Cap 12. Nuove rivelazioni.

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Cap 12. Nuove rivelazioni.

 
POV Ushijima
 
Dormire sulla sedia dell'ospedale si è rivelato scomodo e doloroso, ma per Shouyou avrei dormito anche in piedi, perché nessuno mi avrebbe allontanato da lui per tutto l'oro del mondo.
<< Toshi... >> la voce flebile di Shouyou mi riporta alla realtà.
<< Come stai? >> cerco di usare un tono dolce, ma lo vedo irrigidire e stringere le braccia intorno al corpo.
<< Voglio tornare a casa... Odio l'ospedale... >> il suo leggero tremolio mi fa capire che qualcosa non va.
<< Devono farti un ultimo esame, giusto per controllare che non ci sia nulla e poi... >> vengo interrotto brutalmente da Shouyou << NON ME NE FREGA NIENTE! ... Voglio uscire di qui ora! >>.
<< Calmati Shouyou! Che ti succede?! Lo sai che ieri hai rischiato la vita? >> gli stringo le spalle e lo scuoto appena. Nei suoi occhi leggo il vuoto e il freddo: non capisco, ieri sera si era addormentato tranquillamente ed ora, come posseduto, inizia ad agitarsi e ad avere paura.
<< Lasciami bastardo! NON TOCCARMI! >> istintivamente gli do un leggero schiaffo per farlo tornare in sé. Shouyou mi guarda inorridito, ma poco dopo abbassa lo sguardo e scoppia a piangere.
Lo stringo in un forte abbraccio e lo lascio sfogare.
<< Sc... Scusa... Scusami Toshi. Ho rivissuto nei miei sogni un brutto periodo... >> ricordo che manca un pezzo della sua storia e un brivido mi attraversa per tutto il corpo, il mio istinto mi fa capire che quella è la parte più oscura di Shouyou.
Un leggero bussare alla porta mi fa voltare verso la persona, o meglio verso il dottore.
<< Tutto bene figlio mio? >> Mamoru si siede sul letto dalla parte opposta a me e inizia ad accarezzare Shouyou che è ancora stretto tra le mie braccia.
Vedo i suoi capelli rossi muoversi veloci per negare alla domanda del padre e il suo leggero tremolio che segue, mi fa perdere un battito.
<< Hai ragione di averne... Lui è fuori ora... >> la voce scura di Mamoru, mi fa intendere che qualcosa di brutto incombe su di loro.
Shouyou si volta piano, il corpo rigido e lo sguardo carico di paura, con occhi spenti e freddi << Lui... Co.... co… cosa è, no... Non può... No, NO! >>.
Mamoru lo tira a sé e lo guarda serio << Non sei solo ora! Ci sono io, i tuoi amici e Ushi... >>.
<< NO! Tu non capisci papà! Lui mi ODIA! STAVA PER UCCIDERE ME...KOU E....Natsu... È pazzo… >> Shouyou trema come una foglia e come in trans si stringe il capo e calde lacrime escono dai suoi occhi vuoti.
Sento nascere dentro di me una rabbia mai provata nasce e aumenta veloce: un odio smisurato che non ho mai provato nemmeno per Oikawa.
<< Devi essere forte Shouyou. Per te, per Kou e per le persone che ami. Ti prego... >> Mamoru tremava e dal tono percepisco una nota di rabbia e paura insieme.
Segue un lungo silenzio dove Shouyou riprende a respirare regolarmente e l'oscurità nei suoi occhi svanisce << Hai ragione papà. Non permetterò mai più a quel bastardo di toccare Kou e Natsu. Che venga pure da me, ma stavolta lo ammazzo e al diavolo se vado in prigione... Non permetterò più a quel mostro di rovinare la mia vita! >>.
Mamoru lo abbraccia stretto e lo coccola, mentre Shouyou sfoga tutta la sua frustrazione.
In silenzio attendo e appena suo padre se ne va, prendo tra le mie braccia il mio raggio di sole, che mi guarda basito.
Segue un lungo sguardo serio, poi Shouyou sorride contagiando anche me.
<< Parlavamo del mio tutore... O meglio mio zio, il fratello di mia mamma. Vedi lui la odiava. Non può avere figli ... Il problema è che, anche mia madre non poteva, come ben sai, ma grazie a mio padre biologico è rimasta incinta. Anche mio zio ha provato a sottoporsi a quei strani intrugli, ma ha avuto un brutto effetto collaterale... >> lo vedo mordicchiare il labbro inferiore.
<< Anche lui può avere figli? >> lo vedo negare con il capo, a quel punto lo guardo confuso.
Shouyou sorride nervoso e inizia a grattarsi la testa << È diventato impotente... Diciamo che non riuscirà a farlo più con nessuno... >>.
<< Oh! Beh... Brutta cosa direi. Ma cosa centra tua madre? >> perché odiare la propria sorella, se il danno glielo aveva causato suo cognato? Non ha senso per me.
Shouyou mi sorride, forse la mia espressione gli fa capire la mia confusione << Perché lei era l'unica che poteva dare eredi alla famiglia, oltretutto eredi maschi che potevano rimanere incinti. Mio zio è gay, giusto per farti capire... >>.
<< Oh! >> non sapevo cosa dire... Ma comunque non capisco tutto questo odio.
<< Il problema che alla famiglia Hinata non andava un erede come me e mia mamma si è tolta e ha rinunciato all'eredità. Da quel che so mio zio è stato obbligato a sposarsi per dare eredi che non arrivavano. Si è sottoposto alle cure di mio padre, ma è successo quello che ti ho appena detto. Quando Kageyama mi ha ferito... Lo stesso giorno è morta mia mamma e io mi sono ritrovato lui come tutore... E.... >> fa una breve pausa e riprende l'argomento << Mio zio si è ritrovato ad avere due figli da gestire, peccato che lui mi odia... Io sono la causa dell'abbandono di mia mamma dalle responsabilità di famiglia, sono la causa che lo ha obbligato al matrimonio e a quel tentativo di divenire fertile... in sostanza sono la causa del suo male. Inizialmente mi diceva a parole tutto il suo odio... Ma appena si rese conto che ero incinto ha iniziato a picchiarmi. Non so quale miracolo sia accaduto, ma tutti i giorni subivo botte alla schiena o altrove, ma una volta ha esagerato e stava per ammazzarmi. Natsu dalla paura urlava e scappava a chiamare aiuto, ma quella volta... Si è parata in mia difesa. Quando l'ho vista a terra in un... lago di sangue... Ho perso la testa e a momenti lo ammazzo, ma i vicini sono intervenuti a causa delle urla... >> calde lacrime iniziano a scendere dai suoi occhi e io prendo stretto il suo viso tra le mani, con le dita asciugo le sue lacrime e gli do un bacio leggero << Non serve il seguito se non ... >>.
Shouyou nega e sorride amaro << No! Tu meriti di sapere... >> ispira e espira e poco dopo prosegue con il seguito della storia << Natsu è stata portata subito in ambulanza all'ospedale, compreso io. I vicini di casa mi guardavano inorriditi... In tutti quei mesi di gravidanza ero rimasto chiuso in casa a forza da mio zio... Beh... in seguito Natsu rimase in coma una settimana a causa del trauma, mentre io per lo stress ho iniziato a perdere le acque. Mamoru era il medico che mi seguiva e non si aspettava il parto così presto. Ho perso litri di sangue e mi sentivo morire. Mi ha fatto il taglio cesareo... E.... >> Shouyou accarezzava in un gesto gentile il suo ventre, poi mi tira a sé per un bacio che ricambio subito.
<< Kou era troppo piccolo, lo hanno messo in una incubatrice, mentre io ho rischiato di morire per l'emorragia... Ma Mamoru, ha salvato me, Kou e anche Natsu. Dopo il parto la mia famiglia o meglio, la famiglia Hinata voleva che Kou fosse dichiarato figlio di mio zio, se volevo essere reintegrato per avere diritto all’eredità, ma Mamoru ha chiesto l'adozione mia e di Natsu e anche di Kou... Per averla senza problemi ha minacciato di dire alla stampa tutta la mia storia. Il dopo è stato solo luce e ripresa di vita. Natsu è stata la più dura... Dopo il coma non parlava più per lo shock ... Ma Mamoru con amore e pazienza le ha ridato fiducia e amore... Anche io... Ma... Se non c'era Mamoru, non lo so se sarei riuscito a crescere bene Kou e riportare il sorriso a Natsu... Papà è stata la nostra luce nel buio. Per questo lo amiamo così tanto! >> il sorriso dolce di Shouyou mi fa perdere un battito.
<< Lui è un Papà con la "P" maiuscola e ha il vostro amore incondizionato perché se lo è guadagnato. Spero di diventare anche io come lui, per Kou! >> vedo Shouyou guardarmi basito: non avevo mai espresso quel mio desiderio con lui.
<< Io ti amo Shouyou! Amo te e Kou così tanto, che vorrei avervi insieme a me tutti i giorni! >> lo guardo serio e gli rubo un bacio.
<< Ma se ci vedi quasi tutti... >> lo interrompo, premendo due dita sulle sue labbra morbide << Se fosse per me, ti chiederei di venire a vivere a casa mia, in modo che posso viziarvi e amarvi ogni secondo della mia vita. Ma non voglio correre, ci tengo troppo a voi per rischiare di perdervi >>.
Shouyou mi guarda con gli sgranati e la bocca aperta: ha una tale espressione da stoccafisso che mi fa ridere appena. Ma in parte lo capisco... Mai avevo aperto il mio cuore così tanto, ancora peggio avergli dato voce. Shouyou mi sta entrando dentro così tanto, da rendermi diverso, oppure sincero?
Chissà se posso essere del tutto sincero con lui e se accetterà tutto di me.
La verità che nemmeno io so cosa potrei arrivare a fare se qualcuno osasse toccarlo o fargli del male a lui e a Kou: credo che come minimo andrebbe sotto terra per mano mia.
 
Segue un lungo silenzio, dove io lo guardo e accarezzo il suo viso, mentre Shouyou mi sorride con amore.
Però con lui il silenzio dura poco << Ti amo Wakatoshi! Ma... Prima devo chiarire con Kageyama. Voglio togliermi ogni dubbio e voglio che Kou sappia tutto e abbia la libertà di scegliere. Però... Anche io vorrei alzarmi al mattino e avere te al mio fianco, dirti buongiorno, bentornato a casa, fino alla buonanotte... Se non ci fosse Kou… avrei detto sì, ora e per sempre... Ma prima deve essere tutto al suo posto! >> il suo sguardo deciso e sincero mi fa desiderare di prenderlo ora senza remore.
<< Lo so e lo capisco. Aspetto tutto il tempo che vuoi, ma sappi che non ti liberi di me >> lo tiro a me per dargli un bacio caldo e intenso, pieno di tutto il calore e il desiderio che sento. Shouyou ricambia subito, approfondendo il bacio con la pressione delle mani sui miei capelli. Le nostre lingue si intrecciano in una danza calda e umida: rivoli di saliva escono dalle nostre labbra unite.
Ci stacchiamo per riprendere ossigeno per poi continuare quel bellissimo contatto.
<< Ehm, ehm... scusa Ushijima, ma devo fare un controllo generale a mio figlio, così che lo posso far uscire >> Mamoru mi guarda serio, Shouyou abbassa lo sguardo, rosso come un pomodoro.
<< Vado a casa. Mi chiami vero se ci sono novità? >> con una carezza faccio alzare il viso di Shouyou che mi guarda con un sorriso solare: annuisce appena con il capo e mi dà un leggero bacio, poi saluto suo padre e li lascio da soli.
Non faccio in tempo a uscire dall'ospedale che all'entrata principale, incontro Kageyama che mi saluta con rispetto << Se vai da Shouyou, al momento è occupato con suo padre >> gli dico con tono serio, poi ripenso al discorso del mio ragazzo che vuole dirgli tutta la verità.
L'alzatore mi guarda tranquillo << Voglio vedere come sta il mio vecchio sempai Iwaizumi. Hinata, sapendolo insieme a voi, immagino stia bene! >> a pensarci bene, anche io devo vedere come sta l'ex asso della Seijo; se non era per lui, forse Shouyou... No! Non voglio nemmeno pensarlo.
<< Ti accompagno, in fondo è solo merito suo se Shouyou sta bene >> mentre cammino con Kageyama, sento il suo sguardo addosso.
Vorrei tanto sapere che cosa pensa, ma a differenza del mio ragazzo, questo alzatore è indecifrabile, almeno per me.
 
POV Kenma
 
Mi sveglio con un forte mal di testa, una terribile nausea e la bocca impastata, con l'alito dal sapore amaro e disgustoso. La luce che proviene da una grande porta finestra aperta, mi fa strizzare gli occhi, mentre il mio corpo inizia a tremare a causa dell'aria fredda del mattino.
Stringo la coperta intorno a me e appena gli occhi si abituano alla luce, mi rendo conto di essere in una stanza sconosciuta.
Guardo basito l'arredo semplice e moderno di questa grande camera da letto: "sarà il triplo della mia... C'è l'angolo con scrivania e un armadio enorme... Ma dove...".
Il mio pensiero viene interrotto da una voce calma e magnetica << Buongiorno Kozume kun, come stai? >>.
Mi volto a guardare il ragazzo moro e per un attimo lo guardo basito a causa della sua bellezza.
<< Akaashi-san... Ma cosa? ... >> non capisco e la mia confusione deve essere molto chiara anche a lui << Non ricordi nulla di ieri sera? Eri a un locale a bere come mai ti ho visto o saputo fare >>.
<< Io non... Ah! ... Oh! Si ricordo... Ricordo tutto... >> mi sento il sangue gelare nelle vene.
Sento Akaashi sbuffare appena e sedersi accanto a me << Eri ubriaco e io ne ho approfittato. Non pretendo nulla da quello che è successo tra noi. Ora ti preparo un bagno caldo, mentre tu fai colazione >> vedo un vassoio con una fetta di torta di mele e un caffè latte.
Il mio cuore perde un battito, vorrei fermare Akaashi e dirgli che si sbagliava, ma non è giusto dirgli che mi sono lasciato andare perché volevo anche io qualcosa. Stranamente sento nascere in me un forte desiderio, mai provato nemmeno con Lev: voglio conoscere e avvicinarmi a quel ragazzo che ieri sera mi ha donato tutto quello che cerco in una sola notte. Akaashi mi ha riempito tutti quei vuoti e ha cancellato ogni mia paura. Non voglio che finisca come con Lev, devo chiudere una volta per tutte con Kuroo e allora solo dopo, potrò tornare da lui e chiedergli di conoscerci.
Come Shouyou ha fatto con Ushijima, anche io voglio provare a tornare ad amare senza paure e remore come ho fatto con Kuroo.
Dopo aver fatto colazione e anche il bagno, prendo in prestito dei vestiti semplici di Akaashi << Puoi tenerli, a me non servono più! >> con un lieve e caldo sorriso, mi saluta, chiudendo la porta principale.
Mi incanto a guardare il grande giardino intorno alla villa: è bello da mozzare il fiato. Non pensavo che Akaashi fosse ricco o meglio dire, nobile.
<< Salve signorino, sono Tanaka, il padrone mi ha chiesto di portarla in qualsiasi luogo che vuole raggiungere >> un signore adulto, vestito completamente in nero, mi fa sobbalzare appena.
Accetto e seguo il signore fino alla macchina. Questi mi apre lo sportello e mi fa salire nel mezzo.
Gli indico l'indirizzo e in poco tempo, mi ritrovo a destinazione.
 
Dopo aver salutato l'autista, scendo e mi dirigo davanti alla porta di quella che un tempo era casa mia e di Kuroo. Sento il cuore che inizia a martellare, brividi di freddo attraversano tutto il mio corpo.
Prendo un forte respiro e suono il campanello.
Passano un paio di minuti e ritento e così faccio per tre volte consecutive, quando decido di andarmene, sento dei passi e una voce roca dietro la porta che borbotta.
Kuroo apre la porta svogliatamente, aspettandosi tutti o tutto, ma non me o almeno così capisco dalla sua espressione di puro stupore << Kenma ma... Entra >>.
Lo guardo sistemarsi i pantaloni e cercare una maglietta. La sua schiena è piena di graffi e succhiotti: sorrido amaro, rendendomi conto di avere davanti un Kuroo che mi sono sempre rifiutato di vedere.
Mille domande iniziano a vorticare nella mia mente, ma una in particolare le do voce senza rendermene conto << Perché hai iniziato a tradirmi? Perché? ... >>.
Kuroo sobbalza appena e si irrigidisce. Segue un lungo silenzio dove lo guardo mettersi la maglietta rossa che cercava e sistemare delle stoviglie sporche.
<< Non lo so Kenma... >> lo guardai inorridito e iniziai a ridere appena << Gelosia. Ai permesso che quella superasse il sentimento d'amore. L'amore non dura se non c'è fiducia, Kuroo! Ti auguro di trovare qualcuno che accetti questa tua soffocante ... >>.
Non riesco a concludere a causa del suo sguardo freddo e arrabbiato << Quindi finisce così? Tu decidi e io? I miei sentimenti? >> la sua voce dura e il suo lento avvicinarsi, mi fanno indietreggiare e tremare.
Kuroo con un forte strattone mi butta a terra sul pavimento e si mette sopra di me << Perché sei venuto Kenma?! Piccolo gatto, meraviglioso… >>.
Lo guardo con occhi sgranati e inizio a tremare di più. Calde lacrime iniziano a uscire e Kuroo mi guarda con stupore e paura << Perché non voglio... Lasciare le cose... In, in... Sospeso. Per quanto... Mi, mi, mi hai fatto sof... soffrire. Kuroo io non ti amo più, ma non ... Voglio... >> scoppio a piangere, coprendo gli occhi con le mani.
Kuroo mi tira su a forza e mi abbraccia e con una mano accarezza i miei capelli, sussurrando tante volte "scusa" al mio orecchio.
Poco dopo riesco a calmarmi << Proviamo a tornare... Amici... >> lo sento irrigidire. Mi allontana appena e mi guarda negli occhi << Quindi non ho speranza ... Di tornare... >> leggo il dolore più sincero. Annuisco con il capo, interrompendo la sua domanda.
Kuroo sospira e annuisce con un movimento della testa debole e breve.
Gli dò un bacio sulla guancia, mentre sorrido amaro e dopo una dolce carezza, gli auguro di trovare qualcuno che lo ama.
Esco da quella casa che un tempo era nostra, il cuore batte veloce, tanto da mozzarmi il fiato: finalmente ho messo un punto fermo con Kuroo e posso tornare ad amare, senza dubbi e rancori.
L'immagine di Akaashi viene prepotente nella mia testa e uno strano calore attraversa il mio corpo, il cuore inizia a battere veloce, a causa del ricordo di ieri sera: "quanto era bello... Poi è stato così dolce e pieno di...".
Voglio conoscere Akaashi e capire se quello accaduto tra di noi è stato solo frutto dell'alcool o se c'è qualcosa di più vero e forte.
 
POV Iwaizumi
 
Il mio risveglio in ospedale mi è piaciuto poco: non avere Koushi al mio fianco mi ha lasciato un’orribile sensazione di freddo e solitudine. Non potevo pretendere che rinunciasse ad andare al lavoro; i bambini hanno bisogno di lui più che mai: dopo quello che è successo giorni fa, quella donna ha subito un processo, che si è concluso con la condanna a dieci anni di reclusione.
Koushi e Bokuto ora devono lavorare il doppio, fino a quando non trovano un maestro o maestra fissa che sostituisce la precedente.
Però... Solo pochi sanno la dura realtà dietro a tutta quella orribile faccenda: Shota ha subito per mesi percosse a causa della gelosia di quella donna, che si è scoperto essere la sua vera madre. Come si fa a provare tanto odio per la propria creatura generata con amore? Il padre di quel bambino ha raccontato tutta la storia a Koushi.
Ora lui con amore e dedizione prova a ridare sicurezza e affetto a Shota, con l'aiuto dei genitori e del piccolo Kou.
Sorrido a pensare a quel bambino così burbero, ma pieno di amore, ma la cosa non mi stupisce molto, dato che ha Hinata come... Madre? No padre. Chissà qual’è la verità, ma ora sono contento di aver impedito a quel pazzo di uccidere il padre di quel bellissimo bambino.
Non oso immaginare come sta in questo momento Ushijima, io al suo posto sarei andato da quel pazzo a concludere la sua miserabile vita: nessuno deve toccare il mio Koushi.
 
Un leggero bussare mi distoglie dai miei pensieri << Iwaizumi san! Come stai? >>. La voce ferma di Kageyama mi fa sorridere appena << Sono vivo e questo è l'importante >> poi noto Ushijima dietro di lui << Come sta Hinata? >>.
<< Sta bene, ma solo grazie a te. Non so come ringraziarti per quello che hai fatto >> il suo tono serio e sincero, mi lascia senza parole. Non avrei mai detto che un giorno io e Ushijima, avremmo parlato tranquillamente.
<< Beh, tienilo lontano da quel pazzo e magari da Oikawa >> il mio tono serio, lo irrigidisce appena.
<< Cosa centra Oikawa san? >> Kageyama ci guarda entrambi con preoccupazione << ... È ancora innamorato di Hinata? ... >>.
<< Io direi ossessionato. Forse innamorato, ma in modo sbagliato, è troppo strano e poi è molto cambiato >> mi sorprendo da solo del mio tono deluso, ma infondo è stato il mio migliore amico e il mio primo amore.
<< Ho capito, Grazie! >> Ushijima mi saluta e se ne va, lasciando me e Kageyama a guardare la porta chiusa con stupore.
<< Allora Kageyama, cosa mi racconti? Come mai sei qui e non in America? >> lo vedo diventare serio.
Kageyama si avvicina e si siede accanto al mio letto << Diciamo che non avevo più niente da imparare. Ma non è vero... Con la squadra americana dell'Università, non avevo molti amici... Ehm >> lo sento borbottare tra se e se, con lo sguardo rivolto a terra.
<< Non sei riuscito a farti accettare? >> con uno scatto, Kageyama alza lo sguardo in mia direzione e mi guarda con occhi leggermente sgranati e la bocca stretta così tanto, da rendere le labbra una linea sottile.
<< Non è facile accettare qualcuno che è superiore... >> mi interrompe negando con la testa << Non è quello... Finché giocavamo o mi allenavo con loro, tutto andava abbastanza bene. Pensa che l'allenatore era il peggior tiranno che abbia mai conosciuto >> sentire da lui una cosa del genere, mi lascia leggermente perplesso.
<< Ma... In classe e nei rapporti sociali... Diciamo che non avere uno come Hinata al mio fianco... Insomma, nessuno ha mai pensato di approfondire con me un dialogo al di fuori della pallavolo. Anche alla Karasuno, se mi ero aperto, il merito è stato di quel piccoletto odioso... In conclusione, appena ho ricevuto la lettera che sarei stato ben voluto qui all'università di Oikawa san... Ho deciso di tornare... Ma alla fine sto pensando di andare all'università di Ushijima san! Da quella finale del mio primo anno delle superiori... Dentro me è nato il desiderio di alzare la palla a quel fortissimo asso! >> la luce nei suoi occhi mi fa ricordare quella di Oikawa, quando alzava con orgoglio a qualunque centrale: trovare l'alzata giusta e saper facilitare il compito allo schiacciatore per fare punto, dopo avergli spianato la strada.
<< Beh, sicuramente Ushijima è l'asso che ogni alzatore vorrebbe e insieme a te, sarebbe mitico. Non a caso l’ho sempre considerato il miglior rivale da battere in tutti i sensi. Oikawa e lui avevano un altro tipo di rapporto, ma io... Oltre a vederlo come nemico, l'ho sempre rispettato, perché in confronto a me, lui sarà sempre superiore >> mi fa strano parlare con Kageyama di quello che ho sempre pensato di Ushijima.
<< Non è vero... Anche tu sei... >> lo interrompo e sorrido << No Kageyama, tra me e Ushijima, il miglior asso rimane lui ora e per sempre. Sfido qualcuno a negare una cosa così ovvia. Oikawa si è bruciato l'opportunità di essere il suo alzatore, tu non farlo, capito?  >> gli do una pacca sulla schiena così forte, da farlo alzare e tossire.
<< Grazie senpai! Mmmm mi chiedevo, come mai stai con Sugawara senpai? >> lo guardo con stupore, poi inizio a ridere un po'.
Gli racconto a grandi linee quello che è successo, ammirando le sue mille espressioni << Oh! ... Capisco, ora state bene? >> annuisco ridendo appena.
<< Tu invece? Nessuna dolce metà? Nessuno ha il tuo cuore impavido? >> chiedo con curiosità.
Kageyama arrossisce vistosamente e inizia a balbettare << Sì... S.... Sì. Non...so... Se te la ri... cor... Ricordi. Ehm. >> prende un forte respiro e cerca di calmarsi. Fa tanto il duro o l'asociale, ma è timido e sincero, un ragazzo burbero, ma buono.
<< Si chiama Yachi Hitoka, è stata la mia manager ai tempi della Karasuno e diciamo che per amore mi ha seguito fino in America. Ho anche una bambina, si chiama Kageyama Aya ed ha un anno. Sto pensando di chiederle di sposarmi! >> gli sputo l'acqua in faccia, del bicchiere dal quale stavo bevendo.
Dopo essermi ripreso dalla tosse, lo guardo con occhi sgranati << Tu! Una bambina... E non l'hai ancora SPOSATA! Della serie, al diavolo le tradizioni... >>.
<< No! È che voglio sposarla qui, non in America... Il sogno di Hitoka è un matrimonio tradizionale giapponese. Pensavo anche alla cerimonia del the... >> si asciuga il viso, mentre arrossisce sempre di più a causa delle sue stesse parole.
<< Sono davvero felice per te Kageyama. Spero di conoscere la tua fidanzata e la tua piccolina! >> sorrido felice, scompigliando i suoi capelli corvini.
Non oso immaginare che faccia farà Sugawara, il giorno che saprà della vita del suo ex kohai.
 
POV Hinata
 
Dopo che il mio papà mi ha fatto la visita di controllo, rimango da solo in camera perso nei miei pensieri.
Finalmente ho rivelato il resto del mio passato a Wakatoshi, anche se non abbiamo parlato del mio stato d'animo, ma appena avremo la nostra armonia e la possibilità di stare da soli, conoscendo quel bellissimo uomo, tirerà fuori l’argomento per colmare i suoi dubbi: amo quella sua seria e dolce premura che cerca di nascondere.
<< Che bello vederti sorridere. >> la dolce voce della mia sorellina mi riscalda il cuore.
Con la mano la invito a sedersi accanto a me, ma non le do il tempo di farlo, che la stringo in un caldo abbraccio.
<< Ti ha fatto del male quel bruto... Ho avuto tanta paura. Meno male che Iwaizumi san ti ha salvato... >> piano le accarezzo i morbidi capelli.
<< Natsu... Non ti voglio mentire, ma voleva uccidermi. La paura ha vinto e stavo per lasciarglielo fare. Aveva... I suoi occhi... Quegli stessi occhi, pieni di odio. >> la sento irrigidire e poi alza lo sguardo per guardarmi con orrore.
<< Te la detto papà? È libero... Ho paura Nii-chan! tanta paura… >> silenziose lacrime escono dai suoi bellissimi occhi.
Prendo stretto il suo viso tra le mani e con i pollici gli asciugo le tracce umide che rigano le sue guance << Stavolta non siamo soli Natsu. Non può farci del male. >> prendo una pausa per decidere se dirle tutto << Ho raccontato a Wakatoshi tutto. Lui insieme a papà, difenderà me, te e Kou >>.
Natsu mi guarda con stupore << Gli hai detto tutto, quindi... Che a momenti io e te morivamo a causa di quel mostro e che hai rischiato di perdere Kou? E non ha detto nulla? >>.
<< Aspetta... Sì, sicuramente mi chiederà anche cosa ho provato personalmente e... >> con una mano Natsu mi interrompe << Gli hai detto che Kageyama è il papà di Kou e che tu sei speciale? >>.
<< Sì, ora la mia paura è dire tutto a Kageyama ... Temo la sua reazione... >>. Natsu mi guarda sorridendo << Andrà tutto bene, hai Wakatoshi no? >> le sue parole mi strappano un sorriso << Si e sto pensando una cosa, o meglio... Ultimamente sto facendo un sogno bellissimo: io con tutti voi, accanto a Wakatoshi con in braccio il nostro bambino! >>.
<< COSAAAA? SEI IMPAZZITO? >> sobbalzo dal letto dallo spavento << Ma, ma... Shh non urlare così ... >>.
<< Ti devo ricordare quanto sangue hai perso? Hai rischiato di morire a causa del parto. Quindi non sto zitta. Non nego che mi piacerebbe essere zia per la seconda volta... Ma io ti voglio troppo bene e mi piacerebbe che Kou crescesse con la sua mamma! >> mi lascia senza parole questa serietà nella mia sorellina: Natsu è cresciuta ed ora è molto più forte, non è più fragile come in passato e a tutto questo devo dare il merito a papà.
<< Mentre io, voglio un figlio con Wakatoshi. Lo amo così tanto che non ne hai idea. Poi con Kou ho rischiato perché a causa delle botte e dello stress l'ho partorito prima, ma con il nostro papà, che mi seguirà sicuramente, riuscirò ad averlo senza problemi e tu diventerai zia per la seconda volta... Sempre se Toshi lo vorrà... >> la mia carica di fiducia diventa sempre meno, verso la fine del mio discorso. Natsu scoppia a ridere, facendomi diventare rosso dall'imbarazzo e mettere su un broncio per l'offesa.
<< Naaa vedrai che dirà di sì, ma mi sa che da te e lui può uscire il bambino più bello e strano della terra. Un altro Shouyou sarebbe la fine >> continua a ridere, beccandosi uno scappellotto in testa da me << Guastafeste >>.
Sentiamo uno strano rumore provenire da fuori dalla stanza che ci fa sobbalzare, provo a chiedere se c'è qualcuno, ma non ricevo risposta. Poco dopo Natsu va a controllare, ma vede solo un'infermiera che passa con il carrello delle medicine. Si volta verso di me e fa spallucce, poi scatta per sdraiarsi al mio fianco e stringermi in un caldo abbraccio.
Stiamo a parlare e a coccolarci per un’ora buona fino a che non vedo entrare Mamoru.
<< Guarda i miei due angeli. >> sorride dolce venendo verso di noi e ci stringe entrambi con un caldo abbraccio.
<< Papà, fai ragionare Shouyou. Vuole un altro bambino... >> cerco di tapparle la bocca inutilmente.
<< Sei sicuro Shouyou? Io non ho problemi a seguirti. Non sei il primo e non sarai l'ultimo, l'importante è evitare ogni forma di stress o altro e spero bene in questo caso, che il padre del bambino ti ... Che c'è Shouyou? Perché mi guardi così? >> la tranquillità di papà lascia me e Natsu basiti.
<< Ci sono altri come me? Nel senso speciali? >> sapere di non essere l'unico mi scalda il cuore.
<< Sì, sono come te, nati con questa bellissima particolarità. Oltre te, ne seguo altri due, ma anche loro vogliono stare nell'ombra. Entrambi stanno crescendo i loro bambini da soli. Spero che stavolta tu non debba essere da solo. Come te, quei due ragazzi, hanno quell'ombra negli occhi, piena di solitudine, nonostante l'amore dei famigliari e amici >> il sorriso amaro di papà, mi rende un po' triste.
<< Ma tu sei il primo a desiderare un secondo figlio. È un bene no? Spera che il tuo bello non faccia scherzi o come minimo gli faccio vedere l’inferno! >> lo guardo con occhi pieni di felicità e lo stringo in forte abbraccio << Ti voglio tanto bene papà! >>.
Natsu inizia a piangere dalla gioia e insieme parliamo di come potrebbe essere quando avrò il mio secondo angelo: chissà quando troverò il coraggio di chiederlo a Toshi. Mentre Kou sono sicuro che desidera più che mai un fratellino o una sorellina.
 
POV Oikawa
 
Decido di andare a trovare Iwaizumi all'ospedale, sperando che Sugawara non gli abbia detto nulla di ieri sera, ma quando sto per entrare, sento delle voci di altre persone insieme a lui.
<< Cosa centra Oikawa san? >> la voce di Tobio? Poi cosa centro io?
<< Io direi ossessionato. Forse innamorato, ma in modo sbagliato, è troppo strano e poi è molto cambiato! >> la risposta di Iwaizumi mi spezza in due il cuore.
Veloce mi allontano da quella stanza. L'acido nello stomaco lo sento salire veloce. Giro l'angolo e noto una ragazzina << Ma quella è la sorella di Shouyou... Che ci fa qui? >> sussurro tra me e me.
Piano la seguo e la vedo entrare in una stanza.
Dalla piccola finestra della porta socchiusa, noto Shouyou: ma perché è in ospedale.
Quando mi rendo conto che posso udire facilmente il loro dialogo, sto ad ascoltare.
Scopro che lui è stato salvato da Iwa-chan, ma quello che mi lascia basito è tutto il resto del loro dialogo.
Chibi-chan ha avuto un figlio da Kageyama, quel Kou è nato dal mio piccoletto perché è speciale... Ma com'è possibile e Wakatoshi sa già tutto: che cosa sa esattamente?
Perso nei miei miliardi di pensieri, vengo ridestato dalla voce di Natsu.
<< COSAAAA? SEI IMPAZZITO? >> sobbalzo e il cuore inizia a battere veloce per la paura di essere stato visto << Ma, ma... Shh non urlare così ... >> Shouyou cerca di farla parlare piano.
<< Ti devo ricordare quanto sangue hai perso? Hai rischiato di morire a causa del parto. Quindi non sto zitta. Non nego che mi piacerebbe essere zia per la seconda volta... Ma io ti voglio troppo bene e mi piacerebbe che Kou crescesse con la sua mamma >> non capisco... Cosa gli ha detto Shouyou mentre ero distratto? Inizia a girarmi la testa dal troppo pensare.
<< Mentre io, voglio un figlio con Wakatoshi. Lo amo così tanto che non ne hai idea. Poi con Kou ho rischiato perché a causa delle botte e dello stress l'ho partorito prima, ma con il nostro papà, che mi seguirà sicuramente, riuscirò ad averlo senza problemi e tu diventerai zia per la seconda volta... Sempre se Toshi lo vorrà... >> le parole di Shouyou mi gelano il sangue nelle vene.
Sento il corpo diventare pesante, mentre dentro ribollisco dalla rabbia: l'immagine descritta da Shouyou si materializza prepotente nella mia testa, che va a sbattere contro il muro vicino alla porta.
Mi mordo le labbra e scappo verso l'uscita, ringraziando quell'angolo vicino alla stanza di Shouyou.
Corro senza fermarmi fino a casa mia, ignorando le persone con cui mi scontro e che si lamentano.
Appena chiudo la porta di casa mia alle mie spalle, inizio a urlare per scaricare la rabbia che mi brucia dentro.
Prendo tutto quello che mi capita tra le mani e la rompo contro il muro di casa, imprecando e maledicendo tutti quelli che hanno impedito il futuro con Shouyou.
Quando concludo il mio scatto d'ira, cerco di riprendere fiato. Sento il campanello suonare e prima di aprire cerco di ricompormi.
Rimango basito, quando mi rendo conto di avere difronte a me Sugawara.
<< Ho aspettato che finissi di urlare e rompere le cose. Sono venuto a darti questo! >> mi allunga la maglietta che avevo prestato a Iwa-chan tempo fa, quando ci siamo allenati insieme a correre per tanti chilometri: peccato che aveva iniziato a piovere e casa mia era la più vicina.
<< Che cosa... >> il suo gelido sguardo mi fa capire che mi sta per dire qualcosa che non mi piacerà << Non racconterò nulla di ieri sera, ma non ti voglio vedere mai più a casa mia e di Hajime. Addio! >>.
<< Aspetta bellissimo angioletto. >> gli stringo il polso e lo tiro dentro in casa.
Sugawara mi guarda furente, ma poi si perde a guardare il casino che ho provocato poco prima << Tu non stai bene Oikawa san. Sei completamente andato… >>.
La sincerità di freschezza kun mi ha sempre colpito: inizio a ridere in modo maligno, tanto da guadagnare uno sguardo inorridito e impaurito dal ragazzo vicino.
<< Tu non immagini lontanamente l'odio che ho in questo momento verso più persone... Kageyama... Ushiwaka e anche Iwaizumi... >> la mia voce gelida fa retrarre di un passo Sugawara << Ma co... Per... Perché? ... >>.
<< Perché Iwaizumi mi ha tradito con quel bastardo di Ushijima. Gli ha raccomandato di tenermi lontano dal mio SHOUYOU... lui quel piccolo raggio di sole così bello e speciale. Kageyama, beh lui lo odio perché se non ci fosse stato allora, ero io quello che avrebbe avuto quel adorabile ragazzo tutto pepe, IO avrei un figlio da lui e Kou sarebbe mio figlio e non di Kageyama... Ed... Ora SAREI IO QUELLO CON CUI SHOUYOU VORREBBE UN SECONDO FIGLIO E NON CON QUEL MALEDETTO BASTARDOOO DI USHIWAKA! >> riprendo fiato, rendendomi conto di essermi sfogato con la persona sbagliata.
Sugawara trema e mi guarda con occhi sgranati all'inverosimile << ... Ma allora... Kou dice... La verità... Chiamando Hinata... Ma... Mamma... >> per un attimo segue un silenzio dove io riprendo a respirare regolarmente.
<< Non so le tue intenzioni, ma sta lontano da Hinata o te la vedrai con me! >> Sugawara mi spinge lontano e scappa fuori, mentre io inizio a ridere.
Al diavolo tutti, Hinata Shouyou deve essere solo e soltanto mio, a qualunque costo.
 
POV Akaashi
 
Passare la notte in bianco non è stata l’idea migliore da fare << Ma perché proprio oggi dovevo avere la giornata piena! >> con uno scatto di rabbia, lancio contro la parete il ferma carte, mentre Tsukishima stava entrando per portarmi il materiale su cui lavorare.
<< Tutto bene Akaashi san? >> Tsukishima mi guarda con leggero stupore.
<< Sì, va tutto bene come sempre. Altri documenti da firmare? >> uso un tono serio che lo mette sull’attenti << Purtroppo è un lavoro in più… il suo collaboratore di fiducia, ieri non ha concluso tutte le pratiche che gli aveva assegnato. In verità ne ha appena fatto la metà di quello che aveva richiesto. >>.
Decisamente è la giornata più brutta degli ultimi tempi << Dammi, come sempre le cose è meglio farle da soli: come dice mio padre, chi fa per sé, fa per tre. Ma poi mi sente quel pezzo di un … ehm, ehm. Grazie Tsukishima, vedo che il tuo turno è già finito, vai pure a pranzare! >>.
<< Lei non mangia signore? >> alzo lo sguardo e noto che il mio segretario mi osserva con una lieve espressione preoccupata: l’unica volta che glielo vista fare in passato, accadde quando lavorai giorno e notte per una intera settimana. “Sono così provato da ieri sera, da farlo notare a uno indifferente come lui?” penso amareggiato.
<< Tranquillo, finisco ancora due o tre pratiche e mangio il pranzo che il mio amabile maggiordomo mi ha preparato. Quindi torna pure tranquillo per l’orario del pomeriggio, io mangio in ufficio. Ah! Annulla i due appuntamenti del pomeriggio, oggi non voglio vedere nessuno! >> Tsukishima annuisce serio ed esce dal mio studio.
Appena mi rendo conto di essere rimasto solo, tornano prepotenti tutte le immagini della notte passata con Kenma: inizio a ridere, lo sapevo che andava a finire così! Era ubriaco e io ne ho approfittato come il più squallido dei bastardi.
Amo Kenma così tanto, ma devo decidermi a toglierlo dalla mia testa e prima di tutto, dal mio cuore.
Stanco inizio a mangiare il mio pranzo, quando sento la porta dello studio aprirsi << Tsukishima, ti ho detto che ... Ah! Kenma? Ma come... Cosa ... >>.
Kenma mi sorride appena << Ho chiarito e chiuso con Kuroo. >> lo guardo con stupore, ma poi torno serio << E io cosa centro? Come facevi a sapere che ero qui? >>.
<< Ho preso uno dei tuoi biglietti di lavoro. Riguardo Kuroo... Meriti di saperlo. Sono andato via perché non voglio commettere lo stesso errore che ho fatto con Lev. Ieri sera è stato bellissimo Akaashi san... Non voglio che finisca così. Voglio conoscerti meglio... Sempre se tu...ehm. >> le parole di Kenma mi lasciano basito. Ho una possibilità, lui è venuto fino al mio posto di lavoro, per darci una possibilità.
Istintivamente mi alzo e mi avvicino. Kenma mi guarda con occhi sgranati e inizia a indietreggiare fino a sbattere contro il muro, alle sue spalle.
Mi avvicino e lo tiro a me e non gli faccio dire nulla, che subito congiungo le nostre labbra in un bacio caldo e intenso.
Kenma inizialmente cerca di allontanarmi, ma poco dopo ricambia e con le mani accarezza i miei capelli per dare più enfasi al nostro bacio.
Mi stacco per riprendere il giusto ossigeno per poi ricongiungere le nostre labbra.
Presi dall'euforia andiamo verso la scrivania dove lo sdraio sopra i fogli. Kenma inizia a gemere, mentre io con la bocca inizio a baciare il suo collo e il petto che con le mani ho scoperto.
<< Akaashi... Ahhh ahhhh... Aspetta, ti prego... >> la sua voce rotta dal piacere mi manda in tilt.
Veloce abbasso i suoi pantaloni insieme agli slip, facendolo sussultare e con la bocca inizio a dargli piacere. Prendo il suo intero membro eretto in bocca e inizio a pompare per tutta la sua lunghezza.
<< Akaashi... Ahhhh sì, di... Di più. Aaaahhh! >> Kenma si lascia andare e inizia ad incitarmi per avere più attenzioni. Gli dò piacere finché non viene dentro la mia bocca, con un gemito acuto.
Ingoio il suo seme e mi lecco le labbra, mentre Kenma divarica di più le gambe, guardandomi con una espressione carica di passione.
Quel silenzioso invito, mi fa mordere il labbro inferiore, mentre con le mani slaccio i pantaloni e abbasso le mutande, per liberare la mia erezione.
Con una unica ed energica spinta lo penetro completamente. Kenma mi tira a sé per congiungere le nostre labbra e piano inizia a muoversi da solo, spingendosi con lente e profonde spinte che mi regalano mille scariche di piacere.
<< Asp... Non voglio farti... Ma... male Ahhh, Kenma... Dannazione! >> inizio a spingere con energia, facendolo boccheggiare. Entrambi iniziamo a gemere e a darci piacere tra baci e spinte.
La stanza si riempie dei nostri gemiti e ansiti, fino a che non veniamo insieme chiamando i nostri nomi all'unisono.
Piano esco da lui e mi siedo per terra, tirandolo a me, per farlo sedere sopra alle mie gambe incrociate e stringerlo in un abbraccio.
Ascolto il suo battito e il suo respiro tornare poco a poco regolare come il mio << Decisamente sto bruciando le tappe con te... In verità ti amo da troppo tempo, per resisterti. Non pretendo subito il tuo amore, ma sappi che ti desidero così tanto, che sarà dura per me non toccarti sempre in questo modo passionale. >>.
Kenma mi guarda con occhi sgranati << Tu sei così bello. Però... Ho paura Akaashi. Sono stato tradito da colui che credevo l'unico amore e con Lev... È andata male... Ho paura ad innamorarmi di nuovo, ma stranamente non riesco a resisterti. Voglio conoscerti ... Non voglio che sia solo ... >>.
Devo ammettere che Kenma mi sorprende sempre: sorrido e inizio a ridere.
<< Tu non hai idea Kenma, da quanto tempo desidero questo con te. L'unica cosa che posso dirti, che da parte mia, sarei un vero idiota a bruciare questa opportunità. Ma è anche vero che forse la mia vita può essere pesante. Non avrò sempre tempo da dedicarti... L'unica promessa che posso farti è quella di amarti con tutto me stesso >> vedo un calore mai visto negli occhi di Kenma.
<< Stasera, sei libero? >> lo guardo serio. Kenma sorride e annuisce << Ti aspetto! >>.
<< Nessun vestito particolare, ho voglia di fast-food! >> sorrido, dandogli un bacio leggero.
<< Il nostro primo appuntamento in un fast-food? Ti amo già adesso! >> Kenma mi tira a sé per un bacio dolce, senza fretta.
Lo porto nel bagno personale e lo aiuto a pulirsi e dopo aver sistemato lo studio, un tremendo brontolio proveniente dal mio stomaco, fa scoppiare in una risata cristallina Kenma << Qui qualcuno ha fame? >>.
Gli do una spinta con il sedere, per poi bloccarlo contro la scrivania << Potrei mangiarti, attento. >> ci scambiamo dei sorrisi e teneri baci.
Appena Kenma se ne va, mi metto a mangiare, ma dieci minuti dopo arriva Tsukishima.
<< Oh, state ancora mangiando. Vi vedo meglio, avete riposato? >> si guarda intorno, trovando un po' di caos e con la coda dell'occhio guarda i documenti ancora da compilare.
<< Riposato? Sono rinato! >> sorrido, guardando la scrivania a ricordo di quello appena accaduto con Kenma. Tsukishima mi guarda confuso, ma poi esce dal mio ufficio.
Per tutto il tempo non faccio che pensare al mio piccolo gatto preferito.
 
POV Bokuto
 
Dopo quel terribile giorno il mio lavoro all’asilo è aumentato a dir poco. Pur di aiutare Sugawara, ho deciso di portare Yukie al lavoro insieme a me per non lasciarla troppe ore da sola.
Vederla giocare con i bambini è meraviglioso. Sorride e li porta a sedere sulle sue gambe e mentre il bambino finge di guidare, lei spinge veloce la carrozzina per farli ridere.
Dopo il secondo giro di tutti, decido di intervenire << Ora basta, carburante finito! >>. Yukie con gli occhi mi ringrazia, mentre i bambini iniziano a lamentarsi.
<< Se volete rifornirla, dovete pagare, HAHAHAHA! >> Yukie e Sugawara si battono una mano sulla fronte e mi guardano contrariati, ma con un sorriso divertito.
<< Kou giochiamo con i cubi? >> il piccolo Shota tira il figlio di Hinata senza dargli il tempo di rispondere.
Mi fermo a guardarli, ripensando alle loro precedenti discussioni e inizio a sorridere nel vederli così uniti.
<< Merito tuo, da quello che ho saputo da Hinata! >> Sugawara mi dà un colpo di karate al fianco destro, iniziando a ridere insieme a Yukie.
<< Maledetto... Ahi! >> mi piego e copro con le mani la zona dolente.
Sugawara mi guarda con un ghigno malefico e sorride ai bambini.
Non so perché, ma l'istinto mi consiglia di scappare.
<< Chi vuole giocare al gioco "sconfiggi il mostro"? Bokuto sensei sarà il cattivone! >> Sugawara mi dà una patta sulla spalla, mentre io lo guardo basito e i bambini iniziano a correre verso di me, per saltarmi addosso.
<< Sugawara kunnnn, me la pagheraiii!!! >> mentre mi lagno con i bambini addosso, il mio collega e la mia dolce metà scoppiano a ridere di gusto.
Appena i bambini si stancano e tornano a fare i loro giochi di prima, io sono sdraiato a terra, mezzo morto.
<< Amore mio? Non poltrire su! Alzati e aiuta Sugawara a sistemare i giochi non utilizzati >> Yukie mi allunga la mano, ma io la guardo con occhioni grandi e lucidi << Yu... Sei seria... Sono stato appena assalito e atterrato da una mandria di mostriciattoli... >>.
<< Sei ancora vivo no?! Allora lavora! >> mi sorride beffarda e io rimango sconvolto << La vicinanza con Sugawara è nociva per te. La prossima volta ti porto solo se quel demonio non c'è... >> non riesco a concludere, che mi arriva a colpire qualcosa sulla testa. Mi giro trovando Il suddetto demone a guardarsi la mano << Ops! Mi è scivolata di mano. Mi dispiace Bokuto san! >> il suo sorriso ambiguo è agghiacciante.
Devo ricordarmi di non portare più Yukie con Sugawara nei paraggi.

Note dell'autore: 

So già che le fan di Oikawa mi odieranno a morte... Ma in questa storia sto valorizzando certi sentimenti e se il nostro alzatore è a questo punto... c'è il suo perchè.
Nel prossimo capitolo ci sarà più pace e tranquillità... promesso! Forse una novità... che poi è gia accennata in questo capitolo; Chissà se avete capito di cosa parlo.
Al prossimo capitolo! <3

Un Raggio di Sole nel Buio.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora