16.

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Sentii le sue braccia cincermi la vita e il suo respiro più vicino a me.
Si era messo a cucchiaio, proprio come quando da bambino abbracci il tuo peluche preferito per addormentarti. Mi addormentai dopo circ un'ora e poco dopo mi risvegliai. Erano le 5:39 e anche Michele iniziò a muoversi fino a svegliarsi completamente. Feci finta di dormire per non aumentare l'imbarazzo creatosi in quella stanza
K: ma cos- oddio non é successo nulla spero, non mi ricordo nulla. Perché sono messo cosí?...
R: mmmm....
K: ehm... Giorno?!
R: giorno cos ti é success hai un colorito strano...
Feci finta di nulla
K: ehm ieri sera io e te...
R: se stai pensando al peggio fermati. Ti sei addormentato subito dopo ver toccato il letto
K: e quella posizione?
R: mentre dormivi ti sei messo così, non riuscivo a muovermi e quindi sono rimasta cosí pure io
K: oh meno male
R: vado a preparare il caffé
K: okay arrivo tra un po'

Andai in cucina e vidi un biglietto sul tavolo
" REBECCA
sono ritornato a casa,tra me e Giorgia non é successo nulla, se sembra strana é perché non sa della mia partenza. Ho provato a salutarti ma stando sono entrato in camera ti ho visto abbracciata a Michele, avevi un'espressione cosí serena che ho preferito lasciarti dormire. Ci vedremo presto scrivimi qundo ti alzi, mi raccomando con Michele eh
Un bacio, Matteo ❤"
Era partito senza preavviso? Non é da lui é sicuramente successo qualcosa, preparai la caffettiera e mi misi a sedere rileggendo la lettera
K: oi ma che fai. Il caffé !
Vidi Michel correre verso il fornello
K: tutto bene? Hai un faccia
Diedi la lettera a Michele il quale peró non sembrò affatto stupito.
R: hai letto?
K: si, e quindi?
R: non noti nulla di strano, non é da lui
K: boh sarà ...
R: lasciamo stare vah, vado a chiamare Giorgia
K: ma sono solo le sei
R: allora vado a vestirmi...
K: fai come vuoi
••••
Aprii la porta e vidi Giorgio piangere
R: ma che fai...
Continuava a singhiozzare, mi sedetti sul letto con lei e la abbraccia
G: lo odio
R: Matteo?
G: si quello str***o
R: é pur sempre mio fratello, che ha fatto?
G: mi ha solo usata
R: nel senso che...
G: no no non é successo nulla in quel senso, o per lo meno non ancora
R: o parli chiaro opure lo chiamo
G: no lascialo di la...
R: é tornato a casa..
G: ma come
Al suono di quelle parole pianse ancora piú forte
G: mentre te e Michele eravate al parco, vi abbiamo visti baciarvi così siamo tornati qua, ba ricevuto una telefonata da una ragazza, si é incazzato e ha iniziato a baciarmi in modo molto poco carino. Stava per toccarmi ma fortunatamente siete arrivati voi. Michele dato che ci ha visti mentre ci baciavano ha insistito oer farci dormire insieme, io ho accettato visto che vi siete baciati pure voi ho pensato che steste insieme e quindi ho acconsentito.
R: e poi? Se ti ha toccata lo uccido
G: siamo entrati in camera tua e ha richiamato quella ragazza, hanno litigato e finita la telefonata ha provato a saltarmi addosso ma l'ho respinto e gli ho dato uno schiaffo.
Lui se l'é presa, mi ha stretto i polsi e ha iniziato a darmi dei nomi e poi se n'è andato...

TUTTA COLPA DEI SUOI OCCHI // MICHELE BRAVIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora