l'ultima notte del cavaliere

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Il senatore Prioco era anziano ,pagava il tributo della sua età annosa, cioè l'insonnia, questa ,o il sonno estremamente leggero ,lo tormentavano in diverso modo, però ,così ,fu il primo a sentire il tonfo ,e poi il grido ,nella camera degli ospiti, arrivò in un attimo,vide il giovane Giorgio steso a terra ,preda di una crisi convulsiva, Prioco ne aveva viste altre ,perciò intervenne prontamente ,prese tra le braccia il giovane, gli mise un tovagliolo in bocca ,perché' non si mordesse la lingua poi aspetto' che la crisi si sfogasse, Mussolini pure si era precipitato nella stanza ,in preda all' angoscia, si torceva le mani sussurrando:
-"Giorgio ,povero Giorgio, come faremo ?come posso aiutarti"?
Prioco mandò a chiamare il vecchio medico condotto, un professionista acuto e preparato :egli visitò Giorgio ,gli somministrò dei farmaci e raccomandò il riposo.
Prioco e Mussolini restarono accanto al suo divano e accostati alla finestra spiavano i primi indizi dell'alba, Mussolini parlò quasi esitando
-"Era mio desiderio allevare una generazione di giovani ardimentosi ,capaci nelle cose pratiche, attivi, entusiasti ,degni figli di una nazione giovane, in crescita, dal futuro radioso ,ma mi rendo conto che tanti di questi giovani sono oppressi da malanni su cui io non ho potere".
Prioco sorrise ,era troppo si trovava ad ascoltare una vocazione alla paternità
da parte di un uomo che aveva mandato i figli incontro  alla rovina ,perciò ammise con malinconia:
"Io mi accontento di molto meno ,spero anno dopo anno ,di allevare almeno dieci giuristi, così ,se sette di loro moriranno nella carneficina della guerra ,almeno tre ,potranno sedere in parlamento e guidare il paese".
Mussolini restò senza parole, poi dopo un lungo silenzio disse:
-"spero che uno di noi ,due abbia torto".
Prioco osò mettergli una mano sulle spalle
-"Perderemo cavaliere, quell'uomo a Berlino usa droghe, morfina, cocaina come può guidare un popolo"?
Mussolini tacque poi
-"E' la storia che ci schiaccia, ci devasta  ,ho fatto di tutto ,per evitare questo calice ,per i miei italiani".
Sorse l'alba, tenera ,sulle montagne ubriache di primavera, Giorgio respirava con regolarità , Mussolini e Prioco tornarono nelle loro stanze.

Mussolini in pericoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora