Capitolo 11

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Yuuki pov

Una landa desolata.
Non un'anima viva nel vero senso della parola!
La scena che avevo davanti era terribile. Cadaveri di persone ovunque!
Solo quando girai lo sguardo riuscì a vedere un grosso palazzo davanti alla scalinata c'era una bambina.
Misi un piede avanti, ma il buio mi inghiottì.

Mi risvegliai di botto!
Ero completamente sudata e, nel sonno, avevo praticamente distrutto il letto.
Guardai l'orologio. Le 6:30 del mattino...
Sbuffai.

"Vabbé. Oramai sono sveglia..." dissi alzando gli occhi al cielo.

Scesi in cucina e mi preparai un the.
Mi sedetti sul divano con una coperta sulle spalle e accesi la TV.
Passarono circa due ore prima che mio fratello, stranamente, si svegliasse.

"Buon giorno!" gli dissi, mentre andava a sedersi al tavolo mezzo addormentato.
"Buon giorno..." rispose con un grosso sbaglio.

Mi alzai dal divano e, mentre salivo in camera mia gli dissi:
"Muoviti, che dobbiamo andare a casa degli Arclight!"
"Sisi...lo so"

Mi lavai, mi cambiai e rifeci quel porcile del mio letto.
Mentre scendevo a prendere il Deck, Yuma si stava cambiando.

"Ma non potresti andare in camera tua?!" sbraitai vedendolo solo in mutande.
"Mh? O mamma...ehe, vado subito!" disse scappando in camera sua tutto imbarazzato.
"Muoviti che ti aspetto fuori!"
"Arrivo! Arrivo!"

Uscì nel giardino della nostra piccola casetta.
Era una bella mattinata. Un sole caldo, poche nuvolette che facevano un po' di ombra e qualche rondine che svolazzava di qua e di là.

Poco dopo, Yuma uscì seguito da Astral che intanto era uscito dalla Chiave.
Ci incamminammo verso casa Arclight.

Sulla strada incontrammo Shark, Rio, tutti gli amici di Yuma e infine il mio adorato Kite.
Appena lo notai, gli corsi in contro e lo abbracciai dandogli un leggero bacio.

"Ciao" disse lui ricambiando con un piccolo sorriso.
"Ciao!"

E riprendemmo la strada mano nella mano dietro ai nostri amici.
Dopo un po' di isolati, arrivammo finalmente alla casa dei tre fratelli!
Bussai.

"La porta è aperta!" si sentì urlare da dietro l'entrata.
Entrammo.

"Come va?" domandò V dopo che tu si furono accomodati nel grande salotto e che gli altri due fratelli ci ebbero raggiunti.

Calò il silenzio.

"Dov'è Sakura? Dovevamo parlare soprattutto con lei" disse Michael.

Notai con la coda nell'occhio Shark oscurarsi in volto ed io, invece, sentivo un gran vuoto dentro di me.

"Mha, evidentemente si vergognava di venire per vedermi!" disse IV con sfacciataggine e un sorriso divertito.
"Cosa?! Sei impazzito?!?" ringhiò Reginald.
"Ehy...calmino!" replicò.

A quel punto il ragazzo dai capelli a polpo, non resistette, gli mise le mani addosso e incominciò a tirargli dei pugni urlando parole poco piacevoli.
Fortunatamente intervenne Kite a fermarli.

"Io.ti.uccido!" disse Shark scandendo ogni singola parola.
"Allora provaci!" ribatté Thomas.
"Lo stavo già facendo!!"
"Basta! Tutti e due!" urlai arrabbiata e frustrata.

Calò il silenzio. La tensione era così palpabile che si poteva tagliare con le forbici.

"Allora..." riprese V "Siamo riusciti a capire l'origine di quei Numeri..."
"Ecco...a proposito" intervenni io tirando fuori dal Deck Numero 109 "Anche a me è comparsa una carta Numero"

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