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Michele's pov

Sono in ansia, Rebecca non apre, alice mi stressa

DON DON DON DON..
La campana suona e Rebecca apre la porta, io e Alice entriamo di corsa. All'improvviso si acende la luce e

X: AUGURIIIIII

Dentro allo studio trovo un sacco di persone c'è katoo helio jaser, Luca, muriel, lea, Sofia ecc

K: aspettate...
A: si ti abbiamo fatto uno scherzo
R: e quindi abbiamo dovuto recitare la scenetta della litigata
K: io pensavo fosse tutto vero...
R: scusa se ci sei rimasto male

Rebecca mi abbraccia e dopo pochi secondi anche tutti gli altri si aggiungono
La festa dura fino al mattino alle 6. Torniamo tutti a casa e dormiamo fino al pomeriggio

Rebecca's pov
Lo scherzo é andato bene, michi si é divertito e abbiamo passato questo compleanno semplice ma intenso

K: ah per Natale dobbiamo andare in Umbria dai miei
R: dobbiamo?
K: se devi andare dai tuoi o tornare nel tuo paese natale ovviamente vai, ma se non hai organizzato nulla vieni in Umbria con me, i miei vorrebbero conoscerti
R: ehm o-okay, ho detto ai miei che a natale non sarei andata quindi sono libera
K: perfetto allora il 23 sera partiamo, staremo li solo 2 giorni
R: d'accordo
                                  ••••
                                            23 DICEMBRE

R: ma quanto manca ancora?  Sono ore che siamo in viaggio...
K: oh che noiosa manca ancora un'oretta più o meno...
R: va bene... Ma che noia oh guarda quel tizio si sta scaccolando che schifo, quelli mangiano e quella donna sta urlando contro il figlio
K: é da quando siamo partiti che commenti quello che fa la gente in auto
R: lo faccio sempre e oramai é un'abitudine
K: guarda a destra
R: -legge- Città Di Castello, oddio siamo arrivati
K: eh già

Somiglia molto alla mia città, mi sento un po' come se fossi a casa, percorriamo una stradina che si conclude con la vista di una villetta bianca con i mattoni

K: eccoci
R: wow mi piace molto sai

Michi parcheggia l'auto, io scendo con la signora e vedo Marta aprirci la porta

M: ciao, siete arrivati tardino eh?
K: abbiamo trovato un incidente per strada e siamo stati fermi un po'

Entriamo in casa e i genitori di Michele sono in salotto

Mamma Giovanna: sono quasi le 22 ce ne avete messo di tempo ero preoccupata
K: te ti preoccupi sempre, lei é Rebecca
R: piacere
MG: finalmente di conosco di persona, ho sentito molto parlare di te
Papà Stefano: si anch'io
MG: vai a chiamare Gaia
K: vado io
R: ehm potrei usare il bagno?
PS: certo vai su con Michele
R: grazie mille

Io e Michele saliamo le scale e arriviamo al piano di sopra, le pareti sono bianche e le porte sono di un grigino chiaro. Sopra ogni porta c'è una placchettina dorata con sopra inciso il nome o il possessore della stanza.

K: il bagno é di fronte alla mia stanza casualmente...
R: ahahah strano

La stanza di gaia é di fianco a quella di Marta invece di fronte ci sono quella di Michele, quella dei genitori e uno studio

Michele's pov
Busso alla porta
G: che c'è?
K: ehi che c'è lo dici a qualcun altro...
G: Michi!!

Gaia mi salta letteralmente addosso, parliamo per un po' finchè Rebecca passa davanti a noi

K: Reby vieni un momento
R: ehm ciao
G:ciao.

Rebecca accenna un sorriso ma Gaia la squadra dalla testa ai piedi e le risponde con tono seccato e infastidito

K: lei é Rebecca, la FAMOOOSA Rebecca
G: si si quella che é diventata la tua coinquilina e quindi?
K: come e quindi?  Presentati bene almeno
G: se se sono Gaia la sorella di Michele.
R: va beh scusa se ho disturbato vado al piano di sotto
G: si brava vai dai miei, loro ci sono cascati ma io lo so cosa vuoi davvero
K: Gaia ...finiscila
G: che ho detto?
K: anch'io vado al piano do sotto vah, oggi sembri arrabbiata

Rebecca's pov

R: ehy ho per caso detto qualcosa di sbagliato?
K: no no é lei che oggi ha qualcosa di sbagliato fidati
R: sarà
MG: Michi vieni un momento
                              ••••
K: che c'è?
MG: ehm per dormire come vi disponete?
K: non saprei come preferite voi
MG: avevo pensato di far dormire rebecca e gaia insieme visto che hanno quasi la stessa età
K: meglio di no, falla dormire in camera mia e io sto sul divano o nello studio
MG: d'accordo

K: allora primo giurami che non farai storie
R: dipende, io non giuro nulla
K: dormirai in camera mia
R: e te sul divano?
K: già
R: non cominciare di nuovo con la storia del divano...
K: oh non iniziare te

PS: che avete da urlare?
K: oh nulla sempre la solita discussione
PS:tipo?
R: so che sono l'ospite, ma posso dormire io sul divano e Michele nella sua stanza
PS: dormite insieme no?
MG: ma che dici non possono
Ps: e perché scusa?
Mg: beh
G: lei puó dormire sul divano senza problemi
K: Gaia che hai stasera?
G: oh nulla piuttosto voi che avete?
Mg: gaia gli ospiti vanno trattati bene lo sai

Michele mi toglie dal caos creatosi in salotto e mi porta in camera sua

K: c'è il letto matrimoniale...

Michi ai gratta la testa e abbassa lo sguardo

R: e dormiamoci in questo letto matrimoniale...
K: io ho sonno
R: io pure
K: ma perché io il pigiama non lo metto in cima alla valigia?
R: e perché io me lo sono dimenticato?
K: non credo che gaia ti presti qualcosa, prendi qualcosa di mio
R: grazie

Ci cambiamo e ci mettiamo a sedere nel letto. Iniziamo a parlare senza accorgerci del tempo che scorre

K: i miei hanno finito e non si sono nemmeno accorti che ce ne siamo andati
R: gaia non sembra molto felice della mia presenza
K: quando presento qualcuno di nuovo in modo particolare di sesso femminile lei diventa così
R: ah wow bello
K: no per niente...

Scoppiano a ridere e ci mettiamo a dormire seriamente


TUTTA COLPA DEI SUOI OCCHI // MICHELE BRAVIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora