32 - Ti presento un'altra famiglia

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Capitolo 32
Ti presento un'altra famiglia

10 aprile 2017


La nazionale è diversa dal proprio club.

C'è un senso d'appartenenza differente, più ansia da prestazione, tante aspettative, più soggezione.

In Under-21 era tutto più semplice, perché eravamo una banda di ragazzetti di talento che facevano casino negli spogliatoi. Solo questo, niente di più.

La nazionale maggiore è un mondo diverso. Affianco hai campioni con un'esperienza immensa, non sei più indispensabile e devi dimostrare al mister che può fidarsi, perché ti conosce poco.

Insomma, tutta un'altra cosa, dove le emozioni sono amplificate.

Ecco perché, da quando sono stato convocato la prima volta, il cuore sotto la casacca azzurra mi batte sempre un po' più forte.

Ho legato subito con i nuovi compagni e poi il fatto di avere Danilo e Andrea negli ultimi ritiri è stato un grande salto in avanti.

Quindi sono felice di vedere tutti per la cena organizzata questa sera dalla Federazione, insieme a tutti i convocati dello scorso ritiro con lo staff e il mister.

Mi sistemo il colletto della camicia ed osservo, dal riflesso nello specchio, Giulia che si mette gli orecchini dietro di me.

Sorrido, è stupenda.

Indossa un vestitino azzurro e dei tacchi poco alti.

Anche lei è contenta di venire.

A volte ho come l'impressione che sia spaventata, come se avesse paura che io mi vergogni di lei.

Io invece lo voglio urlare al mondo che amo la ragazza migliore del mondo.

Fa parte del suo carattere, è insicura.

La raggiungo mentre finisce di prepararsi, l'abbraccio da dietro poggiando il mento sulla sua spalla e lei subito si rilassa contro il mio petto.

Le lascio un bacio sulla guancia.

"Sei bellissima" sussurro all'orecchio di Giulia, stringendola ancora di più e accoccolandomi contro il suo collo.

"Anche tu... strage di cuori, stasera?" mi prende in giro, ridendo.

"Purtroppo per me, sono tutte fidanzate. Tu saresti disponibile?" dico, a tono.

Ci lanciamo uno sguardo malizioso e Giulia si rigira nel mio abbraccio, in modo da ritrovarci faccia a faccia.

E' bello sovrastarla in altezza, riesco a stringerla meglio.

Lei è uno scricciolo, per essere pari deve alzarsi sulle punte quando non ha i tacchi a spillo.

"In verità no, sono impegnata anche io"

"Ah si?" mi fingo sorpreso, ma senza smettere di sorridere "E con chi?"

"Non so se lo conosci... è bello, biondo, simpatico, molto romantico... ha dei tatuaggi stupendi. E, non ci crederai mai, è uno dei centrocampisti italiani più forti in circolazione" risponde, giocherellando con la stoffa della mia camicia blu.

La osservo sorridendo, è bello sentirla parlare così di me.

Sembra un'affermazione sciocca, insomma, è la mia ragazza... ma quando lo dice, beh, mi rende contento, ecco tutto.

"Mmh no, non mi dice nulla"

Prima che Giulia possa ribattere poggio le mie labbra sulle sue, mentre lei insinua le mani affusolate tra i miei capelli.

Philophobia | Federico BernardeschiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora