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  Salgo di nuovo nella mia stanza e mi siedo sul letto, frugo nella tasca per vedere cosa mi aveva messo dentro il ragazzo
"Bene bene, un coltellino" Melonie inizia a sghignazzare nella mia testa.
"Non lo useremo" le rispondo con voce ferma.
" brava Amanda" dice Dana, l'unica voce innoqua nella mia mente.
"Zitta voce della coscienza" risponde Melanie scocciata.
"Basta state tutti zitti" dico esasperata.
Nascondo il coltellino sotto il materasso, mi chiedo ancora per cosa me lo abbia dato a fare sapendo di cosa sono capace.
Sento qualcuno bussare alla porta
" medicine" dice l'infermiera aprendomi la porta.
"Ma sto bene"
"Devi prenderle comunque la tua schizofrenia è imprevedibile" continua lei.
La tentazione di non ingoiare quelle pastiglie è tanta, ma non posso fare altro che pensare a Doc e a ciò che mi ha detto, così le mando giù senza protestare.
L'infermiera mi guarda stupita.
"Di solito dovevamo tenerti in tre per fartele prendere" sorride la vecchietta.
Almeno lei è sempre stata gentile con me, è una vecchietta un po' tonda sulla sessantina di anni.
È italiana, arriva da Napoli e il suo inglese è un po' masticato.

"Amanda! Amanda svegliati!" Melanie irrompe nel mio sonno profondo.
"oddio non ti sopporto più sai?" Rispondo scocciata strofinandomi gli occhi.
"Sono le due del pomeriggio , e dopo ti devi incontrare con il bocconcino" ride malefica
"Non gli farò niente, voglio solo sapere cosa vuole, non si uccide, non si ferisce e non si mutila gravemente"
"Te e questa ossessione per Harry Potter mi rovina la vita"
"Quale vita se tu ossessioni la mia?"
Melanie finalmente si zittisce.
Vado in bagno e sistemo i capelli dietro le orecchie per rimanere un po' più "ordinata" per quanto lo possa sembrare.
Le 15:30 arrivano in fretta e io con la mia felpa extra large, scendo nella sala comune,in compagnia di tutta la mia sensualità femminile che mi tiene a braccetto.
"Eccolo lì" Dana mi fa notare che il ragazzo è seduto ad uno dei tavoli della sala con un libro tra le mani.
Vado da lui e mi ci siedo di fronte.
Il ragazzo resta in silenzio, non mi guarda, non saluta e non dice praticamente nulla.
"A quanto pare sei trasparente per tutti" Christoph lo stronzo approfitta di ogni momento per denigrarmi liberamente e farmi diventare il suo zimbello.
"Stai zitto" Rispondo.
Il ragazzo alza lo sguardo verso di me.
"Oh guarda si è accorto della tua esistenza" Inizia Melanie.
Ignoro le voci e mi concentro su di lui.
"C-iao" ammicco
" Non parlare da sola sembri pazza" dice guardando il libro.
Lo guardo incredula.
"Scusa?" Gli abbasso il libro per spostare la sua concentrazione su di me
"Hai sentito bene" risponde secco lui.
Gli strappo il libro dalle mani e glielo tiro addosso.
"BRAVA COSÌ" esulta Melanie.
Le infermiere arrivano di corsa
Lui si alza, raccoglie il libro e si siede accanto a me.
Le infermiere si fermano a due metri di distanza da noi scrutandoci attentamente.
Improvvisamente lui posa le sue labbra sulle mie lasciandomi un bacio leggero.
Non faccio in tempo a ricambiare che lui si è già scostato dal mio viso.
Rimango immobile cercando di capire che cosa è appena successo.
Ma che cazz
Mi ha baciato.
Lui mi ha baciato?
MA PERCHÉ LO HA FATTO
"Ecco un altro rincoglionito come lei" dice Christoph
Lo ignoro completamente e mi limito a fissare il ragazzo incredula
"Che cosa hai appena fatto" dico scioccata
" ti ho salvato dall'isolamento ringraziami e stai zitta"
Avete presente il rumore del foglio di carta che si strappa? Ecco.
Quel momento si era ridotto in mille pezzettini che cadevano a terra come coriandoli gettati da bimbi in preda all'euforia, solo che io ero in preda alla  pura rabbia.
"Allora è sano" ride la voce suicida.
Mi alzo dalla sedia riprendendo il libro dalle mani del ragazzo.
"Senti coso, io posso anche essere pazza, ma mi sembra che anche tu sei chiuso qui dentro, quindi perché non scarichi le tue frustrazioni malate sbattendo la testa contro il muro" sbotto esasperata.
"Oggi mi stupisci sempre di più" ridacchia soddisfatta la voce omicida.
Lui si limita a guardarmi sorridendo.
"Vieni ti mostro una cosa" Dice alzandosi.
"Ma mi spieghi che problemi hai?" 


Spazio autrice. ❤️
Buongiorno miei cari lettori,
all'inizio non davo molta importanza a questa storia, ma sono arrivata a mille visualizzazioni e per quanto possa essere piccolo questo passo, per me ha una grande importanza.
Grazie a tutti voi
~sara🌹

due pazzi in manicomioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora