Reggio dormiva inquieta all'indomani del discorso del duce, ma piu di tutti insonne era il senatore Prioco.
Irritato controllò da uno spioncino il salotto attiguo e con sconforto vide la sua sposa diciottenne che flirtava con quello oligofrenico di Giovanni Paci, un tizio che i piu' additavano come reduce da una meningite o traumatizzato da ripetute cadute durante l'infanzia
Il senatore sentì bussare al suo studio privato e nonostante gli anni e l'esperienza aprì tremando il portone.
Davanti a lui si presentò un uomo dalla statura poco piu che media ma con il viso intenso ed energico, il senatore lo fece entrare con estrema cortesia
Signor prefetto, cavaliere Cesare Mori è un onore riceverla nella mia modesta casa
Il prefetto di ferro così lo avevano chiamato sorrise con estrema cortesia e mormorò:
non sono piu' prefetto purtroppo, mi occupo di bazzecole, la nel Friuli ma se lei mi fa la cortesia io per un ultima volta vorrei incontrare il duce
Il senatore annuì con prontezza
Sarà mio dovere cavaliere Mori
Dopo pochi minuti il duce e Primo Mori erano l'uno di fronte all'altro,avevano fatto e disfatto la storia d'Italia e adesso si rivedevano dopo diversi anni, Mori salutò
Saluto al duce e allungò la mano nel saluto romano
Mussolini dopo qualche attimo gli strinse calorosamente la mano, Mori venne subito al dunque
Eccellenza, io ritengo di dover tornare in Sicilia, le forze mafiose in mia assenza si sono riorganizzate, la delinquenza dilaga, bisogna provvedere, è nostro dovere farlo
Mussolini riflettè intensamente
Il vostro lavoro è stato eccellente non basta questo al vostro valore? Cosa vi potrà dare di piu il futuro dopo il vostro passato glorioso? Avete già dato all'Italia adesso purtroppo dobbiamo occuparci della guerra.
Mori non si diede per vinto e precisò:
E' proprio per questo che bisogna agire, i mafiosi che sono migrati in America sono ritornati in forze e dati i loro legami con l'America in caso di invasione della nostra amata patria loro potrebbero costituire un fronte interno a favore degli invasori.
Mussolini rimase pietrificato dopo un pò aggiunse:
controlleremo i vostri gravi appunti e se si riveleranno esatti voi tornerete in Sicilia per difendere la patria
Si separarono
Prioco da dietro un tendaggio aveva spiato il colloquio scosse la testa, quei due erano già stati travolti dalla storia e non lo sapevano
Tornò a spiare nel salottino, quell'idiota di Paci era andato via, sul divano c'era seduto il duce, che baciava galantemente la mano di sua moglie e le diceva:
Vi chiamate Giulia? Vi giuro che è un nome che sta a pennello alla vostra bellezza
Prioco sospirò di sollievo allora quella sciocchina non era così stupida, aveva gia trovato la sua strada per Roma, per quel che poteva valere.
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Mussolini in pericolo
Short StoryFantasia la regia grafica cioè le copertine sono di MassimoDuepuntozero