Parte 2-il più bello del reame

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Giovanni si guardava allo specchio, nell'antica sartoria, e quello che vedeva ,lo riempiva d'orgoglio:la,nella lastra ,si vedeva,in tutta la sua imponenza ed eleganza, uno dei più bei giovani di Reggio,uguale in tutto e per tutto a Rodolfo Valentino ,con in più il baffo leggero ,e il capello biondo scuro ,che aggiungevano un fascino normanno alla sua bellezza ,soverchiando il troppo orientale Valentino.

Giovanni guardo 'con soddisfazione il suo nuovo vestito ,gessato, ammiro' i suoi nuovi gemelli ,diamanti ,due carati e qualcosa in più'

Il sarto gli sussurrò:

-Farete conquiste ,commendatore !

Giovanni sorrise, il commendatore era suo padre, il suo economo padre, Giovanni guardò fuori dalla finestra per controllare che il suo autista fosse pronto, già quella mattina al caffè ,a piazza duomo ,si era vantato con gli amici:

-io ,modestia a parte ,ho tre macchine, una per il mattino, una per il pomeriggio ,e una per la sera ,e pure tre autisti, uno per la mattina, uno per il pomeriggio e uno per la sera, così, di colore bianco,grigio e nero ,così sono nell ordine ,sia le macchine che le divise degli autisti.

In quello stesso momento il federale di Reggio, il signor Pissi ,si arrovellava,tormentato da mille pensier e da cento incarichi,nonostante le sue grandi capacità di organizzatore ,non riusciva a trovare i veicoli necessari per fare bella figura con il suo illustre ospite,tutti gli ottimati di Reggio dovevano dare il benvenuto a sua eccellenza il duce:il duce in persona ,stava per arrivare a Reggio e lui ,federale del partito fascista di Reggio Calabria,con un così piccolo preavviso non sapeva come procurarsi le macchine che avrebbero  dovuto scortare il duce :il preda alla confusione,uscì dall'ufficio lambiccandosi il cervello, per trovare una soluzione ,ma, grazie a Dio ,quando stava per disperare si imbatte in Giovanni Pane ,un appaltatore semideficiente che in quel momento stava parlando con una giovane estremamente bella e le diceva:

-Io ,cara signora,esimia sposa del senatore Prioco,io ,cioè Giovanni Pani ,sono a sua disposizione Signora, ho tre macchine io, tre autisti, mi dica una sola parola e io ubbidisco!
La giovanissima signora Prioco ,una fanciulla bellissima di appena diciotto anni quasi quasi si sarebbe messa a battere le mani per la contentezza,incurante dei pettegolezzi che questa decisione avrebbe comportato,senz altro stava per precipitarsi verso la bella vettura ,che luccicava al sole,intutta la sua argentea bellezza
Ma non aveva fatto i conto con il federale:

Pissi sarebbe saltato dalla contentezza ,schioccò le dita all'indirizzo di Giovanni Pani e gli disse una sola parola:

-requisite!

Mussolini in pericoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora