Cap 10 Un addio inaspettato.
Pov Yaku
Guardo la gente che passa, seduto ad un tavolino del bar dove lavora Shouyou, mentre aspetto la persona con cui ho appuntamento.
<< Ciao >> il solito tono incolore di Kenma mi fa sorridere.
<< Ciao Kenma, grazie per aver accettato d’incontrarmi. Volevo parlare con te, prima di andarmene via da Tokyo! >> gli sorrido amaro, notando la sua espressione di puro stupore.
<< E Kuroo? Il tuo tentativo di far... Che cosa è successo Yaku? >> sempre diretto il mio caro Kenma.
Hinata si avvicina, prendendo la nostra ordinazione. Come un bravo cameriere, continua il suo lavoro.
Kenma in silenzio mi fa capire che sta aspettando la mia risposta.
Se penso al dolore che ho provocato a lui e Lev... Forse merito la brutta fine del mio tentativo con Kuroo. Chi semina, raccoglie.
<< Cosa potevo aspettarmi da Kuroo? È sempre stato serio solo con te Kenma, ma io ho voluto provare lo stesso... È andata male. Ora sembra preso dal suo nuovo amante... Meglio dire dalla sua vecchia fiamma, Tsukishima! >> uso un tono sarcastico e guardo con rammarico l'espressione ancora più sorpresa di Kenma.
Il silenzio scende tra di noi, infranto solo dal rumore provocato dalle persone dentro il locale.
Kenma non sa cosa dire, lo capisco dalla sua espressione << Non avrei mai detto che si sarebbe messo a giocare ancora con Tsukishima. Però hai ragione... Non ci puoi fare nulla. Yaku, lui era serio con me, ma alla fine è andata male. Un giorno quando sarò pronto chiederò i dettagli a Kuroo stesso. Ora voglio godermi Lev in tutti i sensi >> sentire Kenma parlare così tanto è sempre sorprendente.
<< Fai bene, è un ragazzo serio e sincero, ma non merita di vivere nell'ombra. Chiarisci presto con Kuroo, perché Lev deve sapere che sei solo suo>> sorrido amaro, ricordando i momenti belli passati con quello stupido gigante.
Lev merita il meglio e Kenma è perfetto per lui!
Mi alzo e saluto Kenma e Hinata, dicendogli addio.
Vedo Shouyou confuso, chiedere a Kenma cos’è successo. Non sento il loro dialogo, ora so solo che la Germania mi aspetta.
Decido di non dire nulla a Kuroo. Quando partirò, gli dirò semplicemente addio con un messaggio.
Lacrime calde e amare scendono involontarie dai miei occhi. Sono un codardo, ma ormai voglio cominciare una nuova vita e l’unico modo per farlo è allontanarmi da tutti. Raggiungerò mio fratello maggiore, per gestire assieme l'azienda di famiglia: addio a tutti... Addio Kuroo... Addio Lev, mio unico e vero amore.
Pov Hinata
Mentre torno a casa, penso a Yaku... Non lo avrei più rivisto e un po' mi dispiace.
Giro l'angolo e mi scontro con una persona << Mi dispia... Ah, Kageyama... >> fra tutte le persone di Tokyo, proprio lui dovevo incontrare.
<< Oh. Ciao! >> mi guarda, in un primo momento con stupore, poi diventa serio << Quando possiamo parlare? Sei padre e sei vivo. Sono confuso Hinata! >>.
Guardo Kageyama in modo serio, ma non posso rispondere a caso << Devi aspettare, un giorno sarò pronto... Promesso! Ma ora ho un altro problema da risolvere. È più importante di tutto il resto >>.
Kageyama annuisce. << Come sta tuo figlio? Se ho capito bene ha preso delle botte da una maestra. Non oso immaginare la tua rabbia e la paura per quel piccolo... >>. Mi sorprende non poco Kageyama... È diventato meno stupido in America?
<< Storia lunga, ma la maestra picchiava da tempo un bambino che mio figlio ha difeso... Coraggioso no? >> chissà cosa farebbe se sapesse che è anche suo figlio. Mi fa uno strano effetto parlare di Kou con Kageyama.
Lo saluto e sento il suo sguardo su di me fino a quando non giro l'angolo.
Il cuore batte veloce... Non va bene. Non amo più Kageyama, ma i suoi occhi sono troppo intensi.
Tutt’ora amo perdermi in quei occhi blu notte, forse perché uguali a quelli di Kou... Occhi come due gemme preziose.
<< Shouyou! >> sobbalzo, ma subito mi volto verso la voce che mi ha chiamato e mi butto tra le sue braccia << Toshi! Ho finito per oggi ed ho due ore libere >> gli sorrido solare e con una lieve nota di malizia, lo provoco.
<< Allora vieni a casa mia >> il tono serio di Toshi mi fa fremere e vedo una sua mano stringere la mia. Insieme andiamo a casa sua.
Appena arriviamo, entro e dopo essermi tolto le scarpe, mi fermo al centro del suo salone. Non devo aspettare molto... Le sue labbra calde lambiscono la pelle del mio collo, mentre le braccia mi avvolgono in un abbraccio.
Sento le sue mani farsi strada sotto la maglietta che presto viene tolta, mentre con la bocca mi tortura il collo e le orecchie, strappando gemiti leggeri alle mie labbra.
<< Sei così bello Shouyou... Non mi basti mai! >> la voce roca di Toshi, mi provoca scariche di piacere che mi attraversano tutto il corpo.
Bramo ogni parte del suo fisico scolpito. Piano gli sollevo la maglietta attillata e con le labbra vado a leccare e baciarne la pelle, partendo dal ventre definito. Risalgo a torturare gli addominali, mentre piano sfilo via la maglietta.
Lentamente raggiungo il suo grande petto e mi soffermo a giocare con i suoi capezzoli, già duri.
Lui inizia a gemere, ma non si accontenta di stare fermo: insinua le mani nei miei pantaloni, andando a toccare l’erezione che chiede attenzione.
Un forte gemito scappa dalla mia bocca e Toshi sorride soddisfatto. Presto ritorno a donargli piacere torturando con morsi, baci e lappate il collo e i lobi delle orecchie, mentre con le mani inizio a frizionare il membro già eretto.
Toshi stanco di aspettare lambisce le mie labbra, iniziando un gioco umido dove le nostre lingue si intrecciano in una danza di piacere. Con le mani ci doniamo piacere fino a che non veniamo assieme.
Non faccio in tempo a riprendermi dal torpore che mi sento sollevare da lui, come un sacco di patate. << Sei un re rozzo, non lo sai che dovresti prendere in braccio il tuo principe in modo accurato? Bruto... Hahahahahaha... >> inizio a ridere e fingere ostilità. Picchio leggermente la schiena di Toshi, mentre lui mi porta in camera sua. Mi butta sul letto con poca grazia e mi sfila con un unico gesto slip e pantaloni. Lo guardo con stupore: ha il fiato corto e i suoi occhi sono dilatati. Sembra un’aquila che analizza la sua preda, prima di divorarla.
Mi lecco le labbra in modo provocante e lo guardo sorridendo malizioso. << Fammi tuo Toshi! >>.
Lo vedo deglutire e sgranare gli occhi, tornando subito serio.
Sento le sue mani farsi strada lungo i miei fianchi: mille scariche di piacere percorrono la mia schiena. Il cuore accelera il suo battito, mentre rivoli di saliva scendono dalle mie labbra unite alle sue in un bacio intenso e coinvolgente.
I nostri gemiti sono soffocati dai baci, che interrompiamo solo per riprendere ossigeno.
Non mi accorgo della sua preparazione accurata, fino a quando non lo sento penetrarmi con un’unica energica spinta. Inizia subito a muoversi dentro di me, colpendo la prostata.
<< Ahhhhh Awwwnnn... Toshi, Asp... Ahhh >> le sue spinte sono veloci e sento mille scariche di piacere percorrermi il corpo.
Con le mani gli graffio le sue spalle, riprendendo a gemere.
Non ci vuole molto per farmi venire una seconda volta e far raggiungere il piacere anche a lui, svuotandosi dentro di me, mentre io sporco i nostri ventri.
Lo abbraccio stretto, cingendogli la vita con le mie gambe << Ti amo così tanto Toshi... >> prendo il suo volto tra le mani, baciandolo dolcemente. Gli sorrido con affetto.
Ricambia il mio sorriso. Il mio cuore perde un battito. Ci scambiamo altri dolci e passionali baci.
Mi ha catturato.
Pov Natsu
Sono passati tre giorni da quella brutta esperienza e Shouyou non ha più lasciato Kou da solo, rinunciando persino a lavorare. Però il suo datore di lavoro, dopo due giorni, gli ha imposto tornare a lavorare.
<< Ci penso io a Kou, Ni-chan fila a lavorare, altrimenti mi arrabbio. Ho deciso di portarlo al parco giochi! >> e dopo tanti tentativi, sono riuscita a portare il mio piccolo nipote nel luogo che tanto desiderava vedere.
Papà Mamoru non era tanto sicuro a lasciarmi andare da sola. Sono pur sempre una minorenne… quindi ora siamo qui al parco giochi con assieme.
<< Nonno, nonno, andiamo sulla giostra? >> Kou è impaziente. Se fosse per lui avrebbe giocato a tutto in un’unica volta.
Ammiro mio padre quando sorride dolce al piccolo Kou e il mio cuore perde un battito, mentre la mia mente ritorna a un ricordo lontano di me bambina, al parco giochi con mamma e Shouyou.
Sospiro attirando l’attenzione di Mamoru << Tutto bene piccola mia? >> sobbalzo sorpresa e subito annuisco. Non voglio che si preoccupi per me.
Mentre ci incamminiamo verso la giostra, noto il sempai e il mio cuore perde un battito.
<< … Ah! Okegawa senpai! >> lo guardo con occhi sgranati per la sorpresa e poco dopo mi rendo conto che non è da solo.
<< Tasuku-kun, che sorpresa. Oh! Questo è mio zio Oikawa Tooru. Ho vinto due biglietti giocando a una lotteria e non sapevo con chi andare… >> lo vedo grattarsi la nuca nervoso e stranamente inizio a ridere.
<< Dovevi invitare questa bella signorina, no? È un piacere fare la conoscenza di… mmm lo sai, mi ricordi qualcuno! >> sobbalzo per la vicinanza improvvisa dello zio di Okegawa.
<< Forse… perché conosci mio fratello maggiore, Tasuku Hinata Shouyou! In passato solo Hinata Shouyou >> lo vedo sgranare gli occhi stupito.
<< Oh! Davvero? Molto interessante e mio nipote mi ha nascosto questa preziosissima ragazza! >> gli rivolgo uno sguardo smarrito.
Poi lo vedo bisbigliare e discutere appena con il senpai, ma la mia attenzione viene catturata da colui che mi chiama con affetto << Oba-san, Oba-san… vieni a giocare anche tu? >> sorrido dolce al piccolo Kou e lo prendo per mano, salutando i due che si sono messi a parlare fra loro.
<< No! Aspetta, possiamo unirci a voi? >> la domanda dello zio del senpai mi sorprende non poco, ma alla fine annuisco sorridendo, dopo essermi accorta del viso rosso del senpai… possibile che lo metta in imbarazzo?
Raggiungiamo mio padre e dopo le dovute presentazioni passiamo un’ora alle giostre per bambini, fino a quando mio padre non mi dà il permesso di andare insieme al senpai e suo zio alle giostre dei più grandi, con la raccomandazione d’incontrarci per l’ora di pranzo al ristorante scelto sulla mappa del parco giochi.
Mi diverto molto insieme al senpai. E devo ammettere che anche la compagnia di suo zio non è male.
<< Natsu-chan! Posso chiamarti così? >> arrossisco appena, ma annuisco con il capo.
Oikawa sorride contento, ma stranamente un brivido mi percorre la schiena.
<< Chi è quel piccolo bambino? Kou, se non erro. >> rimango sorpresa dalla sua domanda << È il figlio di mio fratello maggiore, perché? >>.
Lo sguardo di Oikawa si congela dalla sorpresa << Oh! Ma… aspetta lui non sta con Ushijima? Sai lo conosco… e mi ha detto della sua relazione con tuo fratello! >> il suo gelido sorriso mi spaventa un po’ e non so spiegarmene il motivo.
<< È una storia lunga e solo mio fratello ha il diritto di raccontare la sua vita e quella… di Kou! >> faccio un passo indietro e Oikawa mi guarda confuso per pochi secondi.
<< Hai ragione, chiederò ai diretti interessati. Shouyou padre, non l’avrei mai detto! >>
Il tono sarcastico di Oikawa non mi piace.
<< Sho è la mia mamma! >> la voce di Kou ci fa sobbalzare, papà mi guarda teso.
Oikawa si abbassa mettendo pari il suo sguardo a quello di Kou << Piccolo, Shouyou è un maschio, non può essere la mamma, forse quest’ultima… >> non riesce a finire il discorso, perché Kou lo interrompe << Invece sì, mamma Sho è speciale, il mio papà non lo conosco e non m’interessa conoscerlo! >> vedo l’espressione di Oikawa piena di stupore, come quella del senpai e di papà.
<< Dai Kou! Smettila ora, andiamo a mangiare >> cerco di rompe la conversazione, ma noto il dubbio sul volto di Oikawa, il quale si fa silenzioso, come se stesse pensando seriamente alle parole di Kou.
Passiamo il pranzo insieme a loro e anche parte del pomeriggio, dopodiché li salutiamo per andare all’entrata, dove ci sarà Shouyou insieme a Ushijima.
<< Oh davvero? Posso venire a salutare anche io? >> vedo il senpai cercare di convincere lo zio a desistere, ma io annuisco, anche se un brivido mi suggerisce di fare il contrario.
Appena usciamo tutti dal parco giochi, andiamo incontro a Shouyou e Ushijima. Si fa strada tra noi uno strano silenzio.
Pov Lev
Non posso credere a quello che mi ha detto Kenma quando è rientrato a casa. Yaku se ne andrà e non lo rivedremo mai più... Non riuscirò a vederlo nemmeno per un'ultima volta…
Da quando ho avuto questa terribile rivelazione, il rapporto tra me e Kenma si è congelato; io lo amo, ma forse con Yaku non è ancora finita.
<< Tu lo ami ancora vero? >> la domanda di Kenma mi fa sobbalzare. Mi volto a guardarlo e noto la sua espressione seria.
<< Kenma... Io, non... >> non merita bugie, entrambi abbiamo sofferto a causa delle menzogne dei nostri ex ragazzi. Eppure sono qui che non faccio altro che pensare a Yaku... Non voglio perderlo, ma io amo anche Kenma, però Yaku è ...
Abbasso lo sguardo colpevole. Le promesse d'amore e fedeltà che ho fatto a Kenma giorni fa, sembrano un lontano ricordo.
<< Va da lui Lev! >> alzo lo sguardo e guardo inorridito Kenma. Come può pensare che corra da colui che mi ha ferito così tanto?
<< No! Io non voglio più... Io sto con te e amo solo te Ken...ma >> non riesco a dire nulla a causa del suo sguardo gelido.
Ha ragione lui. Io amo troppo Yaku! Vorrei avere una seconda occasione con lui.
<< Scusa Kenma... Io... >> sorrido amaro e Kenma ricambia, poi mi prende per mano e mi guarda con decisione.
Insieme andiamo a casa di Yaku che sicuramente starà preparando le valigie per la sua silenziosa partenza.
Io e Kenma ci scambiamo un lungo abbraccio d'addio, prima che lui se ne vada e io mi decida a suonare il campanello.
Appena Yaku apre la porta, rimane basito nel vedermi << Lev cosa ci fai... Ah! >>.
Non lo faccio concludere stringendolo a me e, dopo aver chiuso la porta, lo sbatto contro questa. Lo bacio con passione.
Facciamo l'amore senza freni sul pianerottolo dell'entrata.
Yaku è sopra di me e dopo recuperato un normale battito cardiaco, inizia a ridere e poi piangere.
<< Non ti merito Lev... Perché vuoi ancora... >> aspetto che concluda, ma non sembra averne l’intenzione.
<< Ti amo! Sono uno stupido... Ma io voglio provare ancora a stare con te Yaku... Morisuke! Dammi qualche giorno, e ti raggiungerò… Se vorrai >> mi guarda stupito. Poi altre mille espressioni attraversano il suo viso.
Alla fine sorride e annuisce << Sì, mi basta avere te al mio fianco Lev. Grazie di amarmi ancora >>.
Sorrido, afferrandogli la mano e mettendogli al dito l’anello che avrei voluto donargli quel giorno.
Yaku mi guarda con puro stupore.
<< L'anello che volevo darti come sorpresa mesi fa... Quel giorno... Ehm ehm... >> sorrido amaro e lo stesso fa lui, scusandosi.
Lo stringo a me e rifacciamo l'amore: voglio stare con lui, spero che Kenma un giorno riesca a perdonarmi.
Pov Ushijima
Accompagno Shouyou a prendere Kou e sua sorella. Gli stringo la mano con la mia e guardo il suo viso arrossire. Non vorrei mai lasciare questa mano. Vorrei poter stare con lui in ogni momento.
Camminiamo per un po' in silenzio e stranamente Shouyou non ha nulla da dire. Gli lancio una veloce occhiata, notando il suo sorriso felice. Contagiato sorrido anche io.
<< Adoro il tuo sorriso, sei bellissimo! >> il complimento di Shouyou mi fa perdere un battito. Gli stringo la mano e lo porto con me in un vicolo secondario, baciandolo intensamente e staccando le nostre labbra quando il bisogno d'ossigeno diventa indispensabile.
Shouyou mi guarda con occhi languidi, mentre le labbra gonfie e rosse sono bagnate dalla nostra saliva.
Vorrei prenderlo adesso senza tanti problemi, ma mi rendo conto che non è opportuno. Ho perso la testa per lui! Mai mi ero comportato così con altri o per meglio dire, mai avevo agito senza freni e solo guidato dall’’istinto.
Tutti mi apprezzano per il mio sangue freddo e il mio essere razionale, ma con Shouyou mi rendo conto, ogni giorno di più, di una parte nascosta dentro di me. Così ignota che mi spaventa. Eppure i brividi e le nuove sensazioni che sto assaporando mi fanno sentire vivo.
Decido di calmare i bollenti spiriti e di andare all’entrata del parco giochi, restando entrambi basiti per un incontro inaspettato.
<< Chibi-channnnn, sei vivo! >> non mi degna nemmeno di uno sguardo, ma quello è il problema minore… la mia domanda è, cosa ci fa Oikawa Tooru al parco giochi insieme a Natsu e Kou?
Shouyou indietreggia di un passo, irrigidendosi << Oikawa san… come stai? >>.
La reazione della mia dolce metà deve piacere poco a Oikawa, ma solo io mi accorgo di quell’ attimo di rabbia.
<< Oikawa, cosa ci fai qui, insieme alla famiglia del mio ragazzo? >> decido di intervenire, mettendomi tra lui e Shouyou.
<< Mammaaaaaa! >> vedo Kou correre da Shouyou che lo prende in braccio, dandogli tanti piccoli baci pieni d'affetto. Anche Mamoru si avvicina e da un bacio gentile tra i capelli a Shouyou.
Con la coda dell'occhio, noto Natsu che chiacchiera, sorridendo dolcemente, con un ragazzo che avrà la sua età o poco più.
In un primo momento Oikawa mi ignora, incantato a guardare Shouyou e Kou insieme: un brivido mi attraversa tutto il corpo... Possibile che sia ancora innamorato di lui?
Poco dopo mi guarda con quel falso sorriso, che ho imparato a riconoscere negli ultimi anni.
<< Sono venuto al parco giochi con mio nipote, il figlio di mia sorella maggiore. Abbiamo incontrato l'allegra famigliola e dato che Takeru e Natsu-chan si conoscono, abbiamo deciso di passare il pomeriggio insieme, felici e contenti! >> non so perché, ma dentro di me sento nascere il desiderio di colpirlo. L'istinto mi dice che sta tramando qualcosa, ma cosa?
<< Avete fatto bene, così vi siete divertiti >> vedo Oikawa guardarmi con occhi sgranati, effettivamente non è da me, parlare bene di cose fatte in gruppo.
<< Wuoh, il grande Ushi... Ushijima, diventato buono grazie a Chibi-chan! ... >> lo sento mormorare tra se e se e poco dopo inizia a ridere.
Shouyou si avvicina, stringendosi al mio braccio e sorridendo dolce. Nel mentre Kou si aggrappa a una delle mie gambe e mi sorride dolce << Papà, mi prendi in braccio? >> il mio cuore perde un battito e con il braccio libero, prendo Kou tra le mie braccia. Gli do un bacio sulla fronte, baciando anche Shouyou e tutti e tre sorridiamo felici.
<< Noi togliamo il disturbo, andiamo Takeru! >> sento una nota fredda come il ghiaccio nella voce di Oikawa, che senza aspettare suo nipote, se ne va.
Takeru saluta Natsu e tutti noi alla veloce e lo raggiunge.
<< Ma... Che gli è preso? Aveva la cacca? >> lo stupore e le domande idiote di Shouyou, mi fanno scoppiare a ridere. Tutti mi guardano con stupore e iniziano a ridere.
<< Cosa dici davanti a tuo figlio? Stupido! >> Mamoru è il primo a smettere di ridere e colpisce con uno schiaffo leggero il capo di Shouyou, che inizia a brontolare appena e a gonfiare le guance dall'offesa del padre.
Dopo una lunga chiacchierata, ci dirigiamo tutti insieme verso casa di Shouyou, ma lungo il tragitto incontriamo Kenma in lacrime.
Shouyou mi lascia la mano, correndo da lui e abbracciandolo << Kenma... Cosa è successo? >> non riceve risposta e mi guarda serio.
<< Noi andiamo a casa, dimmi qualcosa quando vuoi rientrare ok? Mi raccomando! >> decido di lasciarlo solo con il suo migliore amico. Ora Kenma ha bisogno di lui.
Dopo aver accompagnato Kou e famiglia a casa rimango un po' con loro, ma dopo un'ora decido di rientrare a casa mia. Per tutto il tragitto il mio pensiero va a Shouyou… Lo amo troppo.
Pov Bokuto
Se ripenso a quel giorno. Agli occhi spenti e umidi di lacrime dei bambini che poco prima erano luminosi e pieni di vita. Allo sguardo della sensei Yuna, dolce e pieno d'amore, sostituito da odio, frustrazione, e rabbia... Non capisco…
Come si può fingere così bene? Come si può avere il coraggio d’alzare le mani su dei bambini che sono la metà del proprio corpo? E poi da quanto tempo andava avanti quella orribile situazione?
Mi stringo la testa tra le mani e un gemito di rabbia mi sfugge << Che cosa orribile... Com'è possibile? ... >>.
<< Basta Tarou! Non puoi sapere bene la situazione se non vai ad informarti ... Non è colpa tua, ok? >> sento le braccia di Yukie stringere le mie spalle e appoggiare la fronte alla mia schiena.
<< Yu... Sono così arrabbiato. Come si fa a spezzare la gioia di un bambino e non aver alcun senso di colpa? Io ho provato una rabbia cieca e ho colpito quella donna senza pensare. Il piccolo Shota è scappato dalla paura... E io ho avuto un senso di colpa verso quella... Quella... Se fosse successo qualcosa a Shota e Kou, sarebbe stata colpa mia! Ma ... >> non riesco a concludere, sento la gola diventare secca e lacrime calde e amare, scendere dai miei occhi.
Sento Yukie spostarsi e venirmi davanti. Con le mani mi afferra il viso, asciugando le lacrime con le dita.
<< Non piangere stupido rapace, dopo diventi più brutto e sì che i bambini scappano dalla paura >> guardo basito la donna a cui ho donato il mio cuore. La scena da lei descritta si fa strada nella mia testa e non posso trattenermi, scoppiando a ridere.
<< Sei pessima a consolare Yu! Ma ti amo lo stesso >> la vedo arrossire come un peperone e iniziare a balbettare parole senza senso.
Sorrido e la stringo in un caldo abbraccio, rubandole un tenero bacio che la fa arrossire ancora di più.
<< Cosa farei senza di te Yukie? >> la vedo sgranare gli occhi dalla sorpresa, ma poi abbassarli.
<< Avresti realizzato il tuo sogno di continuare con la pallavolo... Io >> la guardo con uno sguardo pieno di rabbia. Yukie se ne accorge e smette di parlare e inizia a tremare appena, riabbassando lo sguardo.
<< Capisco! Avrei dovuto abbandonare la donna che amo e con cui voglio creare una famiglia per uno sport? Io amo la pallavolo, ma amo di più te. Non mi interessa se sei su quella maledetta sedia per il resto della tua vita. Io ho scelto di starti accanto perché... Ti amo. Se tu non vuoi dillo e me ... Ah... ragione... >> tremo dalla rabbia.
Come può pensare ancora adesso che io la ritenga un peso? Mi demoralizza e mi ferisce.
La vedo negare con la testa, continundo a tremare. Sento un singhiozzo e capisco che sta piangendo.
<< Ahhhhh e poi sarei io il bambinoooo... Stupida sciocca! >> la prendo in braccio con poca grazia e la porto in camera, buttandola sul letto.
Yukie mi guarda con occhi umidi di pianto interrotto e spalancati all'inverosimile. Cerca di dire qualcosa, ma io l'anticipo.
<< Eh già, mi tocca dimostrarti quanto ti amo in tutto e per tutto. Non mi piace perdere il controllo... Potrei esagerare mia principessa >> il mio sguardo da predatore la fa irrigidire appena.
Di solito balbetto o tremo in queste situazioni, ma per oggi sono fuori di me: tra Yuna e quello che ha fatto, ed ora Yukie con quel discorso che credevo risolto, sento il sangue ribollire nelle vene.
<< Scusa Tarou ... Non volevo ferirti, davvero! >> trema e mi rendo conto che la sto spaventando davvero. Tremo dalla rabbia e mi sdraio accanto a lei, dandole la schiena.
<< Non dirlo più... Sono stanco della tua poca fiducia in noi e dei miei sentimenti nei tuoi confronti… >> mi volto verso di lei che ha ricominciato a piangere.
L'abbraccio stretto, attirandola a me. Mi posiziono sopra di lei, guardandola con un sorriso malizioso che la fa arrossire.
Inizio a dargli tanti piccoli baci tra i capelli lisci e profumati di pesca.
<< Ti amo sciocca. Dovrei esserci io al tuo posto e lo sai. Se non fosse per te, forse io non ci sarei più. Tu mi hai salvato per amore, ora permettimi di dimostrare quanto ti amo. Yukie amami e basta! >> mi sento stringere in un forte abbraccio e sorrido iniziando ad assaggiare il suo collo, le orecchie e le sue morbide labbra.
Gli slaccio la camicetta con una mano, mentre con l'altra accarezzo i suoi fianchi. Con la bocca continuo a torturare le sue orecchie, il collo, il mento e le labbra.
I gemiti di Yukie sono una dolce melodia << Kou... Tarou, hhmm... Ah ahhh >> sorrido e dopo m’impossesso delle sue labbra, coinvolgendo Yukie in un bacio passionale e umido: le nostre lingue si intrecciano e rivoli di saliva escono dalle nostre labbra unite. Mi stacco da lei per riprendere ossigeno e mi avvento per l'ennesima volta sul suo collo leccandolo e succhiandolo.
Con una mano riesco a slacciarle il reggiseno e lo lancio in un punto a caso della camera, poi inizio ad accarezzare con movimenti dolci e rotatori un seno, mentre con le labbra scendo dal suo collo pieno di succhiotti, con una lunga lappata fino al capezzolo dell'altro seno.
Yukie geme più forte e con le mani mi stringe i capelli, aiutando i miei movimenti per regalarle più piacere. Continuo così per un tempo indefinito, assaggiando ogni centimetro, soffermandomi più a lungo nei punti erogeni di Yukie dalla vita in su.
Ricordo bene le parole del medico: << Non sente più nulla dalla vita in giù, sarà paralizzata a vita. Mi dispiace! >> quelle parole mi avevano devastato, era colpa mia se la donna della mia vita era in quelle condizioni.
Io amo tanto Yukie e mai mi pentirò della mia scelta.
Con il tempo ho imparato a darle piacere, nonostante la scomoda situazione. Tanti pensano che non si può definire un gran piacere fare l'amore con un invalido. Quanto possono essere banali e stupide queste povere persone?
<< Koutarouuuu ... Awwnnn, mi sento al limite >> ecco il momento che aspettavo. Yukie sente fremiti in tutta la zona alta del corpo e ormai ho capito che è al suo limite.
La penetro iniziando a spingere per darmi piacere, con le mani le accarezzo la schiena al ritmo delle mie spinte.
Veniamo insieme urlando i nostri nomi e il nostro amore: Yukie è la mia vita.
Dopo facciamo la doccia insieme e l'aiuto a rivestirsi.
<< Mi allunghi la borsetta...per la pillola >> la guardo serio, ormai abituato a quella routine, ma stavolta non lo faccio.
<< Yu, ti va di smettere di prenderla? Mi piacerebbe provare ad avere un bambino con te! >> la vedo sgranare gli occhi e subito dopo diventare lucidi per l'emozione. Mi tira a se in un abbraccio e annuisce con gioia.
Pov Iwaizumi
Da tre giorni Koushi ha mille umori diversi: arrabbiato, frustrato, depresso, malinconico e chi più ne ha più ne metta.
Non so quanti pugni gli ho già dato in testa, anche se alcune volte risponde con l’immancabile mossa di karate colpendo il mio povero fianco destro.
Le volte in cui iniziamo a picchiarci come ragazzini e a urlarci contro, continuiamo finché stanchi non cadiamo a terra stremati. Poi iniziamo a ridere come scemi, concludendo il tutto facendo l’amore in modo frenetico, come se fosse l’ultima volta prima della fine del mondo.
Amo Koushi più di ogni altra cosa al mondo e non potrei mai vivere senza di lui.
<< Come stai oggi amore mio? >> lo abbraccio da dietro e gli faccio la stessa domanda degli ultimi giorni. Koushi sorride dolce << Sto bene Haji... Ho capito la tua preoccupazione, ma non diventare noioso ti prego! >>.
Inizio a fargli il solletico e lo mordo sulla spalla << Noioso a chi! Ti mangio e poi vediamo se sono noioso >>.
<< Ok ok, hai vinto tu... HAHAHAHA.... Mmmh. Agente la prego di perdonare questa boccaccia. ... HAHAHAHA Haji... uhmmmm >> tra il solletico e i morsi con tanto di baci e succhiotti, Koushi non sa più se ridere o gemere.
Raramente abbiamo litigato, tenendoci il muso non più di tre giorni.
Decido di portarlo fuori e andiamo a fare una passeggiata al parco tenendoci per mano: al diavolo lo sguardo della gente. Mi basta vedere Koushi sorridere di cuore.
<< Ciaoooo ragazzi, il solito? Gusto cioccolato e menta per il nostro agente preferito e gusto panna e pesca per il nostro angelo? >> sorrido dando l'ok.
Vicino al parco c’è sempre Ogura Satoru, un signore di mezza età che gestisce la sua gelateria: è alto come Koushi, ha i capelli grigi ricciuti e gli occhi castano nero. Ha sempre il sorriso sulle labbra e oltretutto è colui che ci ha venduto la casa dove vivo attualmente con il mio angelo.
Koushi ride e chiacchiera con il signor Ogura, ma poi la mia attenzione viene rapita dal suono della porta che viene aperta e appare… << Kageyama? Ma guarda come sei cresciuto! >> il mio tono vivace fa sobbalzare i presenti.
Koushi si volta di scatto e lo guarda con stupore: è veramente cresciuto e non solo in altezza, anche lo sguardo oltre al fisico più atletico. Tutto il suo corpo grida maturità.
Kageyama ci guarda con altrettanto stupore << Sugawara senpai, Iwaizumi senpai… ma cosa?! >>.
Koushi gli si avvicina, arruffandogli i capelli con un gesto amichevole. Gli sorride << Guarda te, ma non eri in America? >>.
<< Sì, ma ho saputo che il mio idolo è qui in Giappone e poi ho avuto problemi con i compagni di università... In America sono ... Storia lunga >> parla con titubanza e lo sguardo basso. Ha i pugni stretti, segno negativo.
<< Voi lo sapete che Hinata è vivo ed è pure padre... >> lo sguardo e il tono sono seri, ci sorprende. Io e Koushi ci guardiamo un attimo e poi torniamo a dare la nostra attenzione a Kageyama.
<< Si lo so, suo figlio viene alla scuola materna dove lavoro come tirocinante! >> le parole di Koushi, sorprendono Kageyama << Oh! Sei un maestro della materna e tu Iwaizumi senpai? >>.
<< Agente di polizia! >> poi guardo il mio ragazzo << Koushi che facciamo? Lo prendiamo il gelato? magari unisci... Kageyama? >> noto il viso sbigottito del diretto interessato che ci guarda alternando lo sguardo su di noi.
<< Ma voi due state insieme? >> la domanda di Kageyama mi fa arrossire.
<< Si ragazzo, stanno insieme e sono la coppia più dolciosa di questo mondo! >> le parole di Sartoru mi fanno sprofondare dall’imbarazzo.
<< Sato-san ... Smettilaaaa, Ahhhh, che vergogna! >> vedo Koushi coprirsi il viso, completamente rosso, con le mani e scuotere la testa in senso negativo: è troppo tenero.
Mangiamo il gelato, parlando di vecchi ricordi in comune e poi usciamo insieme.
Per strada camminiamo a lungo per il parco.
Una voce impossibile da non riconoscere, attira la nostra attenzione << Guarda che bella serata Kenma, vedrai andrà meglio. Ora urla con me: AL DIAVOLO KUROO E LEV! >> Hinata è in piedi sopra la panchina e al suo fianco c'è un Kenma basito, come noi tre, ma ha gli occhi lucidi, gonfi e rossi.
<< Tu sei tutto matto Shouyou! AL DIAVOLO KUROO E LEV! GRAZIE PER ESSERE MIO AMICO SHOUYOU! >> anche Kenma si è messo in piedi accanto a Hinata e dopo un po' urla e scoppia a ridere. Hinata si unisce a lui e noi a loro, attirando così la loro attenzione.
Kenma si mette a sedere, rosso in viso per l'imbarazzo e abbassa lo sguardo, mentre Hinata ci viene incontro saltellando << Ciaoooo! Wuooohh, ma ci sei anche tu... Che brutta faccia! >> Hinata prende in giro Kageyama, il quale mette su la sua espressione peggiore e inizia inseguire Hinata, cercando di prenderlo per i capelli << EHH! HINATAAA, BOKEEEE... Se ti PRENDO TI AMAZZOOOOO! >>.
Hinata scappa ridendo, mentre noi scoppiamo a ridere. Koushi si siede accanto a Kenma, che ride assieme a noi. Non so cosa sia successo, ma una cosa l'ho capita, dove c'è Hinata, c'è il sole.Note dell'autore:
Ed eccomi qui con il nuovo capitoloooo. Devo ringraziare di cuore neko_hana per avermi corretto il capitolo^^ Ormai sei la mia sensei sappilo!
Come sempre ringrazio tutti coloro che leggono e hanno lasciato un commento... Sono contenta che questa storia vi piaccia!
Al prossimo capitolo e non picchiatemi per Kenma, avrà il suo lui definitivo... hihihihihi aspettate il prossimo per scoprire chi sarà^^
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Un Raggio di Sole nel Buio.
Fanfiction[Attenzione MPREG]. Hinata e Ushijima si ritrovano in un bar. Scatta qualcosa, ma il piccolo corvo sembra nascondere qualcosa, ma in qualche modo inizia qualcosa fra di loro. Però Kageyama fa ritorno dalla America. Che farà il nostro moro quando rit...