Parte 7

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"Sai "la voce arrochita di Alessio interruppe il silenzio che regnava sovrano da qualche minuto, o forse ore, nella stanza "oh Gennà sei sveglio? "Lo chiamò cercando di vedere gli occhi azzurri del compagno con scarso successo.
Dopo che vennero entrambi un ultima volta si erano accoccolati con una naturalezza disarmante, Gennaro con la testa sul petto nudo e massiccio del moro, e Alessio che lo stringeva al suo fianco accarezzandogli la schiena chiara come se lo facesse da sempre.
Il movimento d'assenso della testa del biondo e un rantolio leggero lo invitarono a continuare.
E sinceramente Alessio non era proprio sicuro di quello che stesse facendo.
Il panico lo assalì.
Nella sua testa c'era un fottuto casino a cui non sapeva porre rimedio, insomma cosa avrebbe dovuto fare? Sicuramente dire almeno qualcosa, qualsiasi cosa visto che l'attenzione del biondo ormai era stata attirata su di se.
Alla mancata riposta del compagno Genn decise di girarsi a pancia sotto e di mettere le braccia incrociate sul petto dell'altro per poterlo fissare meglio.
"Ja Alé "gracchiò "cosa dovevi dirmi? "
"Io... "guardò in giro per la stanza alla ricerca di una scusa, ma dopo interminabili secondi diede voce ai suoi pensieri rassegnato "sai... mi sono divertito questa sera con te "
Una risatina interruppe la tensione che aleggiava nella stanza.
"Alessio se è un complimento stai fallendo miseramente "gli sorrise il biondo "ma si, mi sono divertito anche io "abbassò lo sguardo sentendo le guance scaldarsi, non era mai stato abituato ad esporsi troppo con i suoi precedenti partner "e poi ho avuto la conferma che non sei un bugiardo "
"In che senso? "Domandò il moro confuso.
"Che non sei il verginello che credevo "rise di gusto riempiendo la stanza di un suono che Alessio aveva catalogato come uno dei più belli che avesse mai sentito in tutta la sua breve vita.
"Te lo avevo detto io! "Gli rispose rifilandogli un pizzicotto sulla natica nivea "comunque non era a questo che volevo arrivare "aggiunse subito dopo più serio.
"Continua allora grande capo "lo prese in giro Genn pur essendo intimorito dal tono serio che aveva assunto la voce del moro.
Il silenzio aleggiò ancora per qualche secondo nella stanza, ma non era uno di quei silenzi a cui si erano piacevolmente abituati in quel breve periodo di 'frequentazione', quelli in cui si può non parlare per ore perché ci si capisce comunque con i gesti e con gli sguardi, quello era un silenzio che urlava 'PERICOLO', che emanava ansia e attesa straziante.
"volevo dirti che oltre ad essere stato bene con te questa notte "iniziò a spiegare il più piccolo "sono stato bene con te in generale e che forse potrei stare bene con te in futuro " il cuore aveva incominciato a battergli più freneticamente nel petto "che insomma... vorrei che continuassimo a frequentarci perché io sto tremendamente bene con te, mi piace averti attorno, mi piace averti accanto, mi piace averti addosso "vomitò tutte quelle parole tutte d'un fiato "anche prima mentre eravamo accoccolati mi sentivo bene come non mi sentivo da tempo, o forse non mi ci sono mai sentito, e cazzo avevo i tuoi capelli praticamente ovunque in faccia e le tue ginocchia spigolose mi stavano bucando la gamba, ma nonostante tutto mi sentivo completo " fermò il suo monologo solo per riprendere il fiato e osservare con la coda dell'occhio l'altro che era rimasto impassibile.
"E non so se capisci quello che intendo, ed è angosciante non sapere se tu ricambi quello che provo io, che non so se si è capito, ma penso vada molto oltre l'attrazione fisica "inspirò rumorosamente "cazzo Gennà mi piaci davvero "
E Gennaro ci provò, ci provo davvero a trattenersi, ma fallì facendo risuonare nuovamente nella stanza una risata acuta.
"Che c'è da ridere scusa? "Domandò un po' offeso Alessio, di tutte le reazioni che si sarebbe aspettato una risata non era certo tra quelle, forse avrebbe preferito uno schiaffo in pieno viso.
"è che "cercò di calmarsi per poter scandire meglio le parole "è la cosa più assurda che qualcuno mi abbia mai detto "respirò profondamente per trovare un briciolo di calma, perché da fuori poteva sembrare lontanamente tranquillo, ma in verità dentro stava impazzendo, non sapeva cosa fare e l'istinto gli urlava di andarsene il più lontano possibile da quella casa e da Alessio "e ne ho sentite di cose assurde eh, insomma faccio la puttana "gli ricordò crudamente "e praticamente tutti i clienti vogliono vedermi al di fuori del pagamento dicendomi di provare qualcosa per me "parlò piano "è l'euforia del momento, penso potrebbe anche essere la leggerezza d'animo dopo essersi svuotati le palle sai "e infondo, ma davvero infondo, Genn lo sapeva, anzi poteva quasi sentirlo, il cuore di Alessio andare in frantumi.
Lo sentiva nelle viscere che Alex non lo stava prendendo per il culo che i suoi sentimenti avevano un fondo di verità, ma Gennaro non poteva assolutamente permettere che questa cosa tra loro due continuasse, non voleva coinvolgerlo ancora di più di quello che già fosse nella sua vita incasinata e senza certezze, o forse semplicemente stava attivando un meccanismo di autodifesa costruendosi un muro addosso semplicemente perché anche lui aveva paura di provare quelle stesse cose che provava Alessio, se non di più.
"Tu non sei stato solo un gioco "commentò Alessio scostandosi il biondo di dosso e mettendosi seduto contro la spalliera del letto "non sei stato solo, anzi, non sei stato per niente un modo per svuotarsi le palle. Secondo te se fosse stato così avrei aspettato fino ad adesso per fare l'amore con te? Potevo scoparti sul divano di casa tua se fosse stato così piatto e senza sentimento come credi "e le sue stesse parole lo fecero tremare dalla paura perché non aveva la certezza che fosse stato qualcosa di più di un semplice lavoro per il biondo "non puoi dirmi che per te non vale nulla tutto questo "aggiunse insicuro, ma con lo sguardo fisso negli occhi cerulei dell'altro "io so che c'è qualcosa "
Gennaro poté sentire chiaramente il suo cuore stringersi sempre di più alle parole di Alessio.
"Non c'è niente Alessio "cercò di mantenere la voce ferma e gli occhi fissi nei suoi "io non so perché tu ti stia fissando così tanto nel cercare qualcosa che non esiste ok? Sono una puttana, il mio compito è quello di farmi sbattere da gente che paga fior fior di soldi solo per quello " si mise seduto anche lui e si strinse le ginocchia al petto "tu avevi un conto in sospeso e visto che sono abbastanza onesto te l'ho fatto saldare" si grattò con insistenza il ginocchio desiderando di sparire dalla faccia della terra pur di non vedere quell'unica lacrima bagnare la guancia del moro "io non posso e non voglio provare niente per te" e tutte le bugie che stava raccontando in quei minuti lo avrebbero tormentato per tutto il resto della vita.
"No "sussurrò impercettibilmente il più piccolo "non ci credo, non è solo questo, lo sento "
"Alessio sei un bravo ragazzo e io di certo non lo sono, faccio un lavoro di merda per arrivare a stento a fine mese, praticamente la mia vita fa schifo, sei davvero sicuro di voler far parte di questo? "Gli domandò "cercati qualcuno per cui ne vale la pena, mi dispiace solamente non essere io "detto ciò si alzò e con la velocità che non pensava di avere si rivestì.
"Mi mancherai Alex "abbassò la testa e si incamminò verso la porta.
Alessio era rimasto solo e con il cuore spezzato.



LO SO, LO SO.
MIO STATE ODIANDO, E FATE BENE!
Mi sento una persona totalmente di merda ad aver scritto questa cosa, insomma che persona farebbe questo ad un povero piccolo Alessio indifeso che espone i suoi sentimenti? Ovviamente io (e Genn di conseguenza) vi sto che sono una persona sadica e da lapidare a vista.
Ovviante fatemi sapere cosa ne pensate, i vostri commenti, critiche e consigli, sono sempre ben accetti.
Spero che davvero di non essermi guadagnata tutto il vostro odio e ricordate che vi voglio bene!
A presto!

Nao 😙

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