Capitolo 10!

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La foto in copertina... SOFFOCO  PT.2!
Lista delle cose da fare di Levi:
-Eren.
Muoro.
Vabbeh siccome ho voglia vi scrivo il capitolo, buona lettura (.-.)

Luna park

Spero solo che non mi abbia sentito...

-Eren, mi hai chiamato?-
Dice trattenendosi dallo scoppiare a ridere.

-N-no-
Merda. Devo averlo urlato un pochino troppo forte...

-Sicuro? Oh bhe, se la prossima volta vuoi una mano per farti una s*ga puoi tranquillamente chiedere a me invece di pensarmi e basta-
Dice per poi farmi l'occhiolino.

-L-LEVI! C-COME TI VIENE IN MENTE DI DIRE CERTE COSE!-
Gli urlo io più rosso del naso di rudolf.

-Viene eh? Quanti doppi sensi Eren!-
Mi sgrida lui, ironico

-Sei un nano malefico!-
Devo imparare a starmi zitto.

-Eren moccioso Jeager. Inizia a correre e mentre corri numerati quelle quattro ossicine smonche che ti ritrovi perchè se ti smonto non ti so riaggiustare!-

Mi fulmina con lo sguardo e poi inizia a corrermi dietro, mentre io scappo cercando di non farmi prendere.

Corriamo ovunque, io sono arrivato addirittura a nascondermi in camera di Hanji!

Mi trova sempre è bravissimo!

Mi metto a correre giù per le scale, Levi era dietro di me e stava per raggiungermi,
Quando manco un gradino.
Ero gia pronto all'impatto col pavimento, ma quello non arrivò mai.
Sentii due braccia sorreggermi, una sotto le spalle e l'altra vicino al sedere... emh. Vabbe.

Mi rendo conto della situazione.
Levi mi sorregge la schiena, i nostri nasi si sfiorano, le nostre labbra si bramano.

E gli occhi sono incastrati gli uni negli altri.

Il tempo si è fermato, sento i nostri battiti cardiaci fondersi, i nostri respiri danzare insieme.
È tutto perfetto.

Bacialo.
Bacialo.
Bacialo.
Bacialo.
Bacialo.

Non posso.
È presto.
Eppure...
Vorrei cosi tanto baciarlo in questo momento.

Vorrei cosi tanto che lui mi prendesse in braccio e mi portasse in camera sua, dove faremmo l'amore e ci baceremmo per tutta la giornata, per tutta la vita.

Ma non posso.
È presto.
Il tempo deve sempre rovinare tutto.

I caratteri,
Le famiglie,
I momenti.

Quei momenti che si bramano talmente tanto.

Vorresti che arrivasse subito e vorresti poterlo rivivere per sempre.

Eppure c'è sempre qualcosa che te lo impedisce.
Quel qualcosa è chiamato tempo.

Vorrei gia poter dire che lo amo.
Ma non posso.
Non lo conosco abbastanza.

Ho deciso.
Oggi gli racconterò del mio passato.
Fa male.
Tanto.
Ma devo.

Porto un braccio dietro al suo collo e affondo la testa nel suo petto.

Lui mi stringe, sembra aver capito tutto.

-Avanti, andiamo, devo portarti in un posto.-
Dice sorridendomi.

Gli sorrido triste a mia volta.

Mi prende la mano e andiamo in macchina, mi metto dal lato del passeggero e partiamo.

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