosa.
"hai ragione "si riavvicinò alla bambina che ora aveva incominciato a scalciare dentro il cestino e che lo stava fissando con i suoi grandi occhioni blu.
"Gennà ha degli occhi stupendi "disse affascinato il moro "sembrano quasi i tuoi "disse mentre ricominciava la ricerca di quel qualcosa che li avrebbe aiutati.
Il biondo si ritrovò a sbuffare per l'ennesima volta, era praticamente impossibile che quella bambina, finalmente aveva trovato il coraggio di pensarla come tale e non come un oggetto inanimato, avesse gli occhi come i suoi, insomma era una cosa quasi esclusivamente di famiglia avere gli occhi di un azzurro così intenso.
"ho trovato qualcosa! "esclamò il moro vittorioso sventolando una busta bianca.
Genn si precipitò subito accanto a lui e, per la prima volta, posò lo sguardo, anche se per poco, sulla bambina nel cestino, non poteva certo negare che non fosse stupenda con quelle guanciotte rosa pallido e due enormi e ipnotici occhi azzurri.
Si obbligò a distogliere lo sguardo leggermente turbato.
Quella bambina gli ricordava qualcuno.
Nel frattempo Alessio aveva incominciato a leggere il biglietto.
Non poteva essere vero.
Non voleva assolutamente credere a quello che stava leggendo.
"quindi? "domandò ansioso il biondo "ja Alè mi sta salendo l'ansia che c'è scritto? "
Il moro fece cadere la busta sul tavolo e lentamente si voltò verso il compagno.
"beh "iniziò a dire piattamente dopo attimi interminabili di silenzio "sono felice di informarti che sei papà Gennaro "poi puntò lo sguardo negli occhi sgranati del biondo "è tua figlia, auguri  "

Tatatatan!
Colpo di scena scontatissimo! Yee
Penso che ormai sia inutile che io mi perda per tipo la millesima volta in scuse per il ritardo, ormai sapete come sono fatta, non riesco a rispettare i tempi.
Comunque l'evoluzione di questa storia è davvero banale, uff non mi sento davvero soddisfatta, magari fatemi sapere cosa ne pensate sia qui che su cc (così deciderò se cancellarla o meno).
Grazie mille a tutti!

Nao

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 04, 2017 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Total EclipseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora