Capitolo 26 Susan

2.1K 120 7
                                    

Penso a questa situazione che si è venuta a creare da due giorni e ancora non ho cavato un ragno dal buco. Avrei bisogno che so, di una mano divina che mi dicesse se ho preso le decisioni giuste oppure no. Se dovrei lasciar perdere completamente Luca oppure Michael, dedicarmi solo ad uno di loro, ma non riesco. Da sola non riesco a capire.

"Ehi" mi sento chiamare, prima che una mano si appoggi sulla mia spalla. Mi sono di nuovo estraniata dal mondo, seduta a gambe incrociate su una panchina del campus, un pò lontano dalla mia facoltà. Non volevo parlare con nessuno che conoscevo, così avevo scelto quel punto, motivo per il quale ora stavo per saltare in piedi pronta a fuggire. Se non che, guardando il proprietario della mano, il mio cuore salta un battito. Dio quanto è bello, coi capelli mossi dal vento, gli occhi verdi che spuntano dal bavero del cappotto grigio. Deglutisco, prima di parlare.

"Ciao, Michael. Co... come va?"

Lui ride, pienamente consapevole di avermi preso di sorpresa. O forse ride della mia reazione, chi può dirlo.

"Insomma" risponde poi "ho perso quasi due ore ad aspettare la luce giusta per una foto, poi quando la luce era quella buona, un gruppo di stronzi si è andato a mettere proprio sotto all'albero che volevo fotografare". Ha lo sguardo corrucciato, ma non infastidito come pensavo. Un tempo questo genere di cose lo mandava fuori di testa.
"Ma non sembri arrabbiato" continuo.

Lui si gratta la testa, mormorando una mezza imprecazione, per poi dirmi: "Sì, beh, devo confessarti che mentre aspettavo ti ho fatto qualche foto. Niente di sconvolgente, ma, ecco, diciamo che per oggi pomeriggio va bene così". Sembra imbarazzato, mi fa venire voglia di sorridere e scompigliargli il ciuffo. "Posso vederle?" chiedo di slancio.

Michael mi guarda, indeciso, poi abbassa la testa. "Beh, suppongo di sì, una volta che le avrò sviluppate" dice. "Se non sbaglio stasera hai un impegno".

Cosa? Ah sì, giusto. Stasera sono invitata a cena da Luca. "Facciamo domani?" chiedo, titubante. Come minimo stasera uscirà e rimorchierà qualcuna. Non sono sicura di voler entrare in casa sua e sentire l'odore di un'altra. Dio come sono paranoica.

"Certo, ci vediamo a pranzo?" propone lui "Tanto Davide e Stella saranno ancora a letto a mezzogiorno!" dice e io scoppio a ridere, perché in effetti la mia amica non è molto mattiniera.

"Ok, che vuoi mangiare?" chiedo, pur sapendo che per lui solo una cosa va bene a colazione, pranzo e cena. Oltre al sesso, ovviamente. "Pizza!" esclama. "Non mi stupisce. OK ci penso io" dico scuotendo la testa, soprattutto per togliermi dalla testa le immagini erotiche che mi sono venute in mente con lui protagonista.

"Torni a casa, ora?"

"Cosa? Ah, sì. Anzi, non pensavo fosse così tardi!"

"Ti sei di nuovo rintanata nel tuo mondo? Che libro stai leggendo?" chiede cercando di sbirciare il titolo del libro che sto invece cercando di nascondere. E' una storia d'amore parecchio sdolcinata. Non gli farò leggere il titolo nemmeno morta.

Allungo il passo, e mentre lui fa lo stesso per starmi dietro, infilo il libro nella borsa, chiudendola poi a prova di intruso. "E' così grave da nasconderlo?" chiede.

"Mmm.. non è il tuo genere diciamo".

"Storia di fantasmi?" incalza.

"No, se proprio vuoi saperlo, è una storia d'amore ambientata nel Medioevo" dico tutto d'un fiato, per poi girarmi dall'altra parte. Lui rallenta un pò, per poi riprendere a camminarmi accanto. "Scusa, non volevo" dice. "Figurati, non c'è problema" esclamo, anche se sappiamo benissimo entrambi che non è vero.

"E così.. stasera conoscerai papino?" chiede, non capisco se per irritarmi o solo per fare conversazione. Gli rivolgo uno sguardo acido, gli occhi stretti, prima di rispondere. "Esatto. Stasera Luca mi porterà a casa sua per cena, e conoscerò suo padre. Ci sarà anche suo fratello, ma lui lo conosco già" dico. Annuisce, assorto.

Occhi color cioccolato 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora