* tre settimane dopo *
Ho l'ansia a mille.
Sono davanti alla porta della casa di Federico, con lui...oggi è il fatidico giorno.. Fede mi presenterà ai suoi genitori, mi correggo...a sua madre..
Entriamo a casa e ci accoglie subito una ragazza, che somiglia molto a Fede..deve essere la sorella, di cui mi ha parlato negli ultimi giorni..V:< ciao Fede!> saluta il fratello e poi abbassa lo sguardo su di me < tu devi essere chiara> prosegue. Annuisco semplicemente sorridendo, mentre lei mi abbraccia, quasi mi salta addosso.
Wow..non me lo sarei mai aspettato.
V:< era da tantissimo che Fede non portava una ragazza carina a casa!>
Fede la guarda male..e io rido. XD.F:< abbiamo tutti capito che la mia ex ti stava sui coglioni, ma ora staccati che la soffochi!>
V:< senza offesa ma era un cesso a pedali..lei invece è carinaaa!!> dice strattonandomi dolcemente per le guance.Beh, poteva andare molto peggio..no?
Da quel che ho capito Valentina è una ragazza molto dolce e allegra.Adesso io e fede siamo sul divano, sempre a casa sua, e stiamo cazzeggiando coi telefoni..solo che lui è seduto normalmente e io sono praticamente sopra di lui.
Quando entra vale inizia praticamente a sclerare.
V:< voi due siete proprio carini insieme. Vi shippo troppoo!!!>Oddio, come sarebbe la nostra ship...? Chiarede?
Fedriara? Wtf.Pov's Fede
Sono le 17:30 e Chiara si è appena addormentata....e russa come un orso. Senza svegliarla la prendo in braccio e la porto nella mia stanza, in fondo al corridoio. La adagio sul letto e accosto la porta per far sì che eventuali rumori non la sveglino.
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F:< ehi..sveglia dormigliona! È pronta la cena.> dico accarezzandole i capelli.. quando vedo che non da segni di svegliarsi inizio a lasciarle dolci baci su tutto il viso..
C:< mmmmh...> mugola assonnata..
F:< bella addormentata, è ora di svegliarsi, non credi?> dico abbozzando un sorriso
C:< mmmh...ma che ore sono..?>
F:< le 20:05..>
C:< va bene mi alzo...5 minuti e arrivo.>Pov's chiara
Richiudo gli occhi ma sento due braccia sollevarmi, e solo dopo realizzo che è Federico.
C:< lasciamii! Sono in grado di camminare da sola, sai?
F:< ah, davvero? Peccato che io non voglia lasciarti e voglia tenerti qui, con me.>
Sorrido e appoggio il viso nell'incavo del suo collo, abbracciandolo.
Quando finalmente mi rimette coi piedi a terra, la tavola è già apparecchiata.