34 - Fammi vedere il mondo a colori

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Capitolo 34
Fammi vedere il mondo a colori

7 luglio 2017


"Amore hai preso tutto?"

"Controllo in bagno, ma credo di si!" esclama Federico dall'altro lato del nostro appartamento, mentre io trascino i due trolley nell'ingresso.

Finalmente estate e meritatissime ferie.

Il campionato è finito già da un po', la Fiorentina si è riconfermata in Europa League per il prossimo anno a discapito di un inizio di stagione incerto.

Si è alzato un bel polverone mediatico intorno al club, con la partenza di mister Sousa, l'arrivo di Di Francesco e tutto ciò che riguarda il calciomercato.

Abbiamo detto arrivederci ad alcuni nostri amici, come Mauro e la compagna, augurando loro il meglio possibile.

Anche Federico ha ricevuto tante offerte, da club anche prestigiosi, ma lui ha detto di trovarsi bene qui per il momento nonostante non abbia rinnovato il contratto.

Forse partiremo, a gennaio. Ci sono un paio di club che lo attirano per davvero.

Un po' mi dispiace lasciare Firenze, ma per me l'importante è stare con Fede, il resto non conta.

Inoltre ho finito gli studi, sono una giornalista sportiva a tutti gli effetti e oltre a continuare la mia piccola attività come sport blogger sto collaborando con la Gazzetta dello Sport e con Sky per quanto riguarda il calcio estero.

Anche se dovessi lasciare la Toscana o l'Italia, non dovrebbe essere difficile trovare un nuovo impiego nel mondo della stampa.

Fede è tornato da poco dal ritiro con la Nazionale, i Mondiali sono sempre più vicini e con le due prime due reti in Azzurro sta dimostrando di meritarsi un biglietto aereo per Russia 2018.

Non avete idea di quanto io sia orgogliosa lui.

Tutti i suoi sacrifici sono ripagati, è impossibile non accorgersi del suo talento.

Dopo un anno che mi ha – anzi, ci ha – regalato emozioni a non finire, penso che un bel viaggio estivo di due settimane ce lo siamo proprio meritato.

In questi giorni siamo stati in viaggio tra Firenze e Carrara, per salutare la famiglia di Fede, ed abbiamo organizzato alcune uscite con Danilo, Andrea, Domenico e il resto della banda della vecchia Under 21.

Ora un bel viaggio in solitudine è ciò che ci vuole.

Federico non poteva prenotare in un luogo più azzeccato: isole dei Caraibi.

Sole, mare, natura incontaminata, tantissimo relax, lontani dal solito caos che ha sempre caratterizzato i nostri viaggi.

"Bene, abbiamo davvero tutto!"

Alzo lo sguardo verso di lui.

Ha il suo solito sorriso birichino e luminoso, gli occhi verde brillanti, i capelli biondi sistemati con attenzione e una t-shirt bianca che gli risalta il fisico.

Nonostante tutti questi mesi passati insieme, il respiro mi si mozza sempre un po' quando lo guardo.

E' bellissimo ed è solo mio. Lui ama me.

A volte stento ancora a crederci.

"Pronta?"

"Prontissima" gli rispondo ricambiando il sorriso e di slancio mi avvicino per dargli quello che dovrebbe essere un rapido bacio ma che lui prontamente prolunga, tenendomi per i fianchi.

Le sue labbra hanno sempre quel buon sapore... qualcosa di molto simile al collutorio alla mente ed altro che non riesco a decifrare. Sanno di lui, semplicemente.

Mi guarda da sopra in su con quel solito sguardo che riesce a farmi sentire realmente importante.

"Ho già accennato al fatto che ti amo?" mi chiede divertito.

"Mh... fammici pensare... l'ultima volta credo sia stata stamattina, quando ci siamo svegliati" rispondo, stando al gioco.

Fede continua a tenermi stretta a sé.

"Wow, è già passato tutto questo tempo?! In tal caso... ti amo, piccola"

Gli regalo il mio sorriso più luminoso e gli getto le braccia al collo, respirando forte il suo profumo.

Potrebbe sembrare banale, se non addirittura ridicolo, ma ogni volta che me lo dice riesce a farmi emozionare come se fosse la prima.

"Anche io, tantissimo" mormoro, contro la stoffa candida della sua maglietta.

Rimaniamo così per non so quanto tempo, fin quando forze superiori – ovvero l'aereo che dobbiamo prendere – ci costringono staccarci.

Caraibi, stiamo arrivando.


***


"Fede hai visto che tramonto?!" esclama Giulia, estasiata, mentre passeggiamo sui meravigliosi pontili di legno sospesi sul mare cristallino dell'isola di Antigua.

Questo posto è un vero paradiso.

Il cielo in questo momento è dipinto di mille tonalità di arancione e rosso, che man mano sfuma nell'indaco, che a sua volta presto diventerà blu notte.

"Mi fai una foto?" mi chiede la mia principessa, sorridendo come una bambina.

Ricambio il sorriso ed afferro il cellulare, scattandole un paio di fotografia con questo panorama mozzafiato come sfondo.

Allontano un po' il telefono dal viso, perso a guardare Giulia che sorride con il meraviglioso tramonto alle sue spalle.

La verità è che, ai miei occhi, nessun landscape da paura riuscirà ad essere più stupefacente del suo sorriso.

Mi accorgo di essermi imbambolato a guardarla solo quando lei muove dei passi verso di me, azzerando la distanza che ci separa.

"Fede, allora? L'hai scattata?"

Mi riscuoto.

"Si, scusa, stavo pensando"

Giulia mi sorride dolcemente.

"A che pensavi?"

"Che sei bellissima" rispondo prontamente e con una naturalezza che spiazza perfino me stesso.

Se penso a come mi tenevo dentro tutto una manciata di mesi fa quasi mi viene da ridere.

Lei mi sorride imbarazzata e mi lascia un morbido bacio sulle labbra, mentre io le cingo la vita con un braccio.

Così, con Giulia stretta a me, resto a guardare il cielo che si trapunta di stelle.

E penso che potrei rimanere così... per sempre.

Philophobia | Federico BernardeschiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora