19 Adrian

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19 Adrian








Sono peggio di quello che pensavo.

Cristo, non volevo arrivare a tanto, ma la ragione è volata via in un attimo, sostituita dalla parte animale che così difficilmente controllo.

Pensavo, credevo, di essere in grado di gestire una cosa così piccola, soprattutto perché la parte peggiore di me si era acquietata in sua presenza, ma è stato un errore credere che non fosse lì, che non avrebbe preso il controllo alla prima occasione.

Eppure, la cosa più sconvolgente di tutte, non è che io mi sia comportato quasi come un animale, ma che lei mi abbia lasciato fare, rispondendo ad ogni mio gesto in modo quasi speculare.

Pensavo che dopo il primo contatto si sarebbe irrigidita e si sarebbe ritratta, che non mi avrebbe dato la possibilità di andare oltre. Invece ha chiuso gli occhi e si è aggrappata a me come se da quel contatto dipendesse qualcosa di molto importante.

Per diversi secondi non ho capito più nulla.

Preso completamente in contropiede ho continuato a fare quello che stavo facendo e di certo non mi aspettavo che iniziasse a partecipare.

Ogni suo movimento era carico di insicurezza, che è svanita più rapidamente di quanto potessi immaginare.

Mi ha fatto andare completamente fuori di testa, tanto che la mia bestia interiore ha preso il sopravvento e si è abbeverata dalla bocca di Chelsea, prendendo tutto quello che poteva dare.

Baciarla non mi bastava e sono stato sul punto di cercare molto di più.

È stato a quel punto che mi sono reso conto di cosa stava effettivamente succedendo e sono letteralmente scappato.

Non potevo farlo. Non so cosa sarebbe successo, ma sarebbe stato ugualmente un disastro.

Non può venir fuori niente di buono se le sto vicino. È troppo influenzabile, troppo genuina per capire che non sarebbe una scelta saggia starmi attorno.

Speravo di riuscire a svignarmela senza far capire che c'era qualcosa che non andava, ma Josh ormai presta fin troppa attenzione alle mie reazioni e dopo aver riaccompagnato a casa Kayla, mi ha raggiunto.

È passata circa un ora da quando sono tornato nella solitudine del mio appartamento e l'unica compagnia adatta al mio stato d'animo è la bottiglia di Crown Royal alla Vaniglia che mi sono regalato circa una settimana fa.

"Piantala di andare avanti e indietro come un animale in gabbia. Si può sapere che cosa è successo?"

Josh è comodamente seduto sul mio divano a tre posti e mi guarda come se fossi impazzito.

Ma davvero pensa che gli racconterò che cosa mi turba? Mi ammazzerebbe, ne sono sicuro e non ho nessuna voglia di lasciare questo mondo.

Senza contare che, anche se volessi, non saprei proprio da dove iniziare.

Eppure, anche così, è whisky a parlare.

"Ho fatto qualcosa che non dovevo."

Mi vergogno della mia debolezza, di non riuscire a essere il freddo bastardo che sono sempre stato. Odio queste sensazioni incontrollabili, odio non avere il controllo di me stesso, delle situazioni, e odio Chelsea per essere riuscita a resuscitare una parte di me che avevo seppellito sotto strati e strati di indifferenza e arroganza.

Arrivato a questo punto della mia vita, non pensavo esistesse più.

Eppure, nonostante fossi convinto si essere ormai un arido figlio di puttana, è bastato così poco per far tornare a galla quella parte di me che desidera ardentemente credere in qualcosa, avere fiducia.

Assoluta Perfezione. The Colorado Series #4 (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora