4

289 23 3
                                    

È passata una settimana da quando non ho più ripreso la pillola.
La porta della mia stanza si apre ed entra una dottoressa.
«Amanda devi seguirmi»dice.
Io mi alzo e vado da lei.
Il corridoio e freddo e deserto.
-"chissà cosa vorrà" dice Melanie.
«ora lo scopriremo»
La donna apre una porta che da in una stanza con delle sedie e dei tavoli.
Conosco questo posto, qui si incontrano i familiari e persone che conosci,ma a me fino ad ora non è venuto nessuno a trovarmi.
«Amanda siediti qui e aspetta» dice chiudendo la porta.
Dopo poco entra un uomo sulla mezza età, alto, sui capelli si accentua il bianco, è vestito con l'uniforme della polizia.
«Ciao amanda, sei cresciuta dall'ultima volta» sorride sedensosi.
«chi Sei?»
-"ha un viso familiare" interviene Melanie.
«sono Doc, non so se ti ricordi di me,sono il poliziotto che ti ha tenuta per un mese quando c'era la sentenza dei tuoi genitori in attesa del verdetto»
«e cosa vuole?»
«volevo sapere come stavi»
«dopo nove anni?»
«mi dispiace non esserti venuto a trovare »
«per me può anche andarsene»
-" suvvia amanda non essere così cinica" dice Dana.
«come sta Melanie?» continua.
Io alzo lo sguardo su di lui.
-" uuu si è ricordato di me" dice Melanie.
«sta bene» dico con tono basso.
«quando sei stata con me e mia moglie da piccola parlavi sempre di lei, dicevi che ti piaceva come amica »
«ora non direi la stessa cosa»
«e perché?»
«odio tutte le voci che sento dalla prima all'ultima, mi fanno fare quello che vogliono loro e non mi piace »
«però si vede che sei migliorata»
«migliorata? la scorsa settimana stavo uccidendo un'infermiera, certo la odio e lo farei anche senza le voci ma mi da sui nervi che perdo il controllo, non sono migliorata per niente »
«sei migliorata perché dentro di te non le vuoi ascoltare, non sono venuto a trovarti in questi anni ma chiedevo di te, ci sei rimasta nel cuore Mandy»
«Mandy?»
«mia moglie ti chiamava sempre così e ti piaceva»
«si non è male, grazie della visita comunque »
«verró anche la prossima settimana»
Dopo poco entra il  ragazzo della scorsa volta per poi sedersi al tavolo lontano dal nostro.
«va bene, almeno parlo con qualcuno che non sia uno psichiatra»
«come ti trattano qui?»
«non proprio nei migliori dei modi, sopratutto l'infermiera che ho tentato di uccidere ma me la cavo»
«e i dottori?»
«non sono male, ormai sono abituata a loro»
«se qualcuno ti dovesse fare del male me lo dici, io verrò tutte le settimane»
«grazie, ma perché tutta questa disponibilità?»
«mi hanno spostato di settore e questo mi permette di poter venirti a trovare, così recupero il tempo che non ho sfruttato per aiutarti»
«grazie» accenno un sorriso.

due pazzi in manicomioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora