29 Chelsea

10.5K 489 55
                                    

29 Chelsea.





Non provare amarezza, rimpianto o vergogna, fa di me una pessima persona?

Probabilmente è così, ma non riesco a vergognarmi di me stessa.

È stato tutto molto intenso e non avrei mai pensato di vivere qualcosa del genere.

Era davvero quello di cui avevo bisogno.

La mia testa si è svuotata. Tutte le domande, i pensieri, sono svaniti ed è rimasto solo l'imbarazzo misto alle sensazioni.

Mostrare il mio corpo ad un uomo, ad Adrian, è stato a dir poco imbarazzante. Mi sentivo a disagio, vulnerabile, ma non mi sono tirata indietro. Volevo capire, scoprire, sentire.

È stato un viaggio pazzesco, che mi ha lasciata con i nervi spezzati.

Ho pianto dopo, ma non so esattamente per cosa sia stato. In un primo momento, mi sono sentita svuotata, quasi priva sentimenti, ma poi sono stata investita da tutte quelle emozioni che avevo così faticosamente soffocato.

Ho pianto per me stessa. L'infanzia rubata, separata da una persona che mi amava con tutta se stessa, senza conoscerne il motivo. Ho pianto per tutte le cose che mi sono persa. Ho pianto per Jillian e per il dolore che ha provato in questi anni ed ho pianto il vincolo che ho spezzato. Ero così legata ai ferrei dettami che mi sono stati insegnati, da non rendermi conto che erano praticamente disumani e che mi tenevano legata ad una persona che sono arrivata a disprezzare: mio padre.
Dovevo spezzare quel legame è l'unico modo che mi è venuto in mente, è stato inconsciamente quello. Me ne sono resa conto solo successivamente, mentre versavo le mie lacrime sul cuscino.
Infine ho pianto per Adrian e per tutto quello che lo ha fatto diventare così. Anche se non so di cosa si tratta, so che dev'essere stato doloroso.

Non è stato il mostro che si è sempre professato. È stato gentile, anche un po' sciocco, quando ha cercato di farmi ragionare, ma quando ha ceduto, è stato molto più umano di quanto non lasciassero credere le sue parole.

Pensavo sarebbe stato solo doloroso, che non avrei provato le emozioni intense che invece mi hanno fatta contorcere. Sarebbe potuto finire tutto in fretta, lasciandomi con il rimpianto, invece non mi sento così delusa come so che dovrei.

Dovrei vergognarmi di me stessa, di aver ceduto ai peccati della carne, ma ora capisco quello che Meredith ha cercato di spiegarmi tempo fa.

Per un po', ho sentito davvero come se Adrian fosse mio e questo mi è piaciuta.

È stato davvero un momento di assoluta perfezione. Non esisteva altro se non noi.

Per la prima volta, mi sono sentita apprezzata non solo come persona, ma proprio come donna. È una soddisfazione che deriva dal sentirsi desiderati.

Se chiudo gli occhi, rivedo ancora i suoi occhi, intensi ed illuminati dalla lussuria; bellissimi. Risento sulla pelle il calore delle sue mani, la delicata forza con cui mi ha toccata

Se ripenso all'intimità raggiunta, mi si contorce lo stomaco, ma nel cuore sono più leggera di quanto non fossi ieri notte.

La mente si è rischiarata.

Se avessi avuto ancora qualche dubbio, quando ho visto la fotografia che gli ho regalato, sul cassettone completamente vuoto, sarebbero svaniti completamente.

In quell'istante, ogni cosa mi è stata chiara. Sapevo che Adrian era solo, ma fino a quel momento, non avevo esattamente compreso quanto.

È un'isola infelice, una nave alla deriva alla disperata ricerca di un porto.

Assoluta Perfezione. The Colorado Series #4 (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora