Cap 13 Sono felice.

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Cap 13 Sono felice.

 
POV Kenma
 
Arriva la sera e raggiungo il fast food, indicatomi da Akaashi che rimane vicino alla sua grande villa.
Appena entro lo vedo venirmi incontro con un sorriso dolce, ma dai suoi occhi mi accorgo della sua stanchezza. << Te l’ha mai detto nessuno che lavori troppo?! >> mi sorride amaro senza rispondere.
Mi soffermo a guardare com’è vestito: indossa dei morbidi pantaloni neri e una semplice maglietta verde scuro con le maniche nere, mentre ai piedi indossa delle scarpe da ginnastica bianche e verdi.
<< Ciao! >> mi da un bacio leggero sulla fronte e con la mano accarezza dolce la mia guancia.
<< Ciao... >> lo saluto con un sussurro << Mi piaci vestito in modo così semplice. >> gli sorrido appena e stringo una sua mano con la mia.
"Akaashi è bello anche con uno straccio addosso..." penso tra me e me, mentre andiamo a sederci.
<< Cosa vuoi mangiare? >> sento una nota di disagio nella sua voce.
<< Doppio Cheese burger senza cipolla e patatine. >> cerco di trattenere la mia curiosità a domandargli che cosa lo rende così nervoso.
Akaashi va a prenotare le nostre pietanze, poi torna al tavolo << Appena sarà pronto, portano tutto direttamente qui al nostro tavolo... >>.
Segue un breve silenzio, dove ci vengono portate le nostre ordinazioni e nel totale silenzio, iniziamo a mangiare: non so cosa dire per rompere il ghiaccio.
<< Kenma... >> si interrompe un attimo poi lo vedo grattare con le unghie il palmo della mano << Cosa siamo ora? >> una domanda semplice e diretta che mi colpisce.
<< Due... Che provano ad amarsi? Due che... >> mi interrompe << Posso dire che ti amo e che desidero toccarti ancora? Perché io ti amo Kenma, ma davvero tanto! >>.
Lo guardo con occhi sgranati: sono sicuro di avere una faccia da pesce lesso in questo momento.
Per un po' smetto di respirare e poi inizio a balbettare, abbassando lo sguardo.
<< Scusami... Corro troppo. Vuoi qualcos'altro da mangiare? >> alzo lo sguardo e incontro i suoi occhi grigi freddi e spenti. 
<< Akaashi san... Io... >> una terza voce mi interrompe << Kenma?! Oddio sei proprio tu? Oh... Ma ci sei anche tu Akaashi! Guarda te... >> la voce di Bokuto san mi fa tremare i timpani.
<< Bokuto? >> vedo lo sguardo sorpreso di Akaashi, che subito si alza per abbracciarlo e sorridere solare. Sento un peso nello stomaco, la bile che sale fin sopra la gola e la rabbia aumenta: da anni non provavo un moto di gelosia.
<< Kuroo! Yukie! guardate chi c'è! >> con un braccio Bokuto stringe di più a sé Akaashi e il desiderio di alzarmi e spingere il primo per allontanarlo da Akaashi, aumenta.
<< Akaashi! >> una ragazza sulla sedia rotelle attira la mia completa attenzione: me la ricordo, era la manager della Fukurodani ai tempi delle superiori. Non ci ho mai parlato più di tanto, ma rammento che era molto simpatica e solare. 
<< Yukie, sei sempre bellissima! Bokuto non ti merita proprio. >> vedo la ragazza arrossire e sorridere << Tu sei bellissimo! Guarda quanto sei cresciuto... Potrei tradire il mio amato Koutaro per te! >>.
<< Potrei accettare. >> iniziano a ridere insieme: so che stanno scherzando, ma con uno scatto mi alzo per intervenire.
<< AKAASHI! YUKIE! MI TRADITE COSÌ! >> la voce alta di Bokuto, ferma ogni mia azione sul nascere.
Mi guardo una mano che trema e mi rendo conto che stavo per fare una cosa sconsiderata.
Sobbalzo quando sento una mano appoggiare sulla mia spalla << Fanno bene a tradirti Bokuto! Così impari ad essere un asino. >> Kuroo sorride beffardo all'amico e poi rivolge il suo sguardo serio a me << Kozume san, come stai? >>.
Mi accorgo di quel leggero veleno nel suo tono di voce, ma non ci do peso << Sto bene! Ho un appuntamento con Keiji. >>.
Akaashi mi guarda con occhi sgranati, mentre Bokuto e Yukie si coprono le rispettive bocche con una mano.
<< Oh... Abbiamo disturbato allora... Colpa tua Bokuto! >> Yukie da un leggero schiaffo al suo ragazzo che la guarda male << Ma... Io... Akaashi! Ti sembra portare un ragazzo in un fast-food il primo giorno di un appuntamento?>>.
Akaashi lo guarda con disappunto << Guarda che io e Koz... >> lo interrompo << Stiamo insieme. E vorrei stare da solo con lui... Scusateci. >> con la mano prendo Keiji e usciamo dal fast-food.
Camminiamo per un po' in silenzio, fino a quando non sento, con uno strattone, le nostre mani separarsi << Perché ti sei comportato così? Non c'era bisogno di fingere in quel modo per Kuroo. Se ancora... >> lo guardo con uno sguardo freddo e lui smette di parlare.
<< Ero geloso, va bene?! Poi stasera voglio stare da solo con te... >> non riesco a dire altro, perché sento Akaashi abbracciarmi con forza.
<< Scusa... Scusami davvero Kenma. Credevo... Io ti amo davvero tanto. Lo so che hai bisogno di tempo... Ma è difficile per me... >> distoglie lo sguardo e si morde un labbro. 
Sorrido e con una mano stringo la sua maglietta per attirarlo a me e baciarlo con passione.
Sento le sue braccia stringermi a lui e io con le mani mi aggrappo alle sue spalle. Un bacio caldo dove le nostre lingue si intrecciano senza fretta e foga.
Un bacio lungo, caldo e umido che si ferma e poi riprende, appena recuperiamo un poco di ossigeno.
Akaashi appoggia la sua fronte alla mia e ci guardiamo senza dire niente, sorridendo e ridendo un po'.
<< Potrei adorare il tuo lato geloso, lo sai? >> la sua voce calda e leggera mi fa perdere un battito << Non abituarti... >> faccio un finto broncio, ma subito dopo ricambio il sorriso dolce del ragazzo che stringo a me.
Rimaniamo a lungo stretti uno all'altro << Non per rompere il momento più bello della mia vita... Ma non ti imbarazza tutta questa gente che ci sta guardando con interesse? >>.
Mi irrigidisco e realizzo di non essere in un luogo intimo, ma ben sì in strada e un gruppo di persone si era fermata per guardare me e Keiji con occhi sognanti e sorrisi affettuosi, mentre tante altre persone passavano guardandoci con disappunto o imprecando piano parole poco carine.
<< Certo che potevi dirmi qualcosa prima... Ero troppo preso da te per ... Guardare dove eravamo, genio. >> gli do un leggero schiaffo alla spalla e con disappunto gli do le spalle per incamminarmi senza aspettarlo.
Keiji mi raggiunge ridendo con leggerezza << Sei bellissimo anche con il broncio Kenma >> un fremito attraversa tutto il mio corpo. Ogni volta che dice il mio nome, con quel tono dolce e sensuale, sento una scarica di piacere. 
Stringo la mia mano alla sua senza guardarlo, non voglio che nota il mio imbarazzo.
Sento il suo sguardo e un leggero sbuffo mi fa capire che sta sorridendo << Andiamo a casa mia. >>.
 
Appena entriamo in casa sua, giochiamo insieme alla console seduti su un grande tappeto << Davvero non capisco... Riesci a battermi con una facilità disarmante... Sei troppo bravo Kenma! >> il suo sorriso mi contagia e insieme iniziamo a ridere. Con la testa mi appoggio alle sue gambe intrecciate, sdraiandomi e iniziando a strusciarmi come un gatto, in cerca di coccole.
Sento le mani di Keiji accarezzare con delicatezza i miei capelli mezzi tinti, lunghi fino alle spalle << Ti amo Kenma. >>. 
Mi giro a pancia in su e mi perdo a guardarlo senza dire niente. I miei occhi chiari si perdono nei suoi occhi scuri e i nostri cuori iniziano a battere veloci.
<< Keiji... >> lo chiamo con un sussurro e lui mi sorride e si abbassa per baciarmi sulla fronte e poi torna ad accarezzare i miei capelli << Dimmi... >>.
<< Scusa se non riesco... >> mi mordo il labbro inferiore e lui nega con la testa << Non pretendo che tu mi ami subito. >>.
Lo guardo con disappunto e arrossisco mentre lui mi guarda in modo confuso << Scusa se non riesco a dirtelo ... Ma io ... Provo già... >>.
Keiji sgrana gli occhi all'inverosimile e poi sorride solare facendomi arrossire ancora di più. Distolgo lo sguardo, ma lui con le dita mi riporta a guardarlo e piano si avvicina per congiungere le nostre labbra in un dolce e caldo bacio.
<< Dormi qui? >> sorrido e annuisco alla sua domanda. Insieme andiamo a dormire stretti in un abbraccio. Le mani di Keiji accarezzano la mia schiena e io mi addormento cullato dal suo calore e il suo dolce profumo.
 
POV Oikawa
 
Cosa posso desiderare di più?
Finalmente Shouyou è qui a casa mia. Ci baciamo e con foga ci togliamo i vestiti.
<< Scopami Tooru. Fammi tuo! >> lo bacio ancora e appena arriviamo in camera mia, lo butto sul letto e in un attimo ci troviamo nudi e ansanti per la troppa foga.
Lo giro di schiena e con una spinta secca e violenta affondo dentro di lui e inizio a spingere con poca grazia.
Shouyou, stringe con le mani il lenzuolo cercando di trattenere i gemiti di dolore mentre il mio desiderio esplode.
<< Shouyou.... Mmmm ahhh, ti desidero da così tanto... >> continuo a spingere senza sosta, in quell’antro caldo che ho sempre desiderato di possedere << Siii ... Spingi ancora... Ahhh, di più! >> vengo dentro di lui e lo giro per rifarlo mio ancora. Sento le sue mani aggrapparsi alle mie spalle, le sue gambe stringono la mia vita e con il bacino viene incontro alle mie spinte fino a quando non veniamo insieme per la seconda volta.
<< Tooru... Ancoraaa. Mmmh. >> riprendo a muovermi dentro di lui e a farlo mio per tutta la notte.
Non uso nemmeno il preservativo, fregandomene altamente della conseguenza. Se ha avuto un figlio da quel mostro sapientone di Kageyama, perché non può averlo anche da me?
Mi stringo a lui stremato e lo guardo addormentarsi con un sorriso.
È tutto perfetto ora... Ma allora perché ore dopo trovo un completo sconosciuto accanto a me? Un ragazzo minuto dai capelli rossi indomabili, ma non è Shouyou...
Lo vedo aprire i suoi occhi, verdi? E sorride felice << Sei... Fantastico Oikawa san... Non so chi sia Shouyou, ma se immaginando lui, ti rende un leone affamato così come questa notte di fuoco passata insieme, io mi offro volontario quando vuoi! >>. Anche la sua voce è diversa.
Il mio cuore perde un battito e inizio a sentire freddo. Mi alzo dandogli le spalle << Vattene! >> semplice e freddo come il ghiaccio.
Sento i suoi occhi che mi guardano << ... Ma io speravo... Mi va bene essere un sostituto. Io voglio... >> inizio a ridere in modo beffardo e lui non dice nient’altro.
Mi volto a guardarlo con occhi privi di emozione e sorrido freddo << Non so che farmene di uno patetico come te. Io voglio Shouyou e non te... Yuki? >>.
Il ragazzo mi guarda con la bocca aperta per lo stupore, poi segue una smorfia d'indignazione. Lo vedo abbassare lo sguardo e sorridere freddo << È proprio vero... I migliori sono sempre i più bastardi. >> il suo tono esce velenoso.
Alza lo sguardo e i suoi occhi verde chiaro, sono opachi e freddi << Il qui presente Ryoma se ne va e tranquillo che non mi vedrai più! STRONZO! >>.
Con uno scatto si alza e si veste in fretta, per poi andarsene, sbattendo la porta.
Rimango da solo per l'ennesima volta a pensare come mi sono ridotto a portare un completo sconosciuto in casa mia.
Mi preparo un caffè e piano i ricordi tornano vividi: ieri sera ho litigato con un mio compagno di squadra perché abbiamo perso contro quella di Ushiwaka. Fortunatamente Shouyou non c'era a vedere quell’orribile partita, ma sapere di essere per l'ennesima volta secondo a quel bastardo, la mia rabbia è esplosa.
Ho sbagliato le alzate e ho fatto schiacciate esagerate, mandando fuori la palla.
Sono patetico e il mio compagno di squadra non ha tutti i torti ad essere arrabbiato. In conclusione mi sono consolato a bere e quel ragazzo mi avrà abbordato e in conclusione, siamo finiti a letto insieme.
Bevo il mio caffè con malavoglia e sento la testa pulsare: non era male il ragazzo. "Potevo tenerlo per un'altra botta e via" penso ridendo "Aveva anche dei bellissimi occhi". 
Mi aut'offendo da solo e decido di farmi una bella corsa.
Prima di uscire guardo il letto sfatto, trovando tracce di sperma e sangue << Ci ho dato pesante... Accidenti... >>.
Un dolce profumo di muschio raggiunge le mie narici e il ricordo di quel ragazzo che graffia la mia pelle, mi fa sorridere. Per una notte non mi sono sentito solo << Accidenti alla mia linguaccia... Ma forse è meglio così! >> esco e inizio a correre per non pensare a niente.
 
Dopo pochi metri la voce di un uomo attira la mia attenzione << Hai rotto i coglioni nano, vattene! >> un ragazzo poco raccomandabile se la prende con un ragazzo più basso e minuto, dai capelli rossi... Ma quello è... Ryoma! Sì, si chiama così, se non ricordo male.
<< Prima restituisci i soldi alla signora e ti risparmio! >> noto una signora a terra e inizio a immaginare com'è andata.
<< Cosa pensi di fare tu! >> il tipo ostile cerca di colpire con un pugno il piccoletto, ma questo si abbassa e con la gamba lo colpisce nello stinco facendolo cadere di faccia.
Il tipo si tampona il naso sanguinante e guarda Ryoma con occhi furenti << Maledetto... Ti ammaz... >> non riesce a concludere a causa di un pugno ben assestato che lo atterra definitivamente.
La signora lo ringrazia e se ne va e poco dopo anche lui nella direzione opposta alla mia. Sorrido e gli corro vicino << Sei forte per essere piccolo >>.
Mi abbasso in tempo, schivando il suo braccio << Che cazzo vuoi adesso. Non sono Shouyou per tua informazione. Vattene a fare lo stronzo con qualcun’altro! >> il suo tono velenoso, mi sorprende un po'. 
<< Potrei aver deciso di accettare che tu sia il suo sostituto sai?! >> sorrido beffardo, mentre lui mi guarda con disappunto << No! Grazie. Addio! >>.
<< Aspetta! Davvero... Voglio conoscerti meglio. >> perché gli sto dicendo questo? Io amo solo Shouyou.
Mi guarda con occhi sgranati e poi sorride solare << Davvero? Non mi prendi in giro? >>.
Stranamente lo trovo adorabile. Sarà simile in aspetto a Shouyou, ma c'è qualcosa di particolare in lui. Mi avvicino e con una mano accarezzo i suoi capelli, mentre con il naso mi inebrio del suo dolce profumo << Non ti prometto niente, ma vorrei rivederti! >>.
<< Va bene! >> mi sorride di nuovo e poi se ne va, dopo avermi lasciato il suo numero.
Guardo quel foglietto e un calore sconosciuto mi attraversa il corpo: posso sperare di non essere più solo?
 
POV Hinata
 
Sono tornato a casa da un paio di giorni e passo le mie giornate principalmente a letto con l’ordine di assoluto riposo da parte di mio padre: niente lavoro e niente sport.
Mi alzo dal letto con fare annoiato e guardo con disappunto il cellulare, trovando zero messaggi.
Sbuffo e mi sdraio nuovamente sul letto << Toshi... Mi manchi... >> sussurro piano tra me e me. Non lo vedo, esattamente dall'ultima volta che mi è venuto a trovare in ospedale.
Tra gli esami, gli allenamenti e le prime partite del torneo, non ci siamo sentiti, se non con un messaggio prima di andare a dormire.
<< Ni-channn! Ti vuoi svegliare si o no? >> la voce squillante di Natsu mi spacca i timpani.
<< Dieci minuti... >> dico con una voce impastata e mi tiro su le coperte fino a coprire la testa.
<< Come ti pare, io e Kou andiamo a vedere la partita. Se non vuoi venire... Papà ha detto che puoi uscire. Ciao! >> con uno scatto scosto le coperte ed esco dal letto.
<< Dimmelo subito nooo! WHAAAAA! >> urlo dalla gioia e corro subito in bagno a sistemarmi e prepararmi per uscire.
Il primo giorno del torneo non sono riuscito a vederlo, ma almeno da oggi in avanti ci sarei riuscito. Sono troppo curioso di sapere chi sia il nuovo alzatore della squadra di Wakatoshi: Masaku è ancora in ospedale, ma è stato espulso dall'Università e cacciato dalla squadra per cattiva condotta.
Nonostante tutto mi dispiace come sia andata a finire tutta la faccenda... Ma se penso a Iwaizumi san, che ha rischiato la vita per colpa sua, penso che un pazzo come quello deve stare lontano dal mio Toshi e dagli altri della sua squadra.
<< Vengo con voi, aspettatemi! >> guardo papà con un sorriso e poco dopo usciamo tutti insieme.
Kou mi sorride tenendo la mano stretta alla mia, mentre Natsu stringe la mano di papà camminando davanti a noi.
<< Che bello, sono felicee! Vedo il mio papà! >> vedo gli occhi blu del mio bambino esplodere dalla gioia: sono luminosi e pieni di riflessi tra il blu, l'azzurro e varie sfumature di colori freddi.
<< Manca tanto anche a me... >> dico in un sussurro che viene udito da Kou << Sicuramente manchiamo tanto anche a lui! >>.
Sorrido dolce accarezzando la sua guancia leggermente imbronciata << Sicuramente. >>.
 
Arriviamo nel grande edificio dove si svolge il torneo e riusciamo a trovare un buon posto grazie ai biglietti speciali, presi da papà mesi prima.
L'odore del ghiaccio spray mi regala mille emozioni: il cuore inizia a battere veloce e mille ricordi riaffiorano alla mia mente, come un film di pochi secondi.
<< ...ou... You... SHOUYOU! >> sobbalzo tornando alla realtà. Natsu mi guarda male, ma poi sorride << Tanti vecchi ricordi? >>.
<< Io amo la pallavolo. Non c'è altro da dire... >> guardo le varie squadre che si riscaldano e provano i tiri, prima di iniziare a giocare.
Tempo fa anche io, come loro, mi riscaldavo per prepararmi a giocare una partita importante: per me ogni sfida era di vitale importanza. Basta perdere una volta e il gioco è perso fino al prossimo torneo.
<< Una sconfitta e sei fuori dal torneo... Se penso a tutte quelle squadre che hanno perso ieri... Molti danno per scontato il duro lavoro che c'è dietro. Tutti vengono qui per vincere e si allenano per ore tutti i giorni, per raggiungere quell'unico obiettivo comune, vincere e non fare cadere la palla. Però solo una squadra potrà davvero esultare e dichiararsi la migliore! >> sorrido notando lo sguardo sbalordito di Kou e di Natsu.
<< Papà sarà il migliore! >> guardo con un sorriso deciso Kou e lo correggo << No piccolo mio, la squadra di papà sarà la migliore! >>.
Non faccio in tempo a concludere che loro entrano per occupare la loro parte di campo e iniziare il riscaldamento. Tra loro vedo Kageyama e per poco non urlo dalla sorpresa.
Nishinoya lo sta colpendo con pacche non deboli alla spalla << SIAMO PRONTI A VINCERE! >> con la sua carisma scioglie la tensione e tutti sorridono.
<< Mamma chi è lui? >> Kou lo guarda con occhi sgranati e pieni di ammirazione.
Sorrido e inizio a ridere un po' << Lui è il libero. Il migliore dei liberi ed è la forza della squadra, colui che li difende come un guardiano e incoraggia con la sua carisma. >>.
<< Wuooohh è forte! >> accarezzo i capelli del mio piccolo e annuisco. 
Noto Wakatoshi parlare con Kageyama e Aone, poi con il resto della squadra. Sembra tranquillo, ma leggo una strana tensione: il suo corpo sembra più rigido, come lo sguardo. Qualcosa non va e non mi piace << Torno subito... >>.
Corro giù fino a raggiungere la porta che da ai campi di gioco e fortuna vuole che non ci sia nessun agente di controllo. Apro la porta e vedo Wakatoshi parlare con l'allenatore, ma appena mi vede si scusa e corre da me e senza dire nulla mi porta in bagno tenendomi per mano.
In silenzio mi faccio trascinare via, beandomi di quel calore che mi mancava così tanto. Appena siamo da soli mi stringe a sé e mi bacia con foga e passione. Con le mani accarezzo i suoi capelli e do più movimento a quel bacio carico di frustrazione e passione, dove le lingue si intrecciano.
Mi stacco per riprendere ossigeno, mentre Toshi lecca, succhia e mordicchia il mio orecchio e il collo per poi ricongiungere le nostre labbra.
Dopo due e tre baci carichi e intensi ne segue uno dolce e pieno d'amore. Sorrido allontanandolo un poco e appoggio la mia fronte alla sua << Mi sei manc... >> lo diciamo insieme.
Ci guardiamo con stupore e poi iniziamo a ridere << Mi sei mancato tanto Toshi, ti amo! >> gli do un bacio leggero e sorrido solare.
<< Non immagini quanto mi sei mancato tu e Kou... >> sorride e mi abbraccia.
Poco dopo lo lascio andare in campo, mentre io torno sugli spalti dalla mia famiglia.
<< Sta bene ora? >> la domanda di papà mi sorprende un po' << Stiamo meglio tutte e due ora. >>.
<< Papà! Sei il migliore! >> Kou attira l'attenzione di tutta la squadra di Toshi che subito alza la mano a pugno e sorride al mio piccolo angelo.
<< Il mio papà è il migliore! >> una bambina dalla voce flebile, ma lo sguardo serio, va incontro a Kou a mo di sfida.
<< Non so chi è il tuo papà, ma non può vincere contro il mio! >> la bambina guarda con indignazione il mio sfrontato figliolo.
<< Kou! Stai buono. >> guardo la bambina << Va tutto bene? Dov'è la tua mamma? >>.
Non faccio in tempo a porre la domanda che una voce la chiama << AYA! >> una ragazza bionda, con i capelli lunghi si avvicina e si inchina a chiedere scusa.
La guardo e mi accorgo di conoscerla << Yachi san? >>.
Lei alza lo sguardo e mi guarda con occhi sgranati e la bocca spalancata all'inverosimile << Hi... Hina... HINATAAAAA kunnnn! >>.
Insieme ci guardiamo come due pesci lessi e poi ci abbracciamo << Ahhh come sei cresciuta, Yachi san! >> mi sorride e lacrime calde scendono a rigarle il viso << Sei vivo... Sei vivo. Brutto... Ahhhh, mi sei mancato tanto. >> si copre il viso e inizia a piangere.
<< No ... Yachi san... Mi dispiace! >> cerco di calmarla e lei poco dopo si riprende e mi sorride << Sono felice! Sono davvero contenta che tu sia ancora vivo Hinata kun. >> mi abbraccia e dopo si siede accanto a me. 
Dopo noto Kageyama guardare verso di noi e Yachi lo saluta con un sorriso pieno d'amore.
<< Papà! >> la piccola Aya saluta Kageyama e io ci rimango di sasso.
<< Dai piccola, lascia papà concentrato per la partita. Vieni a sedere accanto alla tua mamma! >> Yachi la invita a sedersi vicino a lei.
<< Tu e Kageyama... >> la guardo con occhi sgranati e lei arrossisce e annuisce << Stiamo insieme e Aya è nostra figlia... Sto organizzando anche il matrimonio... >>.
<< Wuooohh sono davvero felice per voi. >> stranamente questa notizia mi rende davvero felice, ma il dubbio di rivelare a Kageyama la verità, mi spaventa un po'. Non vorrei che a causa mia loro due soffrissero.
Guardo in basso e noto che Kageyama guarda Aya e Kou che lo stanno guardando, poi me in modo serio.
Qualcosa mi dice che non va e appena i due bambini si girano, noto che hanno lo stesso colore degli occhi, ma Kou a differenza della piccola ha anche lo stesso sguardo di Kageyama. 
<< Ma quel bambino... È tuo Hinata kun? >> sobbalzo alla domanda di Yachi, ma riesco a sorridere e annuire.
<< Sembra una via di mezzo tra te e Kageyama lo sai? >> Yachi sorride tranquilla, non sapendo di avere fatto centro.
 
Kou si volta verso di me per venire a sedermi accanto e sorride << Ormai inizia la partita! >> gli accarezzo i capelli corvini e annuisco con un sorriso.
Quando sento il fischio d'inizio partita, la mia mente si svuota e il cuore inizia a battere veloce.
In battuta c'è Wakatoshi che fa un ace più potete di quello che ricordavo e fa punto; il secondo ace viene intercettato dalla difesa, ma non riescono a creare la connessione e punto per il mio ragazzo, mentre il terzo, sembra andare fuori, ma invece l'arbitro fischia punto.
<< Papà è fantastico! >> Kou ha gli occhi che brillano dalla felicità.
Il quarto ace viene difeso e inizia il gioco. Il libero salva la palla che va all'alzatore, mentre un centrale è già pronto a saltare << Primo tempo >> sussurro, ma poi sorrido. Aone veloce tocca la palla, rallentandola.
Nishinoya salva la palla e la manda in testa a Kageyama che fa punto con un colpo di seconda intenzione.
Salto dal posto a sedere e Kou e Aya fanno lo stesso. Esultiamo, incoraggiando la squadra.
La partita riprende e un altro potente ace viene salvato dal libero avversario e stavolta è l'alzatore rivale a fare un colpo di seconda intenzione, facendo punto. Tra Kageyama e l'altro alzatore, nasce subito una rivalità che mi fa scoppiare a ridere.
La partita prosegue con pochi punti di distacco: Kageyama fa delle alzate più pulite e precise di quello che ricordavo, tanto da creare delle veloci potenti con Wakatoshi.
Il tutto si conclude con due set vinti per pochi punti di distacco, ma non riesco a esultare. Sento il cuore martellare veloce e nasce dentro di me il desiderio di essere in campo con la squadra di Wakatoshi.
<< Sono stati bravissimi i nostri papà! >> Kou sorride alla piccola Aya << Si! >>.
<< Devo ammettere che ci sa fare il tuo ragazzo! >> guardo papà con un sorriso ebete, ma poi un capogiro improvviso mi fa vedere tutto nero e una forte nausea cresce dentro di me << Devo andare... In bagno... >>.
<< Sho... >> papà non fa in tempo a dire nulla che mi corre dietro.
Appena entro in bagno rimetto dentro al gabinetto << Scusa... >>.
<< Da quando hai le nausee? >> guardo papà con occhi sgranati, incontrando il suo sguardo serio.
<< Ma prendo le pillole... Non dovrei... >> vengo interrotto << Lo sai che non sono sicure al cento per cento. Avete usato il preservativo per sicurezza? Tu a differenza delle donne, hai anche gli ormoni. Shouyou dimmi che... >> non dice nulla a causa del mio sguardo smarrito.
<< Ma da mesi facciamo l'amore... Quindi non... >> non so cosa dire. Possibile che aspetto un bambino? 
<< Andiamo a fare un controllo in ospedale. Ma è strano giorni fa non ho riscontrato nulla dagli esami... >> Mamoru mi guarda con uno sguardo serio e poi sorride << Va tutto bene. >>.
Non è vero, io non voglio imporre un bambino a Toshi senza avergli parlato. Inizio a tremare e scoppio a piangere senza dire nulla.
<< Non... Voglio che... Mi lasciii! Non posso rinunciare a Wakatoshi, lo amo ... Troppo! >> papà mi accarezza dolce e mi sussurra di stare calmo, ad ogni mia pausa, causata dai singhiozzi.
<< Che succede? >> una voce affannata entra dalla porta del bagno e si avvicina.
<< VATTENE VIA! >> urlo con foga facendo sobbalzare papà e Wakatoshi.
<< Vi lascio soli! >> cerco di trattenere papà, ma lui se ne va.
Inizio a tremare di più e mi stringo le gambe al petto con le braccia e nascondo il viso.
<< Shouyou, non avere timore. Io sono qui! >> la mano calda di Toshi accarezza la mia schiena.
<< Ho le nausee... Forse sono... Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace... >> mi sento sollevare e stringere.
Segue un silenzio dilaniante, rotto dal battito accelerato del mio... No! Del cuore di Wakatoshi.
Alzo lo sguardo e trovo il suo caldo e pieno d'amore << Sarei l'uomo più felice del mondo Shouyou! >>.
<< Ma la tua carriera... Io sarei solo... >> un leggero schiaffo mi colpisce la nuca << Davvero hai pensato che io ti vedo come un ostacolo? Tu sei la mia famiglia, la mia vita. Rinuncerei a tutto per te e Kou! >> lo guardo con occhi sgranati, mentre lui sorride << Avere un figlio da te mi renderebbe l'uomo più felice del mondo! >> lo abbraccio e lo bacio con passione fino a quando non mi viene a mancare l'ossigeno.
<< Ti amo, ti amo, ti amo così tanto! >> sussurro al suo orecchio, stringendomi a lui, poi segue un altro bacio e un altro ancora << Ti amo anche io Shouyou e non dubitarne mai. >> la sua voce calda mi regala un brivido di piacere.
Mi stringe di più a sé e io mi aggrappo a lui << Dai ora andiamo ... Io devo prepararmi per un'altra partita. >> annuisco e usciamo mano nella mano. Sono così felice, che potrei toccare il cielo con un dito.
 
POV Kageyama
 
La partita è stata un successo.
Sono riuscito a fare delle alzate perfette per ogni compagno di squadra.
Il giorno che sono stato presentato come nuovo alzatore, non mi aspettavo di trovare Nishinoya san come libero e Aone Takanobu come muro. Il mio cuore ha perso un battito dalla gioia.
Noya san aveva urlato e battuto così tante volte sulla mia schiena la sua mano, da farmi tossire. Poi era uscito l'argomento Masaku e lo avevo visto abbassare lo sguardo. Nishinoya era stato così male solo una volta e la colpa era dell'asso della Karasuno, Asahi Azumane.
Ancora adesso mi chiedo come sta... Ma il problema che mi assilla è un altro: Hinata!
Prima della partita ho notato che Ushijima san non era molto concentrato, ma grazie alla presenza di Hinata è tornato attivo al cento per cento.
Poi ho sentito la mia bambina chiamarmi e appena ho alzato lo sguardo, l’ho vista accanto al piccolo Kou e il mio cuore ha perso un battito.
Come ho potuto non accorgermi della tremenda somiglianza tra i due? Entrambi hanno il mio colore blu notte degli occhi. Aya ha la forma dolce di quelli di sua madre, mentre Kou ha la forma dei miei occhi e pure l'espressione.
Se poi mi collego al fatto che chiama Hinata, con l'onorifico di mamma... No! Non può essere!
Eppure quando rivolgo il mio sguardo a quest'ultimo, lui si paralizza un momento.
Devo parlare seriamente con lui... Voglio capire e sapere. Hinata è un ragazzo e non è biologicamente possibile che possa... Fortunatamente sono riuscito a mantenere la concentrazione e giocare bene.
A fine partita ho raggiunto Hitoka e la mia piccola principessa << Ehi! >> sorrido dolce appena loro si voltano a guardarmi.
<< Papà! Sei stato miticoooo! >> Aya mi salta in braccio e io la prendo al volo ridendo un po' << Grazie mia dolce principessa, sempre troppo buona! >>.
Mi guardo intorno e noto l'assenza di Hinata << Ma non c'era anche Hinata? >> chiedo tranquillo, tenendo in braccio la mia piccola.
<< È corso in bagno... Non mi sembrava stesse tanto bene... >> Hitoka è leggermente preoccupata e anche io inizio ad esserlo, non a caso è uscito da poco dall'ospedale.
Noto il dottor Tasuku entrare e raggiungere la sorella e il figlio di Hinata.
<< Prendi Aya. Vado un attimo in bagno, poi ci vediamo dopo l'altra partita. >> metto giù Aya e do un bacio veloce a Hitoka e vado verso il bagno.
Appena lo raggiungo mi blocco notando Ushijima san che discute con Hinata, colpendolo alla nuca << Davvero hai pensato che io ti vedo come un ostacolo? Tu sei la mia famiglia, la mia vita. Rinuncerei a tutto per te e Kou! >> sbuffo per la stupidità di quello stupido, ma le parole a seguire mi gelano il sangue << Avere un figlio da te mi renderebbe l'uomo più felice del mondo! >>.
"Come? Hinata può... Allora..." mentre penso, mi allontano un poco dal bagno. Poco dopo noto i due uscire mano nella mano fino all'ingresso alla porta per i campi di gioco, poi li guardo scambiarsi un tenero bacio e separarsi. Appena Hinata rimane da solo, lo raggiungo << Hinata! >> lo vedo sobbalzare e girarsi di scatto << Kageyama... Mi hai spaventato. Sei stato bravissimo durante la partita, sei veramente miglior... >> il mio sguardo serio, demorde il suo entusiasmo << Cosa... >> lo interrompo << Kou è nostro figlio? >> domanda secca e diretta. Ma è meglio così, noi due abbiamo sempre parlato senza remore o rigiri di parole.
Hinata mi guarda con occhi sgranati, poi torna serio << Sì... Io posso ... dare luce a una vita. >>.
Ora sono io a guardarlo con occhi sgranati << Impossibile. Non è biologicamente possibile... >> dico in un sussurro.
<< Troppo complicato da spiegare adesso e ora devi stare concentrato per la prossima partita. >> Hinata mi guarda con uno sguardo serio.
<< Non sono più quello di un tempo. So dividere vita privata dalla pallavolo! >> il mio tono severo fa indietreggiare un po' Hinata << Non intendevo quello ... È una storia lunga che vorrei spiegarti con calma... >> il suo sguardo è pieno d'imbarazzo.
<< Oh! Capisco... Dimmi una cosa soltanto allora. Lui lo sa? >> Hinata mi guarda in un primo momento con uno sguardo confuso, poi sorride amaro << Sa solo di avere un padre... Ma non gli ho mai detto il tuo nome. Però... Sa che sei una brava persona. >>.
Sento un brivido di gioia e Hinata inizia a ridere << Che sorrido da stupido! HAHAHAHA! >>.
<< HINATAAAAA BOKEEEE! >> lo inseguo per tutto il corridoio e appena lo prendo lo tiro per i capelli << Ahi, Ahi, Ahi, Ahi... Perdono, perdono, perdonoooo! >>.
Lascio la presa e lui si massaggia la testa << Sempre manesco... >> mi guarda con il broncio, mentre io ricambio con uno sguardo neutrale << Grazie per non aver parlato male di me. >>.
Hinata mi guarda con stupore e inizia a ridere di nuovo << Cosa ridi adesso?! >> mi viene voglia di picchiarlo, ma le sue parole mi fanno perdere un battito << Grazie a te di non essere arrabbiato... O di non chiamarmi mostro! >>.
Il suo sorriso amareggiato, mi fa desiderare di abbracciarlo, ma non lo faccio << Perché dovrei? Io ti ho ferito. Ti ho usato e mi sono approfittato di te in tutti i sensi. >>.
<< Ammetto che mi hai spezzato il cuore... Ma se prima ero arrabbiato, ora vorrei solo abbracciarti per ringraziarti. Non solo ho avuto Kou, grazie a quella notte... Ma sono cresciuto e le mie avversità mi hanno portato a Ushijima. >> tremo dalla gioia e lo tiro a me per stringerlo in un abbraccio << Grazie a te ho scoperto l'amore e mi sono accorto di Yachi ed ora ho la famiglia che ho sempre desiderato! >>.
Rimaniamo un po' fermi così, senza dire niente, poi Hinata è il primo ad allontanarsi << Vai! E vinci con la tua squadra! >> alza il pugno in attesa del mio << Ossú! >>.
Batto il pugno con lui e mi dirigo verso il campo, mentre Hinata torna verso la porta che dà alle tribune.
 
<< Credevo che il bagno ti avesse inghiottito! >> Nishinoya mi batte una manata sulla spalla sorridendo.
<< Prima sono stato dalla mia famiglia! >> dico serio e tutti iniziano a ridere, tranne Ushijima e Aone che mi guardano con un sorriso.
<< Riscaldamento e poi si ricomincia! >> l'allenatore ci porta sull'attenti e tutti iniziamo a concentrarci.
Prima del fischio d'inizio guardo la mia piccola che mi guarda con il piccolo Kou accanto. Alzo la mano con il pollice all'insù ed entrambi mi sorridono. Non sarò mai colui che chiamerà papà, ma spero che Hinata mi permetta di conoscerlo e stringere un legame con quel piccolo angelo.
 
POV Sugawara
 
Da quasi due giorni Hajime è stato dimesso con l'obbligo di stare a riposo. Il dottore gli ha imposto di non andare per nessun motivo a lavorare, ma è difficile tenerlo fermo.
<< Haji... Ho un coltello in mano. Lasciami finire di preparare il pranzo. >> sento le sue labbra baciare e mordicchiare il mio collo, mentre con le mani solleva la mia maglietta e accarezza la mia pelle da dietro.
<< Ti desidero angelo mio... Mi è mancato così tanto toccarti così, quando ero in ospedale... >> la sua voce roca, mi fa capire quanto desidera veramente toccarmi.
Mi giro nel suo abbraccio, dopo aver appoggiato il coltello e mi stringo a lui per congiungere le nostre labbra in un morbido e dolce contatto.
<< Non immagini quanto sei mancato a me... >> mi stringo di più a lui e con la bocca bacio il suo collo con teneri baci e lente lappate.
<< Mmm... Lo so... Ma prima... >> mi allontana da lui e mi guarda serio << Cosa succede Koushi? >>.
Domanda semplice e diretta che mi toglie il fiato. Eppure lo dovrei sapere che è impossibile nascondergli qualcosa.
Il mio silenzio lo fa sbuffare << Cosa succede tra te e Oikawa? Conoscendolo si sarebbe presentato senza problemi, invece ha aspettato che tu te ne andassi per farsi vedere l'altro giorno! >>.
<< Ha provato ad assaggiarmi a detta sua... >> domanda diretta, merita una risposta altrettanto diretta.
Hajime sbianca e poi il suo viso mostra tutta la sua rabbia che sta crescendo dentro di lui << Come scusa? E tu me lo dici solo ADESSO! >> il suo tono furente mi fa sobbalzare.
<< Io lo ammazzo... Giuro che... >> lo zittisco con un bacio e poi lo guardo sorridendo << Ma gliele ho date di santa ragione... >>.
Hajime contraccambia il mio sorriso e mi tira a sé per ricongiungere le nostre labbra con dolcezza. Le nostre lingue si intrecciano in una dolce e calda danza che da voce al nostro amore.
<< Mmm... Ti bacerei tutto il giorno e tutti i giorni sai? >> sorrido malizioso.
<< Giuro che starà lontano da te a costo di seppellirlo con le mie mani, ancora vivo. >> il tono serio di Hajime mi fa un po’ ridere. Ma poi torno serio << Ho paura per Hinata... >>.
Hajime sbuffa e mi guarda male << Sinceramente non riesco ancora a credere a quello che mi hai detto Koushi. Prima dobbiamo parlare con Hinata... Magari Oikawa è così scemo che ha capito male. >> sorrido amaro e nego con il capo << Temo di no... >>.
<< Allora è un peccato che anche tu non sia così particolare. >> le sue parole mi sorprendono e lo guardo allibito << Come scusa? >>.
Hajime sorride << Un bambino o bambina simile a te, sarebbe un sogno. >>. Il mio cuore perde un battito. Come fa a dire cose così belle, con una semplicità disarmante.
Tranquillo continua il suo discorso, sorridendo con amore << Magari potremmo valutare l'idea di adottarne uno o due di bambini, più avanti ovviamente! >>. Lo guardo con occhi sgranati e inizio a piangere << Tu mi uccidi così... >> con le mani copro il mio viso, mentre Hajime inizia ad innervosirsi << Tesoro se non vuoi, va bene lo... >> lo tiro a me per baciarlo e sorrido << No! Anzi... Grazie. Tu non lo sai... Ma adottare un bambino sarebbe un sogno. Vederti fare il papà... >>.
<< Vederti fare la mamma. Tu sei perfetto per quel ruolo! >> sorrido dolce e lo abbraccio << Sono felice! Ti amo Hajime. >>.
<< Ti amo Koushi. >> lo bacio dolce, mentre Hajime mi appoggia malamente sul ripiano di cucina.
Tra baci e carezze facciamo l'amore con passione ed energia, riempiendo la casa di gemiti e ansiti.
<< Meno male che dovevi riposare. >> sorrido e accarezzo i suoi capelli neri sudati.
Hajime mi sorride << Avevo bisogno di sentirti Koushi... >> piano lo sento uscire da dentro di me, facendomi sfuggire un gemito.
Mi stringo a lui, appoggiando l'orecchio al suo petto sudato e ascolto il suo cuore tornare a un battito regolare, mentre con il naso mi inebrio del suo forte profumo.
Con la sua mano inizia ad accarezzare i miei capelli sudati << Haji... Non ti azzardare mai più... A rischiare la tua vita! >> calde lacrime mi escono involontarie.
<< Mi dispiace amore mio... Non posso promettere niente del genere. >> la sua voce piena di amarezza, mi disarma. Hajime è un poliziotto e ogni giorno che passo con lui è un giorno in più a quello che potrebbe essere l'ultimo. L'ho sempre saputo, ma realizzarlo per davvero non è facile.
 
POV Mamoru
 
Guardare Ushijima giocare insieme alla sua squadra mi ha riportato indietro nel tempo.
Da giovane non ho mai avuto una vita facile: i miei genitori litigavano sempre e non erano mai soddisfatti. Nonostante i miei ottimi voti, il mio talento sportivo e la mia abilità a sapere fare di tutto da solo, non era mai abbastanza.
Ricordo bene quel periodo in cui mi sentivo sempre soffocare dal loro pretendere sempre di più, tanto da portarmi ad odiare tutto e tutti.
Poi ho incontrato Kimiko Hinata. 
Colpo di fulmine è dire poco e non perché era chissà che bella donna o altro, ma il suo sorriso solare e la dolcezza con cui mi rivolgeva la parola era unico.
Il nostro amore è esploso letteralmente. Dopo nemmeno un mese di conoscenza ci siamo dati il primo bacio in biblioteca e dopo due appuntamenti abbiamo fatto l'amore. Quel giorno era stato il più bello della mia vita, peccato che non avevo messo in conto la sua famiglia di nobili origini.
Appena avevano scoperto della nostra relazione, hanno obbligato Kimiko a lasciarmi e sposare un altro uomo o avrebbero rovinato la nostra vita. Ovviamente io non lo accettai, ma non avevo messo in conto i mezzi sporchi che avrebbero usato per fermarmi.
Il mio futuro di promessa nella pallavolo finì in pochi secondi, quando mi fracassarono la spalla e un ginocchio. Il mio sogno di diventare il migliore degli alzatori alla nazionale giapponese sfumò come neve al sole.
Kimiko si sentì così in colpa da lasciarmi e sposare quel bastardo biologo che poi l'ha usata come esperimento, per riuscire ad avere un erede da lei.
Ho creduto davvero di non rivederla mai più e dopo anni di ricerca mi ero deciso a dimenticarla e mi sono buttato a capofitto sullo studio per diventare medico.
Poi la rivedo, dopo anni, in ospedale, bella come non mai, insieme al suo primo genito, con la pancia in attesa della sua seconda figlia. 
Era rimasta da sola, abbandonata come uno straccio dalla sua famiglia. Non ci ho pensato due volte a corteggiarla per tornare con lei, ma mi ci sono voluti anni per riaprire il suo cuore ferito, umiliato e dilaniato.
Per anni abbiamo avuto una relazione segreta, anche se Shouyou sospettava qualcosa: << Il mio bambino si è accorto della mia nuova luce negli occhi…. Mi chiede sempre chi sei Mamoru! Vuole conoscere colui che mi fa stare bene. >> Kimiko rideva sempre e sorrideva con amore ogni volta che me lo diceva. Poi era arrivato il giorno dove aveva deciso di presentarmi ai suoi figli... Ma il destino è stato crudele: ricordo come se fosse successo ieri quell'incidente.
Un autobus trasportava studenti universitari, diretti a un campus speciale indetto dalla nazionale giapponese, ma l'autista ha avuto un malore e ha iniziato a sbandare. Persone a piedi o macchine vennero investite. A quel tempo ero diventato da poco un medico e fu straziante vedere tutti quei morti e feriti, l'ospedale era pieno di urla e dolore, tutti correvano per salvare anche solo una vita.
Poi l'ho vista... Kimiko era tra le persone ferite grave. Il suo corpo ricoperto di sangue, era scomposto a causa delle ossa rotte. Il mio cuore si è fermato per un momento. 
Quando mi sono avvicinato ricordo quello sguardo amaro e sofferente: uno sguardo, la forza di dire solo il mio nome, la sua semplice richiesta di salvare i suoi figli e il suo “ti amerò per sempre”, prima di esalare l'ultimo respiro.
Ricordo di aver urlato e imprecato tutta la mia rabbia, arrestando per un momento tutta quella corsa e quei lamenti. Il mio dolore squarciò le mura dell'ospedale e si calmò solo dopo che il primario del mio reparto, mi mise una mano sulla spalla e mi parlò con voce calma.
Per sopprimere il dolore ho lavorato per giorni senza sosta, fino a crollare. Dopo una settimana realizzai la situazione e mi ricordai di Shouyou e Natsu, ma erano già stati affidati al fratello di Kimiko.
Per mesi feci finta che andava bene così, ma le parole della donna che amavo mi tornarono prepotenti alla mia mente: io dovevo salvare quei ragazzi dalla famiglia Hinata.
Cercai il migliore degli avvocati, ma non potevo fare niente. Poi un giorno vedo Shouyou in ospedale, pieno di lividi, escoriazioni e ferite... Da perfetto medico, ho documentato ogni cosa, poi aspettava un bambino e fare girare la notizia era fuori luogo, sarebbe stato uno scandalo per la famiglia Hinata, l’onore del loro nome veniva prima di ogni altra cosa.
Raccolsi più prove che potei, ma presto arrivò il giorno del parto.
Shouyou urlava, chiedeva aiuto: arrivò in ospedale bianco come un lenzuolo a causa dei litri di sangue persi e si sentiva spaccare in due.
Non so come, ma sono riuscito a fargli il taglio cesareo e salvare il piccolo Kou, nato prematuro. Poi Shouyou mi ha guardato con occhi lucidi e un sorriso amaro come Kimiko e il mio cuore ha perso un battito. Non potevo permettere che morisse anche lui.
Kou lo feci mettere dentro l'incubatrice, poi diedi la mia totale attenzione a Shouyou. A malapena riuscì a fargli una trasfusione di sangue e fermare l'emorragia con un intervento d’urgenza. Ricordo i giorni che passò in coma con il rischio di non farcela, mentre la piccola Natsu non parlava, chiusa nel più totale silenzio.
In quel periodo lottai per l'adozione di tutti e tre, vincendo per miracolo, grazie al testamento di Kimiko che aveva detto di lasciare ogni suo bene e i suoi figli in custodia a me, Mamoru Tasuku, in caso di morte.
 
<< Papà! >> Natsu mi riporta alla realtà. Mi guardo intorno sentendo Shouyou esultare per l'ennesimo punto fatto da Ushijima, poi guardo Natsu con un sorriso << Dimmi tesoro. >>.
Noto il suo sguardo preoccupato << Stai bene? >> con la mano mi accarezza il viso per asciugare una mia lacrima. 
Con la mano asciugo le lacrime sfuggite e prendo stretto la sua mano << Sì, vecchi ricordi. Ora sto bene perché ho la famiglia che ho sempre desiderato. Sono felice piccola mia! >>.
Natsu mi regala un sorriso solare e si aggrappa al mio braccio << Anche io! Ho il papà migliore del mondo! >>.
<< Abbiamo il papà migliore del mondo! >> Shouyou si risiede aggrappandosi anche lui, al mio braccio libero.
Inizio a ridere un po', poi noto Kou davanti a me che salta per sedersi sulle mie gambe << Nonno! >>.
Con la fronte mi chino e mi appoggio sulla sua piccola testa corvina e sorrido << Vi amo tutti tre come non potete immaginare! >>.
Stando vicini, continuiamo a guardare la partita << Shouyou, finita la partita andiamo a fare il controllo! >> il mio tono serio lo fa leggermente sobbalzare.
<< Va bene! >> mi sorride e si stringe di più al mio braccio.
<< Stavolta andrà meglio. Farò di tutto per non farti stare male! >> sussurro piano, mentre gli do un bacio tra i capelli ribelli.
<< Lo so, mi fido di te papà! >> mi regala un sorriso dei più belli e poi lo vedo alzare per raggiungere la balaustra che impedisce di cadere giù e sorridere con amore in direzione di Ushijima.
<< Andrà tutto bene papà? >> La domanda di Natsu mi sorprende un po', ma capisco la sua preoccupazione << Sì, farò in modo che vada bene per forza! >> il mio tono deciso la tranquillizza.
Ushijima, grazie a un’alzata veloce e perfetta di Kageyama, fa punto senza permettere agli avversari di reagire. Tutti si alzano esultando, mentre io continuo a guardare Shouyou, pensando a quello che devo fare per proteggerlo.
 
POV Natsu
 
Finito di vedere la seconda partita, andiamo tutti insieme in ospedale per far fare un controllo a Shouyou.
Kou mi guarda confuso << Che succede zia Nat? >>.
<< Niente di grave. Solo un semplice controllo. >> sorrido dolce, cercando di trasmettergli la mia tranquillità.
<< Tasuku kun! >> la voce del senpai Okegawa mi fa sobbalzare << Come mai qui in ospedale? >> sento nella sua voce la preoccupazione.
<< Controllo generale di mio fratello e tu? >> anche io inizio a essere preoccupata per lui.
<< Mio zio, ieri, mentre giocava alla partita di pallavolo, si è fatto male, ma non voleva farsi vedere. Allora oggi sono andato a trovarlo e con la scusa che dovevo venire in ospedale perché non stavo bene e non avevo nessuno che mi accompagnava, gli ho fatto fare dei raggi ed una ecografia al ginocchio ed ora sta parlando con il medico perché sembra ci sia qualcosa! >> sbuffa e poi sorride amaro << Un testone! Non mi piace ingannarlo… ma quando ci vuole… >>.
Sorrido e gli do ragione. Anch’io avrei fatto la stessa cosa se fosse mio fratello quello da far fare un controllo << Speriamo niente di grave... Dove si è fatto male?! >> appoggio la mia mano su una delle sue gambe e lui me la stringe con la sua, facendomi perdere un battito << Al ginocchio destro... anche in passato si era già fatto male allo stesso ginocchio. Spero solo che non abbia un danno irreparabile... che lo obbliga a smettere di giocare... >>.
Il suo sorriso amaro mi ferisce << Andrà tutto bene, vedrai! >> lo abbraccio forte e Takeru ricambia la stretta.
<< Non hai ancora risposto alla mia dichiarazione d’amore di giorni fa... >> mi allontano, con il viso in fiamme.
Qualche giorno fa sono uscita con lui e Kou per giocare a pallavolo e prima di andarmene il senpai mi ha fermata e mi ha confessato il suo amore. Il mio cuore aveva smesso di battere dall'emozione e quando avevo preso coraggio per dichiararmi anch’io, il suo cellulare ha suonato, interrompendo la magia del momento.
<< Mi piaci tanto anche tu... >> confesso con un sussurro. Takeru mi guarda con occhi sgranati e poi sorride felice << Ti va di uscire insieme? Sabato? >>.
Annuisco con la testa e sorrido dalla felicità, poi sento Kou correre per abbracciarlo << Taku-sannnnnn! >>.
Takeru lo stringe a sé per abbracciarlo << Kouuu!! Ti sei divertito l'altro giorno? >> guardarlo sorridere con affetto a Kou, mi rende davvero felice e il mio cuore inizia a battere veloce.
<< Ma guarda chi c'è? >> una voce suadente maschile mi fa sobbalzare.
<< E' andato tutto bene zio? >> Takeru chiede con un tono di preoccupazione a suo zio come sta.
<< Assoluto riposo per un mese... che scocciatura! Ma dimmi. Come mai questa giovane e graziosa fanciulla si trova qui, insieme al bambino più adorabile del mondo? >> sono felice per le sue parole, ma qualcosa dentro di me, mi suggerisce di stare lontano da lui << Mio fratello maggiore... sono qui con lui e papà per un controllo generale... >> non riesco a concludere il mio discorso a causa di Kou << Voglio una sorellina! >> mi si gela il sangue nelle vene.
<< Davvero? Non preferisci un fratellino con cui giocare alle cose da maschio? >> rimango sorpresa dalla reazione neutrale dello zio di Takeru e m’incanto a guardare il suo bellissimo sorriso.
<< No! Così rimango il maschietto preferito di papà Toshi! >> Kou mostra il suo broncietto deciso e affettuoso, mentre noto una smorfia sul viso di Oikawa san << Allora incrocio le dita per te e che sia una bella femminuccia! >>.
Kou gli sorride e lo abbraccia alla gamba, sorprendendo tutti. Oikawa san gli sorride con dolcezza << Sei proprio adorabile come la tua mamma lo sai?! >>.
Il tono amaro che sento dalla sua voce mi regala un brivido freddo. Non so perché, ma avverto che qualcosa non va… poi sembra che conosca così bene il mio fratellone, forse anche troppo: spero solo non sia una minaccia. In qualche modo assomiglia allo zio che tanto odio... colui che mi ha fatto soffrire come nessun’altro, colui che per poco non uccideva le persone più importanti per me.
Se scopro che questo ragazzo è una minaccia per mio fratello e il mio piccolo Kou, farò tutto quello che è in mio potere per impedire ogni sua mossa.
 
POV Ushijima
 
Conclusa la seconda partita del giorno, torniamo tutti alla palestra per parlare delle squadre che possiamo incontrare il giorno dopo.
Peccato che la mia mente è altrove: quando ho guardato le tribune a fine partita, ho notato che Shouyou non c'era più. Sicuramente è andato in ospedale per scoprire se aspetta un figlio nostro... sento il mio cuore accelerare e il fiato mi viene a mancare. Vorrei saltare ed esultare dalla gioia. Avere un secondo figlio dalla persona che amo, sarebbe un sogno che si realizza, avere la famiglia che ho sempre desiderato. Kou è il figlio più bello che mi potesse regalare la vita, ma averne un altro, vederlo crescere, assistere al giorno che dice la sua prima parola, oppure il giorno che muoverà il suo primo passo. Quelle piccole cose che sembrano inutili, ma che per me sono tutto.
<< Ushijima san! >> Nishinoya mi da una pacca sulla spalla riportandomi alla realtà.
L'allenatore mi guarda con insufficienza << Dato che abbiamo la testa tra le nuvole, facciamo che fai un ora di corsa intorno alla palestra. Vai! >> mi alzo senza controbattere, con le risate di sottofondo di tutti ed esco per iniziare la mia punizione.
Dopo un primo giro, si unisce a correre insieme a me Kageyama << Come mai anche tu a correre? >> chiedo neutrale.
<< Devo parlarti Ushijima san... >> sento una certa tensione nella sua voce << Ho parlato con Shouyou... Kou è mio figlio! >>.
Il mio cuore perde un battito, ma decido di continuare a correre senza dire una parola. Segue un breve silenzio, ma poi Kageyama mi ferma e si posiziona davanti a me con uno sguardo serio << Io ho già la mia famiglia e non mi metterò in mezzo alla tua, ma spero che tu capisca... voglio conoscere Kou. Non pretendo di essere chiamato papà, quel onorifico spetta a te... Ma... ti chiedo il permesso di fare parte della sua vita, per me e sopratutto per Aya! >>.
Noto la sua tensione dal leggero tremolio del suo intero corpo, mentre lo guardo con uno sguardo serio negli occhi, senza mai distogliere lo sguardo << Perché mi chiedi il permesso? Spetta a Shouyou la decisione. >> devo ammettere di essere sorpreso dalla sua domanda.
Kageyama piega il capo a destra e mi guarda con occhi strani << Perché tu sei suo padre... cioè... la decisione spetta a tutti e due no? Per rispetto mi sembrava il caso di chiedere... prima a voi senpai! >> la sua bocca trema appena, nonostante sia stretta tanto da formare una linea sottile tremolante.
<< Permesso accordato, ma attento a non forzarlo capito? Per il resto permettimi di ringraziarti. Grazie, per avermi preso in considerazione. >> cerco di usare un tono tranquillo e noto il suo sguardo sorpreso che subito va verso il basso e inizia a balbettare qualcosa << ... minimo... >>.
<< Come? >> chiedo confuso << E' il minimo! Con il dolore che ho fatto a Shouyou non merito nemmeno di parlarci... ma io desidero davvero tanto conoscere Kou e avere una possibilità di essere accettato e non disprezzato... Shouyou ha fatto tanto per me ed io l'ho solo ferito. >> alza lo sguardo guardandomi con decisione, ma pian piano la sua sicurezza vacilla e torna a guardare in basso.
Sorrido e appoggio una mano sulla sua spalla << Chiedi scusa a Shouyou e rimedia senza fare più errori, ma attento. Avvicinati troppo e ti spezzo l'osso del collo. >>.
Kageyama mi guarda con occhi sgranati, poi annuisce con energia e corre dentro in palestra.
Finito con allenamento extra, faccio una doccia e poi torno verso casa, cercando di far presto per chiamare Shouyou e sentire com'è andata.
Sfilo la chiave e la inserisco nella serratura per aprire la porta d'ingresso quando due braccia sottili mi stringono da dietro << Sei in ritardo... >>.
Apro la porta e con uno strattone tiro davanti Shouyou per prenderlo in braccio. Con un calcio chiudo la porta e mi tolgo le scarpe, per poi entrare e andare in sala.
<< Aspetta, devo togliere le scarpe anche io... Toshi! >> lo sdraio sul tappeto e sfilo le sue scarpe lanciandole lontane e con la bocca assaggio la sua pelle chiara.
<< To... Toshi... aspetta! Mmmh ... Ah! >> gli sfugge un gemito a causa del succhiotto che gli lascio sul collo, in uno dei suoi punti più sensibili.
<< Scusa, ma ti desidero così tanto... ma prima dimmi tutto. >> la mia voce esce più profonda e roca di quello che pensavo.
Shouyou mi sorride con dolcezza << Un mese... >> poi arrossisce e inizia a tremare un po'.
Il mio cuore inizia ad accelerare << Quindi sarò padre? Aspetti... >> non riesco a dire altro. Shouyou sorride solare, con il viso completamente rosso e annuisce senza dire nulla con la testa.
Lo stringo in un abbraccio e lo sollevo sorridendo << Io ti amo, dio se ti amo! Shouyou... Mio bellissimo raggio di sole! >> mi guarda con occhi sgranati poi inizia a ridere di cuore << Anche io ti amo Toshi! Ti amo! >>.
Arrossisce ancora di più, mentre io sorrido come mai ho fatto nella mia vita, tanto da farmi male le guance << Tu sei il mio raggio di sole nel buio, Shouyou! >>.
Le mie parole lo lasciano senza parole << No! Lo sei tu Toshi, tu non immagini come sono felice da quando mi sono innamorare della tua luce! >> mi sorride con amore e poi mi dà un bacio leggero, mentre si stringe a me con le braccia e con le gambe.
Piano lo porto in camera e lo sdraio sul letto: sento il suo cuore accelerare insieme al mio.
I nostri occhi si guardano, nel mentre mi sfilo piano della maglietta nera attillata.
Shouyou con la lingua si lecca le labbra e mi guarda con occhi carichi di desiderio.
Sorrido e piano con le mani sollevo la sua maglietta arancione << Fammi tuo Toshi! >> la sua voce spezzata dal piacere mi fa capire quanto ha bisogno che lo tocchi.
Piano salgo dal ventre piatto e leggermente definito, sino ai suoi capezzoli rosei, con baci leggeri e lunghe lappate << Mmmm siiii... Toshiiiii! >> lo sento gemere e porta le sue mani a stringere i miei capelli.
Con la bocca succhio e mordicchio la sua pelle del collo, mentre con una mano sfilo i suoi pantaloncini bianchi, insieme alle mutande e inizio a dare piacere alla sua erezione.
<< Toshiiii! Mmm… Ah! >> con la bocca scendo marchiando sempre la sua pelle nivea, fino a prendere in bocca il suo sesso per intero e iniziare a pompare per tutta la sua lunghezza, mentre con un dito penetro la sua apertura.
Shouyou stringe più forte i miei capelli e con la mano accelera la velocità della mia bocca sul suo membro << St… mmm, venen… >> con un forte gemito viene dentro la mia bocca e poi mi spinge da una parte per sedere sopra di me sorridere, mentre io ingoio e lecco le mie labbra, gustandomi il suo seme.
Ci guardiamo a lungo senza distogliere lo sguardo uno dall’altro, poi mi dà un bacio leggero e appena le nostre lingue si incontrano, le intrecciamo per intensificare il contatto. Ringhio di disappunto quando Shouyou si allontana per iniziare a leccare e mordicchiare la mia pelle partendo dal lobo dell’orecchio, poi il collo, il petto e il mio ventre.
<< Sho… Mmmm… Asp… >> sento la sua bocca avvolgere il membro e inizia a darmi piacere, muovendosi su e giù per la mia intera lunghezza.
Con la testa premo sul cuscino sentendo il piacere invadere ogni parte del mio corpo, mentre con le mani stringo la sua zazzera ribelle imponendogli di aumentare il ritmo.
<< Ahhh… mmm… >> con il bacino inizio a muovermi dentro la sua bocca, fino a quando non vengo con un gemito roco. Shouyou ingoia il mio seme e risale sopra di me lambendo le mie labbra con i denti per poi unirle con un bacio caldo al sapore del mio seme, mentre con le mani da piacere al mio membro per risvegliarlo.
<< Ti voglio sentire dentro di me, Toshi! >> con il bacino si solleva appena per poi impalarsi sul mio membro eretto.
Con le mani stringo i suoi fianchi e lo spingo in giù, rendendo l’affondo più intenso, tanto da provocare un piacere che ci fa gemere insieme e poi inizio a spingere con lente e profonde spinte rese intense dall’aiuto delle mie mani sui suoi fianchi.
<< Ah! ... AHHH. Di piùùùùù! >> la stanza si riempie dei suoi gemiti rochi e dei miei ansiti. Quando sento il suo bacino venire incontro alle mie spinte, aumento la velocità rendendo il tutto più frenetico << Sto venen… ah! Ahhh… AHWWWN! >>.
Shouyou viene con un gemito roco e un forte orgasmo, sporcando il mio ventre e il petto con il suo seme, mentre io vengo dentro di lui.
Con un colpo di reni lo metto sotto di me e senza uscire da lui, inizio a muovere il bacino con movimenti circolari, mentre con la bocca marchio la sua pelle con avidità.
Appena sento le sue gambe stringere la mia vita, il mio membro torna duro e ricomincio a spingere dentro di lui, inizialmente con lentezza, aumentando il ritmo quando Shouyou me lo impone venendo incontro alle spinte con il suo bacino. Veniamo insieme e ricominciamo a fare l’amore ancora e ancora.
 
Apro gli occhi e trovo Shouyou sopra di me che dorme tranquillo con il mio membro ancora dentro di se << Ci abbiamo dato dentro… spero non nuoce al bambino o bambina…>> sussurro tra me e me, poi un mugolio attira la mia attenzione e trovo un bellissimo sorriso e due occhi languidi a guardarmi << Ti sei addormentato dopo aver concluso il quarto round… >> la sua voce leggermente assonnata mi fa sorridere.
<< Andiamo a fare una doccia che è meglio! >> con disappunto di Shouyou lo sollevo per uscire da dentro di lui e poi lo stringo in un abbraccio e lo sollevo per portarlo dentro alla doccia.
<< Non farai tardi? >> mi chiede con un dolce sorriso, mentre massaggio i suoi capelli ribelli con lo shampoo << No! Di solito mi alzo presto per fare jogging… ma direi che ho fatto abbastanza attività fisica per quasi tutta la notte. >>.
Lo vedo leccarsi le labbra e sorridere << Chi ti dice che abbiamo finito? >> il suo tono malizioso mi eccita e in un attimo mi ritrovo a spingere dentro di lui per fare di nuovo l’amore.
Finiamo di fare la doccia dopo un rapporto intenso e mentre Shouyou si va a sedere su una sedia, vado in cucina e preparo la colazione con riso, verdure e pesce cotto al vapore.
Bandisco la tavola e il mio piccolo sole mi guarda con la bava alla bocca << Wuahhhh! Sembra tutto buonooooo. Buon appetito! >> sorrido e lo guardo mangiare.
Shouyou mi guarda con le guanciotte piene << Buofiffimo! >> sorrido trattenendo una risata, poi lo guardo indeciso se dirgli della mia idea che da tempo mi frulla nella testa.
<< Stavo pensando… Ti va bene se dopo il torneo cerco una casa tutta nostra! Per me, te, Kou e il bambino in arrivo? >> lo guardo serio, mentre Shouyou mi guarda con stupore, tanto da spalancare la bocca e far cadere le bacchette.
Non vedendo nessuna reazione, infilo nella sua bocca un boccone di riso e inizio a ridere appena.
Lo vedo tornare alla realtà e dopo aver masticato, mi sorride e annuisce con energia << Certo che lo voglio! Mi piacerebbe davvero tanto vivere insieme a te! >>.
Mi avvicino a lui e lo bacio con dolcezza << Desidero dirti “buongiorno” al mattino appena ti svegli accanto a me… >> un altro bacio << Augurarti “buon lavoro” … >> un altro bacio << Darti il bentornato a casa o viceversa o dirti “sono casa!” >> un altro bacio e sorrido << Augurarti “buon appetito” ad ogni pasto insieme, riempirti di affetto e amore e darti la “buonanotte” ogni sera che andiamo a letto insieme! >>.
Mi sorride con amore e mi abbraccia << Anche io! Voglio tutte queste attenzioni che sanno di famiglia e di casa! >>.
Lo faccio sedere sulle mie gambe per coccolarlo, mentre ci raccontiamo cosa è successo in quei giorni che non ci siamo visti e sentiti poco. Dopo aver sistemato la cucina ci vestiamo e usciamo insieme mano nella mano fino alla mia scuola << Ci vediamo al polo sportivo… >> lo bacio e lo guardo andare via fino a quando non svolta l’angolo e sorrido: Sono felice! Finalmente ho la mia famiglia e diventerò Papà per la seconda volta!
 

Note dell'Autore:

Eccomi con il nuovo capitolo. Ho impiegato molto tempo a risistemarlo e rileggerlo più volte... ma sicuramente ci saranno ancora molti errori, mi diapiace in anticipo!
Per il resto spero vi sia piaciuto e spero di sapere le vostre opinioni a riguardo... Su cosa vi ha trasmesso o se cominciate ad essere delusi da questa storia... qualsiasi cosa io l'accetto!
Grazie a tutti voi che leggete e un speciale grazie a tutti quelli che mi lasciano un commento!
Al prossimo capitolo: è già in corso. Ma abbiate pazienza ho un lavoro che ruba molto del mio tempo xD

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 17, 2017 ⏰

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