Parte 8

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~ JOSH~

Era da più di tre mesi che non la vedevo più per i corridoi.

Probabilmente aveva abbandonato la scuola. Cavoli suoi. Io la volevo aiutare ma lei non era del mio stesso parere.

Inoltre era vicino il periodo natalizio e la scuola organizzò una festa elegante per celebrare il nuovo anno.

Ero sommerso di richieste da molte ragazze ma non ci volevo andare a quella festa. Non mi sarei divertito di sicuro. E poi indossare abiti eleganti non faceva per me.

A me basta un maglietta leggermente aderente con dei jeans per essere perfetto.

< Ehi amico. Vieni alla festa?> disse Luca, uno dei miei più cari amici e l'unico che sapeva del mio passato.

Mi fidavo solo di lui.

< Non so. >

< Ma si che vieni. Devi divertirti un po'.> Luca mi guardava con uno sguardo malizioso mentre delle ragazze erano dietro di me che continuavano a chiedermi chi tra loro aveva l'onore di venire insieme a me al ballo.

Gli ricambiai lo sguardo e mi girai verso di loro.

Mi guardarono con uno sguardo da omicida e se ne andarono. Intanto Luca mi guardava con lo stesso sguardo di prima.

< D'avvero?> disse < e chi sarebbe la fortunata> scoppiò una risata. Lui sapeva che lo aveva fatto peer togliermele di dosso.

Ora era il momento di prepararsi. La festa sarebbe stata il giorno seguente.

~ ANNA~

In tre mesi ero riuscita a cambiarmi. Nel vero senso della parola.

Appena uscii dall'ospedale andai da mia cugina che faceva la truccatrice e le dissi di cambiarmi.

Mi allungò i capelli con delle ciocche finte che mi arrivavano a metà schiena e mi tinse il tutti con del nero.

Mi applicò ogni giorni una crema per lisciarmi la pelle e rendermela più luminosa.

Cambiai il mio guardaroba in vestiti più alla moda anche se i primi tempi utilizzavo i pantaloni lunghi per non far vedere le cicatrici, che si stavano rimarginando.

Non avevo neanche ripreso il mio lavoro.

La festa avrebbe dato inizio ad una nuova me.

Cambiai anche il nome per non farmi riconoscere e progettai una vendetta per lui. Per Josh.

Era sera ormai e iniziai a preparare il look per l'indomani. Il regolamento prevedeva che le donne indossassero un abito lungo e per gli uomini un bel completo nero o bianco.

Aprii l'armadio e mi provai i numerosi vestiti che avevo comprato durante questi mesi.

Finalmente, dopo circa un'ora, trovai quello perfetto e di sicuro questo mi avrebbe reso unica.

Quindi rimisi tutto a posto e mi buttai sul letto stanca.

~JOSH ~

Era notte inoltrata. Non riuscivo a dormire. Anche se non veniva più a scuola e l'odio era ancora reciproco ( presumevo) pensavo ancora a lei.

Ai suoi capelli a caschetto che le incorniciavano la faccia. Le donavano molto.

Era una ragazza acqua e sapone. Diversa dalle altre e forse era per questo che la odiavo. Non si e' mai precipitata ai miei piedi a implorarmi di venire insieme a lei a qualche festa o da qualche altra parte. E a pensarci mi dava fastidio.

Non ero riuscivo a possederla e a mantenerla sotto al mio controllo come invece facevano le altre ragazze.

Mi alzai dal letto e aprii la finestra. Il cielo era terso e la notte era stellata. Si riuscivano a distinguere le costellazioni principali.

Non c'era nessuno in strada ma di tanto in tanto, si sentivano degli ululati provenire dalla foresta di fianco al nostro paesino.

Rimasi lì a fissare le stelle appoggiato al davanzale fino a quando non mi addormentai in un sonno profondo senza sogni.

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