Ho passato gran parte della notte a rigirarmi nel letto, rimuginando sulla conversazione avuta con Michael, senza riuscire a cavare un ragno dal buco, purtroppo. Convinta che un caffè mi avrebbe dato la carica giusta, mi ero trascinata fino in cucina, ma ora, contemplando la tazza che ho in mano, ho ancora più confusione di prima in testa.
"Buongiorno, tesoro, dormito bene?" mi chiede Stella facendo il suo ingresso in cucina, il mattino dopo. "Insomma"dico. "Sei pronta a parlarne?" Storco il naso, perché non ho ancora fatto ordine nel casino che alberga nella mia testa. Ma con qualcuno devo parlare, quindi farò uno sforzo. "Ieri Michael mi ha beccato mentre ero al telefono con Luca..." inizio. "Ottimo! Quindi?" "Beh.. ecco.. stavamo facendo gli stupidi..." "E? Dai non tenerla tanto lunga" "Stavo fingendo di essere una di quelle ragazze che sai... al telefono.. fanno cose" sputo fuori. So di essere arrossita, ma parlare di queste cose mi imbarazza da morire. "Wow! Non credevo fossi una da sesso telefonico!" "Non la sono! Certo che non la sono. Stavo facendo finta.. per far divertire Luca... insomma era uno scherzo tra noi!" dico stizzita quando vedo che lei mi guarda scettica. "Mmm ok. E quindi.. Michael vi ha beccati?" "Sì. E ha dato di matto" non saprei come altro descriverlo. "Ora capisco. Per questo quando sono entrata eravate praticamente abbracciati?" Mi schiarisco la voce, perché non so proprio cosa dirle. Lei mi sta ancora guardando, in attesa di una spiegazione. "Mi ha fatto il terzo grado, perché voleva sapere se vado a letto con Luca" "Non sono affari suoi. Eventualmente miei. Ci vai a letto?" chiede, gli occhi a cuoricino. "Anche tu? No, non ci vado a letto, siamo solo amici" "Ma lui.." "Non ne voglio parlare ok? Insomma, ieri sera gli ho detto che non sono affari suoi, anzi mi sono arrabbiata perché lui sembra geloso se io mi vedo con qualcuno quando lui invece se ne va in giro a scopare. E' un ipocrita!" "E' un maschio, Susan. Comunque..non sembravate arrabbiati quando vi ho beccato". Faccio un sospiro e poi parlo "Ha detto che vuole dimenticarmi, che cerca di cancellare il ricordo di me. Che non vado bene per lui, sono troppo buona e dolce" confesso. Stella non mi guarda per quella che sembra un'eternità, poi mi accarezza un braccio. "E' un gran bel casino.." "Già" dico.
"Ora cosa hai intenzione di fare? Con Michael intendo" "Beh non è che possa farci molto. Lui cerca di evitarmi e passa il tempo sbronzo a farsi chiunque gli si proponga, quindi non mi aspetto certo che stamattina come per magia sia tutto a posto. Sappiamo entrambi che non lo è. Lui è parecchio incasinato, ma spero che il terapista lo aiuti a sbrogliare il casino che ha dentro. Io, non so come comportarmi. Gli ho chiesto se sarebbe diverso, se io somigliassi di più a quelle stronze sfrontate che gli ronzano attorno e lui non lo ha negato".
"Allora diventa una di quelle stronze, Susan. Scusa la franchezza, tu lo vuoi ancora? Nonostante tutto?" "Sì" non devo nemmeno pensarci prima di rispondere. "Allora riprenditelo" "Come dovrei fare? Mi respinge, eccetto quando mi vuole, ma poi mi respinge di nuovo. Sono stanca, mi sento una banderuola mossa dal vento" "Prendi in mano la situazione. Lui ti fa ammattire, ti stuzzica, ti vuole ma ti respinge e tu ti crogioli nella sofferenza finché non lo avrai ancora accanto. Fagli assaggiare la stessa medicina. Stuzzicalo e negati, oppure prendilo in giro, insomma, fagli capire che non si sta bene quando chi ami gioca coi tuoi sentimenti!"Due giorni dopo sto ancora rimuginando su quello che ci siamo dette, cercando di capire quali mosse fare e cosa cambiare del mio comportamento, quando Stella rientra a casa con le borse della spesa e un foglio in mano. Con un sorriso grandissimo mi dice: "Festa in maschera!" "Quando?" "Guarda qui" e mi mette davanti il foglio che tiene in mano. "Me l'ha dato Peter poco fa: al Chaos fanno una mega festa di Carnevale, martedì prossimo!" "E tu sei eccitata per questo?" chiedo orripilata. Ho sempre odiato travestirmi, che fosse per Carnevale, Halloween, una recita scolastica o altro. "Oh, sì, dobbiamo assolutamente trovare dei vestiti fantastici. Sì, cara coinquilina asociale, anche tu! Non esiste che rimanga chiusa in casa a mummificarti!" "E da cosa mi dovrei vestire? Tanto tu immagino ti vestirai in coppia con Davide, no?" "Beh, sì, certo, ma non capisci? Sicuramente ci sarà anche Michael!" La guardo in attesa che continui. "Segui il mio ragionamento: per una sera puoi trasformarti in chiunque tu voglia, essere chi vuoi. Potresti mettere in pratica ciò di cui parlavamo l'altro giorno, non ci hai pensato?" Ecco dove voleva arrivare. In effetti potrebbe essere una buona idea, ma mi guardo bene dal mostrarmi troppo entusiasta. "Beh, suppongo di sì. Ma da cosa mi vesto?" "Da qualcuno che non è dolce e carino direi" "Se stai pensando a qualcuno tipo Harley Quin, scordatelo. Non ho intenzione di andare in giro praticamente nuda!" "Beh, tu cosa suggerisci?" "Non lo so, fammici pensare, ok? Oltretutto, magari come mi vede, solo perché sono io, Michael potrebbe scartarmi a priori". La mia amica ci pensa su prima di uscirsene con: "E allora facciamo in modo che non ti riconosca, no?" "Che cosa hai in mente?" "Zitta, donna. Devo pensare attentamente, domani ti dirò cosa ho pensato per te" E con questo si conclude la nostra discussione. Adesso mi tocca aspettare domani per vedere cosa ha escogitato.
Sento bussare alla porta della camera e vado ad aprire. Ho ancora addosso il pigiama, ma oggi non lavoro in biblioteca, quindi dato che devo solo studiare per gli esami, il mio pigiama coi fenicotteri va benissimo. La mia coinquilina, come al solito impeccabile, osserva la mia mise, giudicandola credo bizzarra, poi finalmente mi dice cosa vuole. "Ho trovato il travestimento adatto a te!" Nel dirlo, apre una voluminosa borsa che teneva nascosta dietro la schiena. Mi sporgo per osservare il contenuto, ma è tutto impacchettato. Ok inizio ad agitarmi. "Fantastico" mi costringo a dire, ostentando esultanza, "e da cosa mi dovrei vestire?" chiedo. "Oh tu ti ci vestirai, bellezza, non si discute!". Detto questo, si fa strada in camera mia, appoggiando la borsa sul letto, iniziando da subito a tirare fuori i pacchetti. Il primo contiene un abito fucsia lungo con le maniche lunghe. Mi è andata bene, penso. "Ah, questo è il mio, ti piace? Io mi vestirò da Rapunzel e Davide sarà Flinn Ryder, che ne pensi?" chiede entusiasta. "Bello! Invece per me hai pensato a qualche altra principessa Disney?" chiedo sperando comunque che non abbia scelto, che ne so, Jasmine. La guardo scartabellare tra le buste, per poi tirare fuori una scatola, non troppo grande. "Ecco qui!" esclama. Apre la confezione e ne tira fuori una tutina che sembra fatta di neoprene, avete presente, quello delle mute da sub? Ecco. E' blu e grigia e io sono perplessa. "Chi dovrei essere?" chiedo. "Chiunque tu voglia, ma soprattutto, lei" risponde la mia amica girando la scatola per farmi vedere la foto. "Cosa? Ma ti sembra che possa passare per lei?" "Vedrai, con il trucco giusto e gli accessori, nessuno ti riconoscerà, e tu potrai fare quello che preferisci, con Michael o con Luca, vedi tu!"
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Occhi color cioccolato 2
RomanceSeconda parte della storia di Susan e Michael. Finalmente stanno insieme, ma l'entrata in scena del padre di Michael, che lui non ha mai conosciuto, rompe l'equilibrio tra loro. Mike si chiude in se stesso per non soffrire e mettere ordine nella sua...