LA FUGA

66 3 0
                                    

Il fatidico giorno è arrivato, l'ansia è parte integrante del mio corpo e solo il pensiero di star per fare una cavolata pazzesca non aiuta.
"Tanto ti prenderanno i poliziotti" ride Christoph.
Sono le 6:00 del mattino, e io sono qui sveglia con gli occhi spalancati a fissare il soffitto.
"Infatti sei un po' inquietante" inizia con le sue battutine insopportabili Melanie.
"Secondo te sto facendo una cazzata?" Chiedo alla voce omicida nella mia testa
"Oltre al fatto che stai praticamente parlando da sola e ti stai rispondendo da sola, visto che sono nella tua testa, si è una cazzata, un enorme cazzata" risponde ovvia.
"Almeno sarò libera".

10:30
Esco dalla mia camera per dirigermi  al bagno, vedo un'infermiera davanti alla porta di uno dei pazienti e colgo l'occasione per accasciarmi a terra attenendomi al piano.
"Fai schifo come attrice" dice Christoph
Stringo forte la pancia, mugugnando versi di dolore.
"Ancora peggio"
L'infermiera davanti a me corre in mio soccorso, e mi accompagna in infermeria.
"Speriamo che il tuo amico si sbrighi" ammicca Dana
La donna tira fuori una siringa e mi avvolge un laccio  alla parte superiore del braccio.
"Cosa vuole fare?" Le chiedo mentre guardo l'ago terrorizzata
"Un prelievo del sangue per sicurezza" dice lei infilando l'ago.
L'infermiera finisce il prelievo e guarda l'orologio "sono già le 11:15, devo andare, tu resta qua" dice lei frettolosa avviandosi verso la porta, proprio come era previsto dal piano ideato da Matthew, quel ragazzo è impressionante.
Aspetto che la donna si allontani e corro fuori, verso la porta antincendio.
Libertà arrivo.
Vedo Matthew uscire dal bagno li vicino e lo raggiungo.
"Sei pronta pazzerella?" Sorride
"Pronta".
Il ragazzo apre la porta prendendomi  per mano e inizia a correre verso il cancello aperto manco fossero le porte del paradiso, non ho mai corso così tanto veloce in tutta la mia vita.
Il cancello alle nostre spalle si chiude con il solito rumore assordante.
"Siamo fuori" dice lui guardandomi con i suoi occhioni lucidi.
"La libertà ti dona" continua spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio
"Siamo fuori neanche da un minuto e tu già ci provi?" Dico ridendo
"Non ti farò mai più complimenti allora" ribatte arruffandomi i capelli con la mano.
Una macchina nera si accosta di fronte a noi, e un ragazzo dai capelli nero corvino si affaccia dal finestrino sorridendo.
"Finalmente sei fuori eh Matthew" dice.
Matthew sorride aprendomi la portiera della macchina per farmi salire.
"Quindi ora cosa faremo?" Chiedo.
Il ragazzo al volante accenna una risata
"Non glielo hai detto Matthew?"
Guardo il mio compagno d'ospedale con aria seria.
"Piccola faremo tante cose" dice sorridendo al mio sguardo.
"Attenta a non sbavare" commenta Melanie.

due pazzi in manicomioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora