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Guardo il ragazzo.
-"parlagli" dice Dana.
« sembra che gli interessi il muro perché dovrei? »
-"perché se non gli parli possiamo sempre ucciderlo" interviene Melanie
-"oppure non ti vuole parlare come la maggior parte della gente" dice Cristoph.
« come sempre molto d'aiuto»
-" quando vuoi'" dice Melanie
-" figurati' dice Dana
-" è un piacere" dice Christoph.
«ah ah che simpatici »
-"ti vuoi decidere a parlare o no?"
Faccio un sospiro.
«e va bene»
Mi volto verso il ragazzo.
«sai anche io trovo interessante il muro»
Lui mi guarda e poi si volta come se nessuno avesse parlato.
«bene grazie per avermi fatto fare una figura di merda»
-"si ma anche tu, potevi dirgli un semplice ciao" dice Melanie
-"io l'ho detto che non voleva parlarti"
«Cristoph sta zitto»
-"per questa volta do ragione a Melanie" interviene Dana.
-"oh grazie dana"  interviene l'altra.
«vi odio è colpa vostra!»
-" no cara, sei tu che fai abbastanza pena con gli approcci" parla Melanie.
-"oppure fa pena e basta" dice Cristoph.
Sbuffo e provo a liberarmi per l'ennesima volta.
Si riapre la ferita sul polso e rincomincia a colarmi il sangue.
«grandioso» dico tra me e me.
Matthew guarda il sangue sul mio braccio.
Tira fuori dalla tasca un fazzolettino, lo mette tra la manetta e il polso e ritorna a guardare il muro.
-"ma che tenero"
«dana ti prego»
-"almeno ringrazialo maleducata"
«grazie» dico al ragazzo che mi fa un cenno del capo guardano nella sua direzione.
«perchè ti hanno messo in isolamento?» gli chiedo.
«ho tirato un pugno ad una guardia" risponde leggermente seccato.
«non ti ho mai visto»
«sono nuovo di qui»
«te le hanno già date le pillole?»
«si sta mattina »
«io faccio finta di prenderle e poi le nascondo, quella roba ti spappola il cervello»
Lui mi guarda e non dice più nulla.
-"lui si che è una bella compagnia" dice Melanie
La porta della stanza si apre ed entra la solita infermiera rompi palle.
Viene verso di me seguita da un altro infermiere.
lei mi toglie le manette e l'altro mi tiene le braccia.
«cara hai paura?» rido guardandola.
«portala via» dice all'infermiere che mi porta in camera.
Mi siede sul letto e se ne va.
-" amanda sei odiata da tutti visto? Ti hanno trattata come una carcerata pazza, il ragazzo di prima si era già stufato di te appena hai aperto bocca, non sei nulla, se la smetti di vivere fai un favore a tutti"
«Cristoph non incominciare ti prego»
-" non servi a niente, sei uno sbaglio della natura, hai ucciso i tuoi genitori"
«non è stata colpa mia»
-"non ti vuole nessuno e non servi a nessuno, la tomba per te è una buona cosa"
-"Amanda non è vero niente di quello che ti dice" dice Dana.
«io voglio che ve ne andiate dalla mia testa non c'è la faccio più, parlate sempre, continuamente»
-"noi staremo con te per sempre" dice Melanie.
Alzo il materasso velocemente e tiro fuori una delle pillole che danno le infermiere per poi ingoiarla, almeno fino a domani non sentirò più le voci.
Mi stendo sul letto sotto le lenzuola e mi metto ad immaginare come sarebbe stata la mia vita  se stessi stata  bene, magari avrei avuto dei buoni amici e non sarei stata sola, avrei avuto ancora i miei genitori senza andare in giro con il  rimorso di averli uccisi.

due pazzi in manicomioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora